Fotografia e Viaggi: Turchia (post amministrativo)

Si riparte con una nuova accoppiata di post, riferiti ad un nuovo viaggio. Questa volta la destinazione è un po' più vicina del Viet Nam: siamo stati in Turchia!!

Iniziamo con il periodo: dal 15 al 22 ottobre, in un momento assolutamente favorevole per visitare questo Paese. Il problema è che tutti hanno questa informazione, per cui... 😱 Sulla durata ovviamente si può discutere dato che fai tutto di fretta, anzi di frettissima, ma ovviamente, più dura il viaggio, più alto è il costo, ma ne parleremo più avanti.

Compagnia aerea: Pegasus. Definita low cost, in realtà gli aerei erano tutti molto comodi e puliti. Non ti danno niente da mangiare o da bere gratis, ma è tutto a pagamento (prezzi decisamente alti). Il tutto nonostante le oltre 2 ore di volo, in orari di pranzo sia all'andata che al ritorno. Non un granchè a dire la verità.

Tipo di viaggio: tour di gruppo, tutto compreso con operatore turistico Quality Group (quello che usiamo di solito) ed assistiti dalla nostra fedelissima agenzia Hamearis Tour di Roncade (TV) che, come al solito, non ci fa mai mancare nulla!!

Distanza dall'Italia: quasi irrisoria per noi abituati ad andare dall'altra parte dell'universo conosciuto. Un paio d'ore abbondanti da Venezia a Istanbul sia all'andata che al ritorno. Fuso orario con 1 ora di differenza da aggiungere all'andata e togliere al ritorno (2 se siete in periodo di ora "solare").

Trasporti di terra: essendo alta stagione c'era un sacco di gente per cui il mezzo usato è stato uno di quei pullman GT da 50 persone. Non ci eravamo mai mossi con un mezzo così capiente, ma tutto sommato non è stato male. Ci siamo sentiti come i nonnetti che vanno in gita con la parrocchia, ma anche questo fa parte dell'esperienza di viaggio 😂 Il gruppo era di 42 persone ovviamente molto variegato e rumoroso, ma anche questo era compreso nel pacchetto...

Cibo: buono, ma non molto vario. Purtroppo siamo italiani e quindi abituati anche troppo bene. Da noi ogni regione, ogni città, ogni comune, ha la sua tradizione culinaria, ma all'estero non è così. A parte il Kebab che non ha nulla a che vedere con quello che mangiamo qui in Italia, il resto erano tutte cose più o meno note. Tanta verdura cotta di vario genere, per cui non avrete problemi........ehm......da quel punto di vista!! 💩Capitolo acqua del rubinetto: non la bevono neanche i turchi il che, da un lato è strano, ma dall'altro vi tranquillizza anche sull'eventuale street food. Noi stessi abbiamo preso un caffè turco durante una passeggiata serale a Istanbul, senza il minimo timore: i ragazzi che gestivano il bar avevano una tanica enorme di acqua "comprata", proprio perchè nessuno usa quella del rubinetto. Il motivo, almeno questo è quello che ci hanno detto, sono le tubature poco sicure dal punto di vista igienico...nel 2023...mah...

Luoghi visitati: Istanbul lato europeo (le varie moschee e palazzi che si vedono in tutte le guide), Cappadocia, Pamukkale, Efeso, Izmir e di nuovo Istanbul, ma lato asiatico. Il tempo meteo gioca un ruolo fondamentale e, nonostante il nostro periodo fosse tra i migliori, abbiamo beccato acqua il primo giorno a Istanbul che ci ha fatto cancellare la crociera sul Bosforo e brutto tempo in Cappadocia che ha fatto annullare i voli in mongolfiera (recuperati a Pamukkale, ma non è proprio la stessa cosa...).

