Fotografia e viaggi: Fuerteventura (post amministrativo)

Primo post della consueta accoppiata legata ai nostri viaggi che FINALMENTE ritornano con una destinazione estera. Sia chiaro che non mi fa schifo l'Italia, ma ogni tanto riempirsi gli occhi con qualcosa che non somiglia a quello che vediamo tutto l'anno, può essere rigenerante. Bando alle ciance e parliamo di cose serie. La destinazione, come da titolo, è Fuerteventura che si trova nell'arcipelago delle Canarie. Per chi non lo sapesse (???) sono poco fuori dal corno d'Africa e Fuerte è l'isola più vicina al continente nero. Sono di nazionalità spagnola per cui si applicano tutte le regole previste dalla UE. I documenti richiesti sono la carta d'identità (o il passaporto) oltre che, per motivi di covid, il QR code generato dal tracciamento digitale da caricare sul portale specifico, una autodichiarazione di non essere affetti dal virus ed ovviamente il green pass. A tale proposito apro una veloce parentesi per fare un particolare applauso alla nostra agenzia di fiducia (Hamearis tour di Roncade - Tv) che ci ha assistito per tutto il tempo. I vari pre check-in e tracciamenti sono caricabili solamente a partire da 48 ore prima del volo e quindi, specie per il ritorno, bisogna arrangiarsi un po', ma noi abbiamo avuto la totale assistenza ed ogni documento necessario è stato inviato via wapp nei giusti tempi. Una bella comodità visto che molti altri turisti sono un po' caduti dal pero, senza sapere nulla di nulla se non una volta arrivati in aeroporto.

Tornando al viaggio:

COSTO: 1900 euro in 2 compreso di volo, albergo con trattamento di mezza pensione, auto a noleggio e tutte le assicurazioni possibili ed immaginabili (medico, bagaglio, COVID con copertura per 7 e 15 giorni aggiuntivi di soggiorno, a seconda delle situazioni).

VOLO: Neos (quindi charter) con partenza da Verona. L'andata è stata modificata qualche giorno prima inserendo uno scalo a Tenerife mentre il ritorno era diretto da Fuerteventura. Buona compagnia: cibo più che accettabile (per quanto sia comunque cibo "da aereo") e personale gentilissimo e disponibile. 4 ore di volo e un'ora di differenza di fuso orario (all'andata si "toglie", al ritorno si "aggiunge").

ALBERGO: Key&fun beach hotel con base a Corralejo, a 5km dalle famose dune di sabbia sahariana. Struttura carina, non modernissima e, purtroppo, non pulitissima. Si sa che gli spagnoli non godono di particolare fama a riguardo e forse siamo stati un po' sfortunati, ma abbiamo dovuto richiedere una nuova pulizia del bagno dopo nemmeno 5 minuti dal nostro arrivo e, dopo 1 giorno, la sostituzione della stanza per un odore di scarico troppo presente. Abbiamo tentato di dormire con la finestra aperta per ricambiare l'aria continuamente, ma essendo in centro a Corralejo (la Jesolo canaria, per intenderci) l'esito è stato una notte insonne per via del casino che c'era fuori. A parte questi inconvenienti, il resto è andato bene. Il cibo dell'albergo ottimo e vario, con maggioranza di pesce, tutto molto buono. Abbiamo optato per il trattamento di mezza pensione con cena, ma per i più smaliziati è possibile fare anche solo pernottamento senza colazione ne cena. La differenza di prezzo di 60 euro per tutta la durata del viaggio ci ha fatto propendere per il trattamento half board.

