Il software "giusto"

Come ben sapete non sono molto propenso a parlare di software o simili all'interno di questo blog dedicato alla fotografia "sul campo", ma si sa che la fotografia digitale non può fare a meno di un intervento di post produzione, soprattutto se siete abituati a scattare in RAW come il sottoscritto. La mia esperienza con i software di sviluppo e ritocco fotografico è di antica data e posso tranquillamente affermare che il miglior software per l'elaborazione delle proprie immagini deve seguire le seguenti semplici regole:
  1. deve essere conosciuto bene da chi lo usa;
  2.  se possibile deve avvicinarsi il più possibile a quello "proprietario" del proprio brand.

Le affermazioni di cui sopra lasciano ovviamente aperta la porta all'utilizzo di qualunque programma per la post produzione: se vi piacciono Photoshop, Elements, Ligthroom, Paint Shop Pro, Aperture, Dxo ecc utilizzateli senza paura, sono tutti estremamente buoni, MA, sappiate che non riusciranno a spremere i vostri RAW al massimo e mi spiego riportando l'esperienza degli ultimi mesi. Premettendo che sono un utilizzatore di PS già dalla versione 5, sono stato tentato di provare lo sviluppo dei miei file raw con Capture NX2 di Nikon, il classico programma proprietario che hai in "omaggio" con le macchine full frame e che paghi con tutte le altre. Sono rimasto stupito dalle possibilità che offre, non tanto in senso creativo (su PS girano tante di quelle plugin che ti stanchi prima di averne provate metà...), quanto sulla qualità del risultato: 
  • i profili della fotocamera sono identici a quelli che trovate installati nella macchina, mentre quelli di PS sono "adattati" per cercare di avvicinarsi il più possibile agli originali e le differenze si vedono;
  • la gestione del noise "nativo" è decisamente migliore (non ho quasi più usato il denoiser, neanche per scatti a 4000 ISO, mentre con PS era una tappa obbligata prima del salvataggio finale);
  • il salvataggio del file raw avviene direttamente sopra al NEF (mantenendo tutti i vari "livelli" di regolazione), mentre con PS ti tocca salvare o un file TIFF (che ti riempie il disco con 3 foto...) oppure in PSD che è il formato proprietario di Photoshop.
  • la conversione in Jpg è migliore a parità di fattore di compressione utilizzato.
Ovviamente tutte queste differenze sono superabili mediante approfondita conoscenza del software utilizzato nel senso che se siete dei maghi di PS non avrete difficoltà a gestire lo sviluppo di qualsiasi raw, a prescindere dal brand del vostro sistema reflex, ma se appartenete alla classe di quelli che quando hanno un dubbio cercano il tutorial su internet e dopo aver visto il tutorial pensano: "Ma chi te lo fa fare di perdere tutto questo tempo", allora forse bisogna orientarsi su software che tagliano drasticamente i tempi di sviluppo, come quelli dedicati. In ogni caso, scegliete un software ed usate solo quello, altrimenti andate via di testa. A titolo di esempio, dei jpg creati con Capture e poi ridimensionati con PS senza alcun altro intervento se non il resize e poi il salva con nome, presentavano dei colori diversi, più saturi e con un bilanciamento del bianco difforme dal file iniziale. Non mi sono ancora dato una spiegazione a riguardo, ma provando a fare il resize e salva con nome tramite Capture, il problema era risolto. Parlando di jpg e non di raw la cosa mi preoccupa...
Riassumendo mi sento di consigliare, a tutti quelli che possiedono Nikon, l'utilizzo di Capture NX2 al posto di PS visto che la possibiltà di salvare dei profili di sviluppo personalizzati è identica al prodotto di Adobe, così come la possibilità di applicare i settaggi via batch per "sgrezzare" i file tutti insieme senza nemmeno aprirli. I livelli di regolazione sono praticamente identici, così come il cerotto elimina polvere o le maschere di livello. Il bilanciamento del bianco funziona meglio su Capture che usa 3 punti di colore (bianco, nero e grigio) a differenza di PS che ne usa uno solo. Certo PS ti apre al vero fotoritocco, puoi fare di tutto e di più, mentre con Capture puoi "solo" sviluppare il tuo raw mettendo al massimo gli effetti disponibili (ad onor del vero segnalo che la suite Color Efex Pro gira perfettamente e quindi, volendo, di effetti ne avete a valanghe...). Il punto di vantaggio è che non sei tentato di fare tutte le troiate che sono a portata di mano su PS e questo, a mio avviso, ti porterà anche ad avere un approccio diverso alla foto che scatti sul campo, senza pensare troppo alla post produzione.
Buona luce!