A questo punto iniziamo con i ragionamenti ed i vari punti a favore e contro questo tipo di viaggio. Sicuramente uno dei punti più a favore è il costo: 1000 euro a testa comprensivo di volo A/R, trasporti vari, pensione completa, tutti gli alberghi, guida sempre con noi, assicurazioni ecc. Nel momento in cui scrivo, lo stesso pacchetto viene venduto a 600 euro a testa, quindi circa 800 una volta aggiunte assicurazoni varie, tasse ecc. Costa meno di un weekend al mare dalle nostre parti e senza cibo compreso! Sempre rimanendo nei punti a favore del viaggio, aggiungerei la Turchia stessa! Ammetto che, prima di partire ero un po' pregiudiziato verso questo Paese, sempre un po' in contraddizione sia dal punto di vista politico che dal punto di vista religioso. In realtà ho trovato molte persone tranquille, simpatiche e disponibili, tutto il contrario di quello che ogni tanto fanno passare i nostri TG. La nostra guida ci spiegava che non sempre il Presidente rappresenta la maggior parte del popolo, anzi, in Turchia non è proprio così, anche se, dai dati sembrerebbe il contrario. Qui ci addentriamo in temi di leggi elettorali ecc che non fanno parte di questo blog, per cui mi fermo. La Turchia ha molto da offrire, ma andremo nello specifico nel post dedicato alla fotografia.

Punti a sfavore di questo viaggio ce ne sono, anche se non dipendono sempre dalla Turchia, anzi! Il più grande punto a sfavore di questo Paese è che ha distanze lunghissime, che ti costringono ad investire 2,5 giornate del tour (che, ricordo, dura una settimana), solo per i trasferimenti verso i luoghi di interesse, ma, come detto sopra, se il tour lo vuoi fare più tranquillo, aumenti i giorni, ma spendi di più, a voi la valutazione personale. 

Il resto dei punti a sfavore è causato dall'organizzazione sia dei tour operator che del Paese stesso, non sempre impeccabile. Un esempio su tutti: al nostro arrivo, l'aereo era in ritardo di 20 minuti, usciamo dall'aeroporto alle ore 18 ed incontriamo la persona che ci scorterà fino al nostro albergo. Peccato che, solo in quel momento, comprendiamo che ci sono 50 persone da traghettare, in vari alberghi differenti. Il tour operator ha riunito tutti quanti in un unico pullman. Tra l'attesa di altri viaggiatori, il trasporto in giro per Istanbul (il cui traffico è notoriamente appena accennato...) ed i vari alberghi posti a 20km l'uno dall'altro, siamo arrivati al nostro hotel (il penultimo della lista, manco a dirlo...) alle 23:25 , saltando a piè pari la cena e rimediando con un panino offerto dall'albergo e che era appena stato tirato fuori dal freezer, insieme ad un succo di frutta ed una mela. Capirete che, essendo partiti alle 12:35 dall'Italia ed avendo un volo che non prevedeva alcun ristoro a bordo se non a pagamento (e che prezzi!!), arrivare a mezzanotte senza aver avuto il tempo di mangiare nulla, non è proprio un grande inizio. 

Altro punto a sfavore di questo viaggio, questa volta indipendente dal tour operator: l'organizzazione dell'aeroporto secondario di Istanbul. Per toranre in Italia ci hanno scaricati davanti all'aerostazione alle 8:30 di mattina. Il volo partiva alle 12:10 . Abbiamo cercato i nostri desk per almeno 20 minuti per lasciare i bagagli da imbarcare. Dopo vari tentativi ho praticamente placcato un ragazzino che lavorava per la nostra compagnia aerea ed ho preteso risposte chiare su dove andare, soprattutto per chi non aveva fatto il check-in on line. Superato questo ostacolo c'era il controllo passaporti in uscita: la coda si snodava per quasi 300 metri dai baracchini, ma questo non è il punto peggiore. I baracchini con gli agenti della polizia erano circa 15 per cui gestivano tante persone contemporaneamente, peccato che questi 15 baracchini vuotavano le persone su SOLI 4 controlli bagagli, immediatamente dietro. Capirete che mettere un timbro è molto più veloce che fare i controlli per accedere ai gates. Risultato: una calca infinita ed una situazione potenzialmente pericolossissima, con centinaia di persone ammassate che spingevano verso i nastri di verifica e che, dopo circa 10 minuti, hanno iniziato a protestare vivacemente. Circa 1 ora abbondante dopo, siamo riusciti a superare questi controlli, giusto in tempo per arrivare al gate ed iniziare ad imbarcarci sull'aereo. Anche qui, zero tempo per prendere qualcosa da mangiare!! L'aereo ovviamente è partito in ritardo per una non meglio precisata ragione e quindi siamo rientrati con circa 30 minuti di ritardo, ma alla fine felici di aver terminato questa odissea aeroportuale. In tutta sincerità non mi aspettavo una cosa simile da un Paese che gestisce ondate turistiche con numeri da capogiro. Il solo palazzo di Topkapi a Istanbul vede entrare circa 25.000 persone AL GIORNO...e non siete in grado di aggiungere varchi di controllo in aeroporto? Per favore...