AUTO: la classica utilitaria depotenziata, senza infamia ne lode. Compagnia di noleggio YourCar legata al pacchetto viaggio. Non la trovate quindi ai baracchini in aeroporto, ma dovete incontrare l'operatore turistico che vi aspetta, una volta atterrati. Vi presenterà il noleggiatore e si fa tutto quanto sulle sedie dell'aeroporto. Piccolo particolare che forse può aiutare qualche altro turista che scelga questa destinazione: attenti all'assicurazione!! Noi abbiamo preso l'estensione che copriva ogni minima stupidaggine e che costa 63€ per tutta la settimana. Te la vendono come copertura totale, ma in realtà non copre gli eventi che capitano sulle strade STERRATE. Forse è una cosa che mi è sempre sfuggita, ma sembra che nessuna assicurazione sia valida su questi percorsi. Lo dico perchè Fuerteventura ha parecchie strade in queste condizioni e diversi posti belli da vedere si raggiungono solo attraverso questo tipo di terreno. Di fatto, se non prendete a noleggio un'auto che possa fare sterrato, vi limitate negli spostamenti o, come abbiamo fatto noi, vi assumete ogni responsabilità nel caso, ad esempio, foriate una gomma mentre fate "king drift" sullo sterrato. Sembra una cavolata, ma credetemi ho visto situazioni anche molto costose capitare ad altri turisti che non avevano idea di queste mancate coperture. Se andate a Fuerteventura (o in qualsiasi altro posto con prevalenza di strade sterrate), chiedete quindi un preventivo che comprenda un'automobile abilitata a questi percorsi e quindi coperta da relativa assicurazione. Costerà di più, ma almeno potete muovervi in totale libertà. Attenzione ai giri che fate verso il centro dell'isola perchè i distributori scarseggiano, mentre sulla costa est (dove ci sono le strade principali) non ci sono problemi. Le distanze non sono grandissime (da punta a punta ci saranno si e no 2 ore di macchina), ma le strade non sono sempre semplici ed economiche per cui potreste consumare parecchio carburante per superare alcuni tratti. Valutatelo prima di restare a piedi: noi non siamo mai scesi sotto metà serbatoio. Ah, la benzina verde (la cosiddetta "gasolina 95") viene 1,10 euro al litro, alla faccia dei prezzi italiani!!

CIBO: come detto sopra, avevamo la cena compresa, ma a pranzo ci siamo sempre arrangiati nei vari tapas bar che trovate praticamente ovunque. Il termine "ovunque" va però inteso in modalità localizzata per Fuerteventura: sulle coste che guardano l'Africa non ci sono problemi dato che è pieno di paesi e paesini che offriranno ogni genere di soluzione. Verso il centro dell'isola e dall'altro lato delle coste la situazione cambia in maniera evidentissima. Ci sono pochissimi villaggi con altrettanto pochi locali che possano offrire del cibo a pranzo. Come piccole certezze posso dirvi che El Cotillo e Ajuy (sulle coste), Betancuria e Antigua (in mezzo all'isola) offrono un minimo di ristorazione a patto che abbiate molta pazienza. Questo aspetto non va trascurato: è vero che siamo in vacanza e quindi l'orologio lo lasciamo a casa, ma sedersi alle 12:30 , mangiare 4 piatti di tapas (tempo di preparazione 10 minuti) ed alzarsi  alle 15:00 può sembrare esagerato per qualcuno. Gli spagnoli sono così: hanno il loro ritmo e ti ci devi abituare per cui non innervositevi, non lo fanno apposta.

LUOGHI DA VISITARE: ne parlerò più precisamente nel post dedicato alla fotografia, ma posso anticiparvi che, se avete visto Lanzarote, probabilmente Fuerteventura non vi stravolgerà la vita. Le spiagge sono nettamente superiori a quelle della vicina isola, ma per quanto riguarda l'offerta globale di cose da fare e vedere, Lanzarote vince a mani basse. Anche dal punto di vista della varietà di colori la sorellina ha molto di più da offrire. Tutto questo però non toglie fascino ad una terra molto aspra e selvaggia dove si ha la sensazione che ci sia sempre spazio per tutti. Per farvi un esempio: continuavano a dirci che, nella nostra settimana, era atterrata mezza Italia sull'isola e che era tutto pieno. Sinceramente non abbiamo avuto questa sensazione, nemmeno di sera passeggiando per Corralejo. Di giorno addirittura ti trovavi ad essere completamente solo sulla spiaggia di Sotavento, che ha un litorale enorme. Pensi quasi di aver sbagliato qualcosa e di essere entrato in una zona vietata. La forza quindi è nelle coste, ma anche all'interno si possono trovare dei bei posti da visitare e che ricordano molto i paesaggi marocchini dell'Atlante, basta saper cercare bene ed avere la pazienza di fare dei piccoli trekking di mezz'oretta a piedi. Su questo punto posso dirvi che noi non siamo assolutamente gente che fa camminate incredibili, eravamo accessoriati solo con scarpe da ginnastica, niente scarponcini o bacchette varie. Tutti i luoghi che vedrete nelle fotografie sono accessibili a chiunque, garantito!

