E se andassimo vicino?

In questi giorni mi è stato chiesto di consigliare dei "filtri closeup" per ravvicinare le foto visto che lo zoom standard dato in kit non permette di avvicinarsi molto al soggetto che quindi risulta un po' piccolino. I filtri in oggetto non sono altro che delle "lenti di ingrandimento" in quanto mantengono inalterate le caratteristiche dell'obiettivo usato, ingrandendo il soggetto ripreso. E' evidente che, come soluzione per avvicinarsi alla fotografia macro, è una soluzione molto economica che ci permette di spendere poco più di 25 euro e sperimentare le nostre "idee ravvicinate". Il rovescio della medaglia è che la qualità non è eccelsa e quindi, soprattutto se associate ad un'ottica kit, il risultato può essere un po' deludente. Ovviamente dipende sempre da che cosa si vuole fare e dalla qualità minima che pretendiamo dalle nostre foto. Personalmente, dopo un po' di tempo combattuto tra i vari pro e contro, ho deciso di prendere una lente macro (il famoso 90mm 2.8 della Tamron) e devo dire che i suoi 300 euro circa di costo sono tutti ben spesi. La forza di queste ottiche è il fatto di unire una luminosità più che discreta (f2.8), una qualità ottica superba (è una lente fissa, niente zoom) e la possibilità di arrivare veramente "sopra" al soggetto. Un esempio?
 

Questa foto ritrae un tulipano che sta crescendo sul mio balcone. Il fiore sarà largo si e no 5 centimetri e quindi potete immaginare quanto vicino ci sono andato per mettere a fuoco i singoli pistilli. Il gioco con la profondità di campo fa ottenere un astratto che però, a mio avviso, ha un errore non voluto: i pistilli non sono tutti alla stessa altezza e quindi quelli di destra risultano sfocati rispetto al punto di messa a fuoco. Sembra una cavolata, ma quando ci si avvicina molto ai soggetti, emerge ogni stupidaggine possibile. Questa "lezione" serve per comprendere che ogni genere e stile fotografico ha in se delle attenzioni che sono caratteristici solo di quel tipo di fotografia. Sicuramente se scatto un paesaggio in toscana, non mi preoccuperò di una differenza in mm nella posizione del soggetto visto che sto cercando una ripresa d'insieme e non un piccolo particolare. Una foto come questa allegata è possibile ottenerla con i filtri closeup? Forse anche si, a patto di avere un ottica di partenza che permetta diaframmi aperti e quindi sfocati decisi. Magari la quantità di dettaglio nei punti nitidi non sarà la stessa, ma con un po' di lavoro in post si può sempre enfatizzare per compensare il limite del filtro.
Molto più diffusa invece è la fotografia cosiddetta "closeup" che è una macro un po' più distante (per dirla in parole semplici, amici puristi della macro non isultatemi, vi prego!!) ed è un genere di fotografia che è fattibile anche usando un semplice teleobiettivo. Ovviamente una lente specifica per la macrofotografia permette dei closeup perfetti senza dover andare avanti e indietro per trovare la giusta distanza dal soggetto e gestire di conseguenza la pdc. Ecco un esempio:
In questo caso questo gruppo di narcisi è stato ripreso da una distanza superiore rispetto al tulipano e questo ha permesso di "raccontare" la storia del fiore stesso: dalla massima estensione (il primo a sinistra), fino alla quasi morte (l'ultimo a destra). La scelta di sfocare sempre di più aiuta a rafforzare il concetto di ciclo di vita del fiore. Ovviamente la lente fissa con apertura generosa di diaframma permette di gestire la pdc semplicemente scegliendo il diaframma adeguato, senza necessità di cercare la focale adeguata alla quantità di sfocato desiderato come avverrebbe se si utilizzasse un teleobiettivo. E' chiaro che una foto del genere si può fare con N ottiche e non necessariamente usando un macro, ma la comodità della lente dedicata a questo genere di scatti è veramente notevole, almeno per come la vedo io, senza contare che poi la resa qualitativa è difficilmente comparabile a quella di uno zoom.
La primavera è la stagione in cui queste foto escono naturali, quasi da sole e quindi riflettete se volete acquistare una lente macro o i filtri o i tubi di prolunga o gli invertitori di obiettivo..insomma, fate quello che preferite e che vi permette il vostro budget, ma non fatevi scappare i fiori che crescono ed i colori che regalano, mi raccomando!! Ah, ovviamente occhio agli sfondi puliti e dai colori correttamente accostati.....
Buona luce!