Consiglierei la Turchia come meta di viaggio? Assolutamente SI, ma state attenti al periodo. Non parlo solo del meteo ovviamente, ma anche dell'afflusso turistico. Soprattutto i tour di una settimana come quello fatto da noi, prevedono ovviamente i principali luoghi di interesse che quindi risulteranno anche i più affollati. E' praticamente impossibile vedere qualcosa senza che sia cosparsa di gente in ogni angolo: la nostra guida diceva che durante l'inverno (dove fa decisamente freddo), gli unici turisti sono asiatici e forse forse non hanno tutti i torti. Certo dovrete rinunciare a prescindere alle mongolfiere o a bagnarvi i piedi a Pamukkale, ma di sicuro potrete godere di alcuni luoghi senza sentirvi dentro ad uno stadio di calcio! A mio parere Istanbul meritava più giorni, non fosse altro che per camminare nelle sue vie e vivere un po' quello che succede in questa città. L'ultima sera, con il taxi, siamo andati in centro per bere un caffè turco e ci siamo divertiti come matti. Sono troppo simpatici i gestori dei vari localetti del quartiere di Kadikoy, che dovete assolutamente vedere!

Concludendo si tratta di un bel viaggio, un po' troppo compresso, ma che ti permette, se non altro, di avere un'idea più chiara di questo Paese e della sua ospitalità: merita di certo la vostra attenzione! Ah, piccolo particolare: capiscono quasi meglio l'italiano rispetto all'inglese. Abbiamo trovato un altro posto dove le lingue non le sanno parlare per niente. Aggiungiamolo ad Italia e Spagna per la nostra mappa "anti" linguistica!

Per ora è tutto e ci risentiamo per il post fotografico.

Buona luce accalcata!

Fotografia e Viaggi: Viet Nam (post fotografico)

Con colpevolissimo ritardo, eccomi a voi con il post dedicato alla fotografia in Viet Nam. Partiamo come sempre dall'attrezzatura che, anche questa volta, è del tipo "leggera da viaggio infinito":

  • Nikon D750
  • Nikkor 24-120 f4 G
  • Tamron SP 70-300 f4/5.6
Che tipo di foto si possono scattare in Viet Nam? In realtà la varietà è notevole, per cui si può spaziare dai paesaggi urbani, street, paesaggi naturalistici, fiori, animali (più o meno da cortile)..insomma un po' di tutto. Ma c'è un problema ed è piuttosto grosso: il turismo di massa. Come avete già potuto leggere nel post "amministrativo", c'è gente ovunque, cemento più che ovunque e poco tradizionalismo. Se dal punto di vista umano sono felice della crescita di un Paese, dal punto di vista fotografico questo rappresenta una difficoltà enorme. Dovrete infatti lottare con la presenza di disturbi continui, esasperata dal consueto poco tempo, tipico dei viaggi di gurppo. 
L'album completo lo trovate QUI, ma ora andiamo con ordine per ogni genere di foto che sono riuscito a scattare durante il viaggio:

PAESAGGI URBANI e STREET:





Come potete notare nelle foto più cittadine, è davvero difficile trovare delle composizioni pulite, che non portino con sè centiaia di piccoli disturbi. Lavorate quindi con aperture generose o con focali lunghe, così da ridurre il più possibile l'invasività del casino, oppure usatelo a vostro vantaggio. Dopotutto ricordatevi sempre che siete nel sud est asiatico 😁 Particolare menzione alla foto con la ragazza vestita di viola (che era una turista, guarda caso...): non tanto lei che camminanva ancheggiando, quanto quello davanti che stava allegramente schiaffeggiando il sedere della compagna. L'assonanza è servita. Ammetto che si è trattato di un vero colpo di culo (tanto per stare in tema), ma ero pronto allo scatto e nel finale di questo post vi spiego il perchè, con un consiglio che potrebbe venirvi buono.