CLIMA: probabilmente si è trattato della classica "botta di cXXo", ma abbiamo imbroccato gli unici due mesi dell'anno dove la "Ventura" è tutt'altro che Fuerte! Settembre ed ottobre sono infatti gli unici periodi dove si può andare ovunque senza essere investiti da una bora scaldata che soffia incessantemente. La stessa operatrice turistica locale ci spiegava come alcune spiagge siano addirittura inaccessibili durante il resto dell'anno, proprio per via del vento che non ti fa nemmeno respirare. Il rovescio della medaglia è che, al centro dell'isola, se non si alza un po' di vento, ci sono 35 gradi e ti sembra di essere in un forno. È una cosa difficile da spiegare, dato che la temperatura non sembra così alta, ma passare da 27 ventilato a 35 senza aria è incredibilmente dura. Noi stessi siamo stati stupiti della nostra reazione. È proprio vero che la temperatura non è uguale in tutte le parti del mondo. Una sera poi è capitato che il vento fosse totalmente assente anche sulle coste e verso le 23 si potevano vedere le automobili parcheggiate che gocciolavano acqua dal tetto e dai finestrini, assurdo. Sembrava una di quelle sere avvolte nella nebbia dalle nostre parti. Umido da morire...e parliamo di un'isola semi desertica. Scegliete quindi molto attentamente il periodo in cui andare.

PERSONE: il ritmo di cui abbiamo già parlato potrebbe infastidire i più nervosetti ed abituatevi a farvi la domanda "ma sarò io quello che sbaglia, a correre sempre?". La sera escono tutti per andare a cena nei vari locali di Corralejo o per ascoltare la miriade di gruppetti che suonano per strada in mini concerti più o meno organizzati. Devo dire che è stato bellissimo poter riascoltare qualcuno dal vivo (all'aperto) senza il continuo timore del virus. Attenzione agli orari perché qui gli spagnoli danno il meglio!! La mattina qualsiasi negozio che non sia essenziale (tipo supermercati o distributori) è chiuso. Il pomeriggio, se vi va bene, aprono verso le 16 e la sera alle 22 al massimo, è già tutto chiuso. Sto parlando di Corralejo che è forse la città più 'viva" di Fuerteventura. Ci è capitato, ad esempio, di dover cambiare una maglietta dopo l'acquisto perchè la misura non era corretta. Il tempo di tornare in albergo, provare la maglietta, uscire e raggiungere il negozio (saranno state le 22.05) ed abbiamo trovato tutto chiuso, con tanto di stand esterni già ritirati e blindati all'interno del negozio, assurdo!! Non oso immaginare nelle località più piccole. Probabilmente a Puerto del Rosario (la capitale), i tempi di apertura/chiusura saranno un po' diversi, ma non ci scommetterei troppo.

CONCLUSIONI AMMINISTRATIVE: non dico nulla sui luoghi specifici perchè ci torneremo nel post dedicato alla fotografia. Per quanto riguarda le pratiche amministrative e quello che offre l'isola da questo punto di vista, posso dire che........non capisco il motivo per cui così tanti italiani vanno a vivere lì. Sia chiaro, non è una critica aperta verso il lasciare il Bel Paese: io stesso non vedo l'ora di poter andare a vivere a Lanzarote, ma a Fuerteventura non ci vivrei mai, soprattutto per il clima che, rispetto alla sorellina minore, è, a mio avviso, meno vivibile se spalmato sui 12 mesi. A Fuerteventura si sta bene in vacanza e non si ha mai la sensazione di essere in pericolo o di rischiare brutti incontri. La gente è lì per divertirsi (anche quando lavorano...) e così fanno, con i loro tempi! E' un'isola a cui ti devi adattare, anche sotto gli aspetti meramente amministrativi e ti devi abituare alla frase più usata: "ne pasa nada". Spero di aver dato qualche informazione utile per poter viaggiare in tranquillità, soprattutto in questi periodi dove di tranquillo c'è proprio poco! Per quanto riguarda il vulcano di La Palma che in questo momento continua ad eruttare, non si vede niente a Fuerte e non ci sono problemi di alcun genere causati da questo evento. Concludo dicendo che, senza nulla togliere in generale, la nostra scelta è stata dettata dal fatto che Fuerte è una delle pochissime mete dove si può andare senza fare quarantene, tamponi nel bel mezzo della vacanza ecc. Se ci fossero stati anche questi impedimenti, sicuramente ci saremo orientati altrove. A presto con il post fotografico (300 foto da sviluppare...poteva andarmi peggio...) e, per ora, buona luce Sotavento!