Ottiche fisse, che passione...

Sembrerà strano detto da uno come me che ama la praticità, ma ammetto che questi primi giorni di "lavoro" con le ottiche fisse mi hanno aperto gli occhi. Mentre prima un po' cercavo di evitarle a favore degli zoom (per non dover portarmi dietro una vagonata di obiettivi), ora come ora mi devo ricredere in quanto effettivamente la qualità generale è superiore e di un bel po'. Sinceramente non credevo che la differenza fosse così evidente, ma ovvio, mi sbagliavo. Pagare il prezzo di un cambio di ottica in corso d'opera è sicuamente accettabile rispetto al risultato finale. E' ovvio che, per chi è abituato ad usare gli zoom, bisogna imparare a comporre di nuovo, muovendo il culo avanti e indietro invece che ruotando un anello come si faceva prima. Vi dirò che è anche un ottimo esercizio per l'occhio del fotografo e pure fisico. La messa a fuoco è anche questa un po' più problematica (almeno per ora visto che le ottiche fisse che mi sono portato a casa non brillano per particolari performance sulla maf) e, soprattutto ad aperture di diaframma estreme, bisogna starci attenti. Insomma, in due parole, bisogna rompersi le balle un po' di più e questo può scoraggiare molte persone che si approcciano per la prima volta alla fotografia reflex. A queste persone io dico: comprate tutti gli zoom che volete ed usateli fino a consumarli che va bene lo stesso. Un giorno vi sveglierete e proverete un'ottica fissa, come ho fatto io, notando la differenza e magari convertendovi a questa filosofia. Non c'è nulla di male, credetemi, ma non rinunciate alla fotografia reflex se è questa la vostra passione!!
Ed ora passiamo alla pratica. Nell'ultimo giro fotografico ho sperimentato anche un tempo lento e devo dire che il 50ino ha risposto alla grande:
Sempre il 50ino mi ha permesso di isolare un particolare di una piscinetta di pioggia su un muretto, anche se ho dovuto croppare la foto in post perchè non potevo avvicinarmi di più al soggetto:
Vi faccio notare la nitidezza del riflesso. Una cosa davvero soprendente!
Per quanto riguarda invece il 90mm ho fatto qualche prova ravvicinata sulla "solita" margherita che però non è ancora quello che voglio io da questo fiore (chissà se mai riuscirò a trovare un taglio che mi piace...):
Anche la mia chitarra ha contribuito alle mie prove risultando particolarmente fotogenica. La foto non è niente di che ma fa capire quanto si riesca a giocare con nitidezza e profondità di campo:
Se notate dal punto di messa a fuoco (la prima corda a destra del puntino argentato), la sfocatura parte quasi subito grazie all'uso di un diaframma di f4.5. Il muro blu di sfondo è a meno di 15cm dalla chitarra e sembra una secchiata spennellata da quanto è sfocato. Inutile dire che le possibilità creative sono quasi infinite. La margherita è stata scattata a mano libera, mentre la chitarra è stata fatta usando un cavalletto che è quasi un must per gli scatti closeup e macro.
Bene, aspetto come sempre, dubbi, consigli, insulti ecc...
Buona luce!