Ulteriori dettagli Nikon D7000

Essendo fermo da un po' (dal punto di vista fotografico), approfitto per scrivere altre due parole di recensione sulla macchina che uso ormai da un po' di tempo. Mi è capitato di usare il live view per mettere a fuoco in diverse situazioni di luce e devo dire che, anche in questo caso, la vecchia Pentax aveva il suo bel perchè. Il LV di Nikon funziona benissimo se la luce ambiente è sufficiente, ma quando inizia a calare il livello di illuminazione bisogna ritoccare il livello ISO del sensore per ottenere un'immagine leggibile. Voi direte: "Bella forza, bisogna farlo con tutte le fotocamere". Esattamente, ma se per caso hai montato un ottica che "non parla" con la fotocamera (leggasi tutti gli obiettivi non Nikkor e per quelli Nikkor, tutti quelli di categoria diversa da G), il LV non si adatterà alla nuova Iso, ma dovrai prima scattare una foto con le nuove impostazioni e poi potrai accedere alla visione del LV con i settaggi precedentemente utilizzati. Sembra un casino, ma forse con un esempio spiego meglio: supponiamo di voler fotografare una mela sopra il tavolo con la luce spenta e poca luce laterale (il classico low key insomma). Supponiamo di voler usare queste impostazioni: ISO 100, f11 e 1/50sec. Dopo aver impostato la macchina cerchiamo la messa a fuoco con il LV (visto che usiamo un'ottica macro specifica...). Attivi il LV e ti trovi davanti uno schermo nero. Per mettere a fuoco quindi bisogna o in qualche modo illuminare la mela o aumentare la luce ambiente per poter vedere la scena sul LV, ingrandirla e mettere a fuoco in manuale. Ma se non ho questa possibilità? Come si fa? Ritocco il livello ISO e lo porto a 3200. Attivo il LV e continua ad essere totalmente nero. Allora alzo la ISO fino a HI2 (il massimo della fotocamera) e ottengo..........ancora lo schermo nero! Per avere lo schermo che utilizzi HI2 come ISO devo scattare una foto. Fatto questo, posso riavviare il LV ed avrò la visione con la ISO elevata. Ovviamente se il diaframma ed il tempo impostato danno una foto sottoesposta, il LV ne risentirà, quindi consiglio di modificare tutte le impostazioni utilizzando iso al massimo, diaframma tutto aperto e tempo di 1/20sec così da non aspettare 2 ore per scattare la foto. Sembra una cosa macchinosa ed in effetti lo è!! Per carità, se siamo in ambiente a luce controllata non ci saranno difficoltà a puntare un fascio di luce sul soggetto e lavorare sulla maf senza tanti patemi d'animo.....ma se siamo all'esterno???? E' una cosa che ho provato fotografando la Luna: per carità ci sono sempre le care vecchie regole analogiche ovvero:
- LUNA PIENA: f11 e tempo 1/ISO IMPOSTATO (se ad esempio usiamo iso 100 sarà f11, 1/100sec);
- MEZZA LUNA: f8 e tempo 1/ISO
- QUARTO DI LUNA: f5.6 e tempo 1/ISO
ma francamente tutta questa tecnologia al "nostro servizio" dovrebbe anche aiutarci un po' no? Dicevo, puntando alla Luna e mettendo la lettura della luce spot mi aspettavo che il LV si adattasse alla luminosità e mi permettesse l'ingrandimento per mettere a fuoco a mano, ma non è così: avevo lo schermo completamente nero con un punto bianco al centro e l'unico modo per poter lavorare è stato:
- adattare l'esposizione impostando manualmente il massimo degli stop di sottoesposizione;
- ingrandire il particolare per mettere a fuoco;
- togliere il LV per regolare l'esposizione dal mirino in 2 secondi per evitare di bruciarmi la retina;
- scattare.
Ricordo che anche su questa cosa la vecchia Pentax era anni luce avanti. Mi rendo conto che per Nikon la D7000 è una macchina media, mentre per Pentax la K7 che avevo era la macchina di punta, ma credo sia quanto meno strano riservare determinate caratteristiche solo al segmento pro della propria offerta. Dopotutto non è che stiamo parlando di chissà quale caratteristica. 
Tanto per aggiungerne un'altra, visto che si parla di LV: se lo attivi e cerchi da qualche parte l'esposimetro per regolare l'esposizione, ti attacchi al tram perchè non puoi esporre e comporre allo stesso momento (cosa che ovviamente con il mirino è fattibile). Ho letto in giro che per qualcuno l'esposimetro "è inutile" quando si usa il LV ed ovviamente non sono d'accordo, tanto più che bastava semplicemente agire via firmware per visualizzare la scaletta con l'ago in movimento, non c'era niente da installare o hardware particolare, c'è già tutto e quindi la cosa è voluta e mi fa incavolare ancora di più.
Per terminare il post parlo anche della cinghia in dotazione: come per tutte le macchine di segmento NON pro, la cinghia fa pena, dopo 10 minuti e magari con il tele montato, rischi di tagliarti la testa da solo. Non ne parliamo se per caso è estate e sei sudato, ti riduci in carne viva in meno di 2 minuti. Ovviamente in commercio ci sono tante cinghie di mille marche e di tutte le dimensioni, quindi vi consiglio fortemente di acquistarne una con una bella imbottitura per il collo.
Questo post mette l'accento su acluni aspetti che mi infastidiscono, ma di fondo la D7000 è una gran bella macchina fotografica...ammetto che sono un po' un rompiballe su tante piccole cose, ma si sa che ognuno di noi si abitua a determinati standard e suppone che tutti siano per lo meno su quel livello, specie a parità di prezzo, ma effettivamente si tratta solo di abituarsi a dei nuovi modi per ottenere quello che si faceva prima. Prossimamente preparerò un ultimo post di recensione dove esalterò gli aspetti positivi della macchina, che sono davvero parecchi, specie per un uso amatoriale come il nostro.
Buona luce!