DETTAGLI e PARTICOLARI:


Sempre legato al problema precedente, anche quando ci concentriamo sui più piccoli dettagli, la cosa migliore che sono riuscito a fare è stata quella di stringere le inquadrature e sfocare l'impossible. Nella foto del fumo di incenso ci sono già tante risposte. Si poteva rimuovere il soggetto con Photoshop? Sicuramente si, ma al costo di un bel po' di lavoro che, onestamente avrei dovuto replicare per N scatti. A questo punto, meglio mostrare la realtà com'è veramente. Nella foto della porta con la prospettiva infinita, sono riuscito a beccare l'unico momento dove non c'era gente in mezzo: in realtà le persone erano appena transitate e si trovavano dietro ai due stipiti principali. Dovrete scegliere bene il tempo, non tanto dell'otturatore, quanto di quando premere l'otturatore!!

PAESAGGI CLASSICI e IN GROTTA:





Qui si varia dalle piantagioni di the, alle risaie di Mai Chau, fino alla baia di Halong. Tutti posti famosi, che ricordano grandi film e situazioni da sogno. Beh, sappiate che questi scatti sono frutto di tantissimi tentativi, non per trovare l'esposizione giusta, ma, come sopra, per trovare la composizione migliore e più pulita possibile. L'idea era di trasmettere il relax zen di questi posti, almeno questa era l'intenzione, portate pazienza. 😇

ANIMALI e FOTO SIMPATICHE:

Se per caso non andrete a farvi il giro in Kayak attorno agli isolotti della baia di Halong, sappiate che potreste incontrare sua maestà un'aquila, come è successo a me. In realtà avevo preso anche il momento in cui tirava su il pesce dall'acqua, ma è uscita fuori fuoco (mannaggia all'AF continuo!!). Per quanto riguarda le foto simpatiche, avrete mille occasioni anche se, i vietnamiti, non sono come i cambogiani: si prestano come soggetti, ma non così facilmente. Preparatevi quindi a rubare qualche scatto tipo quello dei calzini qua sopra. Ci saranno occasioni senza dubbio, soprattutto nelle città, ma anche in luoghi meno affollati in quanto le tradizioni nel vestire, sono quanto meno, più eccentriche.

Bene, terminata la carrellata di situazioni fotografiche, torno un attimo alla foto della schiaffeggiata di sedere per darvi una dritta: una foto come quella riuscite a scattarla solo se state aspettando con la macchina puntata o se avete la fortuna di vedere la scena e riuscite a scattare in tempo. In questo secondo caso (come successo a me), l'importanza di un settaggio macchina "pronto a fare fuoco" è fondamentale e mi spiego: quando vado in giro a scattare, dopo ogni serie di foto, ho il vizio di premere il tasto OK al centro del navigatore a quattro vie posto sul retro della mia macchina. Questo tasto è stato settato (da me) per riportare al centro il punto di messa a fuoco. Subito dopo, ipotizzando che stia scattando a priorità di apertura (l'automatismo che in assoluto uso più di tutti), setto il diaframma a 5.6 come punto di partenza. Questa operazione apparentemente inutile mi ha permesso di vedere la scena e, sapendo che la macchina aveva già pronto il punto centrale, ho semplicemente alzato il tutto e puntato alla ragazza viola, mettendola al centro dell'inquadratura. In post produzione ho ritagliato fino a farla ritornare nel terzo di destra e bilanciare la composizione. Il consiglio che voglio darvi quindi è di trovare il vostro metodo per evitare di perdere tempo davanti a scene simili: se avessi dovuto cercare il punto di maf in giro per il mirino, spostarlo sulla ragazza, verificare il diaframme ecc, avrei perso sicuramente lo scatto. Sapendo invece che il punto di maf è sempre al centro e che il diaframma è sempre a 5.6 posso, nel caso in cui serva, alzare, puntare e scattare senza pensare ad altro. Si tratta ovviamente di uno stratagemma che può farvi catturare un immagine prendendola letteralmente per i capelli e magari con i settaggi non ideali, ma se l'alternativa è perdere del tutto l'occasione......
E voi? Quali metodi usate per essere sempre pronti all'attacco?

Spero di avervi dato qualche ispirazione in più per le vostre foto e che la mia dritta sul settaggio possa aiutare qualcuno in situazioni simili alla mia.
 
Buona luce, pronta allo scatto!