Recensione Nikkor 50 f1.8D e Tamron 90mm f2.8 MACRO

Post un po' più tecnico per gli amanti delle prove e delle cavolate. Eh si, perchè la maggior parte di quello che possiamo dire noi "umani" riguardo ottiche e corpi macchina, non sono altro che le nostre impressioni su questa o quella caratteristica, visto che non abbiamo i mezzi necessari per fare dei test "fisici", ma credo che spesso ci azzecchiamo più noi utilizzatori che le macchine super fighe che vomitano cifre e coefficienti senza sapere neanche di cosa parlano. In ogni caso procediamo con la recensione.
Nikkor 50mm f.18D:
Ci sono mille scuole di pensiero sulle ottiche Nikon di tipo D, G ecc. Per come la vedo io l'utilizzatore medio come il sottoscritto meno spende e più è contento e quindi ho optato per il 50 versione D. Quali sono le differenze? La versione D è un'ottica AF solo sulle fotocamere con il motore interno (come la mia D7000), con le altre fotocamere vi tocca mettere a fuoco manualmente. Diciamo che tralasciando questi particolari, la qualità del 50ino è fuori discussione. L'apertura a 1.8 garantisce una luminosità paurosa e ti fa scattare tranquillamente anche con poca luce senza esasperare gli iso. Il rovescio della medaglia è che con aperture così grandi, la maf è più difficoltosa nel senso che basta un minimo di movimento e ti va fuori fuoco il punto agganciato. Lo sfocato è morbidissimo anche se le lamelle non sono 20.000, ma solo 7 e la nitidezza ottima, anche se il top ce l'hai da 2.8 in su. Se aprite tutto il diaframma non è nitidissimo, ma direi che è più che accettabile. Divertente la possibilità di gestire i diaframmi sia dalla fotocamera che direttamente dall'ottica tramite una ghiera. Qualche esempio?
f1.8 come si nota lo sfocato è mostruosamente evidente anche se la nitidezza al centro dell'inquadratura (dove ho puntato la messa a fuoco) non è spaventosa. Tenete conto che questi scatti sono salvati in jpg direttamente dal file raw, senza elaborazione, quindi si può recuperare qualcosa in post produzione
f13 come si può notare la pdc è molto più elevata ed anche i dettagli al centro dell'inquadratura sono notevoli. I dettagli sono più evidenti da 2.8 in su come detto prima.

Tamron Sp 90mm f2.8 Macro:
al tatto non è propriamente un carro armato, anzi, si ha la sensazione di avere in mano un pezzetto di plastica, ma quando si inizia a fare sul serio la qualità esce alla grandissima. Tenete conto che la maggior parte delle foto che farete in giro non sono vere e proprie macro, ma closeup, quindi sarete sempre ben oltre la distanza minima di messa a fuoco. Con questa ottica praticamente potete andare sopra al soggetto e la cosa più difficile da gestire è proprio la maf. Il motore interno non è fulmineo, anzi, ma in un'ottica macro la cosa non conta visto che per questo genere di foto si usa sempre (o quasi) la maf manuale magari aiutati dall'ingrandimento del live view. Comoda la ghiera di messa a fuoco che tirandola avanti e indietro passa da automatico a manuale ed anche il limitatore di messa a fuoco (se fate un ritratto dubito che andiate a 2 cm dal soggetto...). Dettagli più che abbondanti anche se il top si raggiunge dopo f5/6. Ricordatevi che un'ottica macro (soprattutto intorno ai 90mm) ha una profondità di campo ridottissima ed anche a f relativamente chiuso otterrete uno sfocato davvero ottimo grazie alle 9 lamelle a disposizione. Ed ora qualche esempio:
f8 come si può vedere lo sfocato non è male se si tiene conto che il soggetto era a circa 10cm dal margine dell'obiettivo e che il secondo fiore era a circa 5cm dal primo. I dettagli sono più che abbondanti e la maf precisa se usata in manuale con il live view a supporto. Come per gli esempi precedenti, anche questo è un jpg salvato direttamente dal raw, senza post produzione.
f40 decisamente più chiuso il diaframma e quindi la pdc aumenta in maniera evidente con tutto quello che ne consegue. Nonostante la notevole chiusura, si nota che lo sfocato persiste sulle foglie verdi che erano a circa 10cm dal soggetto. Capirete perchè la relativa perdita di nitidezza a f2.8 è tutto tranne che un problema. Se già a f40 fatico a mettere a fuoco in maniera precisa, figuratevi a 2.8 dove avrò si e no 1mm di pdc.
L'ottica è molto leggera e quindi permette l'utilizzo anche come obiettivo per ritratti a mano libera anche se la messa a fuoco è un po' rumorosa e lenta. 
Siamo tutti abituati bene con le nostre maf ultrasoniche, ma queste due ottiche, pur mantenendo caratteristiche un po' retrò, garantiscono una qualità generale davvero alta. Funzionano entrambi su macchine aps-c e su full frame e quindi rappresentano, secondo me, un ottimo investimento. Se poi teniamo conto che il 50 costa poco più di 100 euro ed il 90 costa poco più di 300 euro (presi su Amazon) beh, si fa presto a capire quanto siano una scelta conveniente per avere ottiche di qualità a poco prezzo.
A breve altre prove e tecniche varie per sfruttare questi due piccoli gioiellini.
Buona Luce.