Bianco e Nero: approccio, pensiero e sviluppo digitale

Torno su questo argomento perchè, oltre ad essere una cosa che mi piace particolarmente, spesso vengo interpellato per questo o quel problema legato a questo genere di fotografia. Facciamo una premessa: il bianco è nero NON è un modo per recuperare una foto che a colori fa cagare, questo ficcatevelo in testa! Per cui se la foto non è degna, BUTTATELA e non iniziate a smanettare come matti per recuperarla a tutti i costi. Il bianco è nero va PENSATO prima di scattarlo. Che cosa vuol dire? Bisogna cercare quelle situazioni che in bianco e nero vengono valorizzate, sia dal punto di vista della luce che da quello della composizione vera e propria. Personalmente, quando ho la "giornata bianco e nero", mi metto ad osservare per trovare:
  • Luce adatta con contrasti marcati o con punti di luce definiti e zone di ombra precise
  • Cieli interessanti con il sole sia visibile che nascosto dalle nuvole (il bianco e nero tira fuori i raggi del sole in maniera eccellente)
  • Linee e grafica in qualsiasi soggetto perchè con il giusto contrasto si può ottenere un'immagine che diventa quasi astratta
  • Soggetti che richiamano i "tempi andati" così da generare una sensazione di ricordo in chi guarda l'immagine in monocromia
  • Contrasto di luce che può essere alto (come per i raggi del sole dei punti precedenti) oppure PIATTISSIMO perchè l'atmosfera si crea anche con poco contrasto
Ovviamente questi sono solo degli spunti, i primi che mi sono venuti in mente guardando l'ultimo giro di foto monocromatiche che ho scattato. Ne posto alcune così posso raccontare come sono nate.
 
COMPOSIZIONE GRAFICA:

Nella prima foto ad una generale "monotonia" dei soggetti, ho aggiunto un pizzico di colore ROSSO che, da sempre, attira l'occhio umano. In fase di ripresa, oltre ad aver notato le linee per terra (era difficile non vederle...), ho visto le persone con la giacca rossa nell'angolo è mi è venuto in mente questo tipo di risultato. Avrei voluto aspettare ancora un po' per far arrivare la nave a metà frame, ma rischiavo che qualcuno si alzasse ed in più, non essendo da solo, sono stato, diciamo, sollecitato a darmi una mossa per proseguire nella passeggiata. Nella seconda foto invece ho puntato tutto sull'aspetto grafico per generare la sensazione di "silenzio" che volevo trasmettere (o meglio, che spero di aver trasmesso...). In post produzione sono letteralmente impazzito per togliere la distorsione sul lampione, per cui attenti a cosa fotografate e con che cosa lo fate, soprattutto se cercate composizioni grafiche: se c'è qualcosa di dritto, DEVE restare dritto!

LUCE ed OMBRA:

Nella prima foto ho visto la bicicletta appoggiata al muro e mi è venuta in mente subito la composizione che vedete: un grande classico. Ho cercato di minimizzare la presenza moderna e di persone che si aggiravano con il gelato o con il cellulare in mano, proprio per riportare indietro nel tempo lo scatto. Nello sviluppo in post produzione ho previsto un aumento delle luci sulla bicicletta e sull'angolo in alto a destra del porticato ed un parziale chiusura delle ombre a destra in corrispondenza della bicicletta e sul soffitto del porticato. Anche qui lo stile "ruvido" è voluto per retrodatare la fotografia. La seconda foto invece è nata semplicemente entrando in ristorante: si deve pur mangiare e questo locale aveva queste gabbie appese che mi hanno suggerito questa composizione a metà strada tra il grafico e l'astratto. La luce che veniva dalle mie spalle illuminava parzialmente le gabbie, aiutata anche dalle (poche) lampadine presenti. Il contrasto creato mi ha aiutato anche a gestire la post produzione con schiarimento luci e chiusura ombre per aumentare lo stacco. Ho tenuto nella composizione anche un po' dell'esterno per non disorientare troppo l'osservatore e far passare lo sguardo da dentro a fuori di continuo.

ATMOSFERA:
Il contrasto non è il pezzo forte di questa fotografia, ma visto che c'era della nebbietta interessante, perchè non ambientare il tutto in un film dell'orrore? Mentre scattavo questa foto, i miei compagni di passeggiata si chiedevano che cavolo ci vedevo di interessante in due alberi ed un po' di erba che spuntano dall'acqua. Una volta visto il risultato della conversione in monocromia, hanno capito le mie intenzioni. Non fatevi influenzare dagli altri: se vedete qualcosa che per voi è interessante, scattate la foto, convertitela, lavoratela e poi giudicate VOI quello che avete prodotto. Può essere che la buttiate lo stesso, ma sarà comunque servito a voi per imparare a capire le vostre sensazioni durante una sessione di scatti. La post produzione in questo caso ha visto l'uso di un filtro ROSSO per schiarire leggermente i fusti degli alberi e l'applicazione di una discreta vignettatura per rendere al massimo l'atmosfera cupa.

RAGGI DEL SOLE:
Questo scatto è nato un po' di culo, lo ammetto. Inizialmente avevo visto questa barca in mezzo al nulla, circondata dalla vegetazione ed illuminata dal riflesso dell'acqua. L'idea mi pareva interessante per cui ho atteso che le 20.000 persone che si aggiravano andassero via e mi sono messo a fare qualche scatto. Per questa sessione avevo impostato un profilo BN sulla mia D750 che mi permettesse di vedere, più o meno, quale sarebbe stato il risultato in bianco e nero, direttamente allo scatto (pur scattando in RAW e quindi mantenendo tutti i dati sui colori). Appena scattata ho dato un'occhiata al cielo che mi sembrava interessante ed ho notato che si vedevano alcuni raggi, appena accennati. Non mi sono fatto pregare due volte ed ho scattato altre foto per vedere quale inquadratura fosse la migliore. In post produzione ho contrastato di più il cielo ed inserito un filtro ROSSO, per tirar fuori i raggi in maniera decisa e lavorato un po' sulle ombre per valorizzare la parte illuminata della barca.

Un suggerimento che posso darvi, quando scattate in bianco e nero, è quello di utilizzare il formato RAW associato ad un profilo monocromatico. Difficilmente il preset della vostra macchina sarà soddisfacente, ma almeno avrete una preview della foto senza colori. E' indubbio che il bianco e nero sia più comunicativo, perchè elimina tutti gli eventuali disturbi dati da colori fuori posto, ma è anche vero che concentra l'osservatore sui particolari dello scatto, quelli che decidete voi ovviamente. E' un'arma a doppio taglio: di solito dico sempre che una foto in bianco e nero o piace tanto o non piace per niente, proprio perchè non ci sono appelli quando si toglie il colore. Ricordate infine, in fase di post produzione, di non pensare che il bianco e nero sia solamente saturazione a zero perchè non è così: bisogna valorizzare i contrasti, i dettagli illuminati e quelli in ombra, mantenere un discreto spettro di grigi per poter avere più possibilità di piccoli interventi: spesso non serve stravolgere nulla, basta solo valorizzare le cose che ci hanno colpito quando abbiamo scattato la foto. Non preoccupatevi se le prime volte vi sembrerà difficile scattare in questo modo, ci siamo passati tutti, per cui avanti con entusiasmo e fidatevi delle vostre sensazioni: quando la giornata vi ispira il bianco e nero nella testa, caricate il vostro profilo macchina, settate lo scatto RAW e buttatevi a capofitto in questo genere che può regalare davvero ottimi scatti da stampare ed appendere in casa.

Buona luce...monocromatica!