Il triangolo noooooo

No, no...niente musica! Si parla sempre di fotografia qui dentro! E stasera accenno qualcosa a proposito del concetto di ESPOSIZIONE. Che cos'è l'esposizione? Per chi proviene dall'analogico come me, esposizione era sinonimo di fotografia, di scatto, di posa ed era letteralmente il "terrore del fotografo". Centrare la corretta esposizione della posa era una sorta di gioco a quiz fino all'arrivo degli strumenti tecnologici che hanno semplificato di molto i calcoli sui parametri da inserire. Tornando al titolo del post, l'esposizione introduce il "mitico" TRIANGOLO DELLA FOTOGRAFIA. Se cercate su google immagini ne trovate 100.000 e quindi non sto qui ad allegare immagini. Il triangolo della fotografia rappresenta, in maniera schematica, il concetto di esposizione. Gli elementi che lo compongono sono, di fatto, i parametri su cui noi agiremo per ottenere la nostra fotografia. Rispettivamente sono "il diaframma", "il tempo di posa" e la "sensibilità iso" (o velocità...per chi ricorda ancora la pellicola...). Al centro del triangolo c'è l'ESPOSIMETRO che è lo strumento che si occupa di coordinare tutti gli elementi e di restituirci l'ardua sentenza sulla correttezza di quanto inserito. Di tutti gli elementi ci occuperemo distintamente in post successivi, per ora vi basti sapere che:
  • Il diaframma è il buco da cui noi facciamo entrare la luce ed è posto sull'obiettivo. I valori sono espressi in unità di "f". Più il valore è basso (es. f1.8) e più il diaframma è APERTO, più il valore è alto (es. f18) e più il diaframma è CHIUSO.
  • Il tempo di esposizione è il tempo in cui l'otturatore (ricordate la definizione?) rimane aperto e permette alla luce di passare attraverso il diaframma e colpire il sensore. I valori sono espressi in secondi o, più spesso, in frazioni di secondo. Un tempo rapidissimo è, ad esempio 1/1250sec. Un tempo relativamente lento è 1/8sec.
  • La sensibilità iso è la quantità di luce che serve al sensore per creare l'immagine. Un valore Iso basso (es. 80, 100) è un valore "poco sensibile" e necessiterà di tempi più lunghi (e/o diaframmi più aperti) o, più semplicemente di più luce di un valore iso più alto (es. 1600, 2000).
Vedremo alcuni esempi pratici esaminando i vari elementi nei post successivi. Per ora ricordate soprattutto cosa si intende per "diaframma aperto" (o chiuso) e "tempo veloce" (o lento) ed imparate a riconoscere quello che la vostra fotocamera vi dice nel momento in cui mettete a fuoco (normalmente nel visore si vedono i dati di scatto).
Buona luce!

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