Particolari ed enfasi vintage

Torniamo a parlare di fotografia pratica! Reduce da un bel giro per vari borghetti dalle mie parti, ho fatto una scorpacciata di dettagli e particolari sparsi per questi meravigliosi posti, dove il tempo sembra essersi fermato. Dove sta il segreto di questo genere di fotografia? In realtà non c'è alcun segreto: semplicemente serve prima di tutto il posto adatto, ovvero un borgo antico o presunto antico, dove ci siano particolari o situazioni caratteristiche che non si possono trovare in centro città. Poi una bella ottica fissa per giocare con lo sfocato e una buona dose di pazienza per cercare di osservare ogni singolo centimetro di quello che vi passa davanti agli occhi!

Sono riuscito nell'impresa di portare a casa delle foto che non siano una cavolata micidiale? Sinceramente credo proprio di no, ma a scopo "didattico" fa sempre bene un po' di sano esercizio e, in tempo di covid, luoghi con pochissima gente diventano una manna dal cielo, quindi non lamentiamoci troppo e vediamo che cosa è uscito dalla mia macchina:



Ad onore del vero questo primo gruppo di foto sono state scattate con il 70-300 e non con un'ottica fissa, per cui diciamo che, per giocare con lo sfocato, basta comunque "stringere" sul soggetto o avvicinarsi nella ripresa, non è per forza necessario avere obiettivi che aprono a f1.2 😆


In questo gruppo di foto ci sono scatti un po' diverse dal concetto di "particolari", ma le ho postate ugualmente per via della simpatia che mi hanno suscitato: i gatti mi hanno fatto troppo sorridere per la scena che sembra riprodurre una situazione "umana" con un osservatore e due che si fanno beatamente i cacchi loro. La foto del batuffolo invece mi ricorda un ragno visto in controluce e la cosa bella è che me ne sono accorto DOPO averla scattata. Io miravo all'effetto controluce e invece ho portato a casa uno scatto buono per il mio progetto "cose comuni, vista alternativa". Forse tra 300 anni riuscirò a completarlo.




Infine, questo gruppo di foto sono figlie del 50mm f1.8 G e, in questo caso, lo sfocato è ottenuto grazie alla generosa apertura a disposizione. Queste sono le vere foto di particolari che possono descrivere dei posti in maniera più personalizzata. Non parlo solamente dello scatto in se: in sostanza non ci sono difficoltà particolari nel realizzare queste foto. Alcune hanno ISO più elevati delle altre, ma si tratta sempre di uniformare l'esposizione a seconda della luce che c'è in quel momento. Devono descrivere per cui deve esserci più visibilità di dettagli possibile, escludendo disturbi e cose non funzionali allo scatto. In questo senso l'ultima foto è un massacro: troppe cose e poca possibilità di andare a scattare ogni singolo elemento (era una proprietà privata, volevo evitare che mi fucilassero). Sostanzialmente dovete individuare una scena che vi piace (o che vi riporta alla luce dei ricordi), osservarla e scattarla. Una volta eseguita la foto, la guardate nel visore e provate a concentrarvi sui singoli particolari facendovi la domandina giusta: "Questo particolare potrebbe diventare il protagonista di un'altra foto?". Se la risposta è si (ma anche se è "NI"), provateci. Di sicuro nel mucchio di tentativi che ne usciranno, qualcosa la porterete a casa ed avrete anche allenato il vostro occhio ad osservare isolando più cose possibili. Sempre riferito all'ultima foto qua sopra: avrei potuto scattarne altre 100 per ogni singola cosa che mi aveva colpito, ma, come detto, c'erano problemi logistici e mi sono accontentato della "foto di gruppo", la prima scattata.

Veniamo alla post produzione: vi sarete accorti che non sono propriamente sviluppate in maniera naturale, realistica ecc. Ho fatto una scelta di stile (non inteso come bellezza stilistica, ma come stile di sviluppo, impronta di sviluppo, chiamatela come volete) e l'ho mantenuta per tutte le fotografie. In questo caso ho riesumato un vecchio amore ovvero il vintage desaturato. Una sorta di mix tra un bleach bypass ed una foto antica. Il mix nasce dall'enfasi sulle ombre (visibilmente schiarite) per arrivare ad una saturazione abbassata con tanto di vignettatura molto pronunciata. Il tutto completato da un sharpen pensato per "ingrossare" i toni medi della foto e rendere più voluminosi i dettagli meno sottili. Una sorta di HiRaLoAm per chi comprende il significato di questo termine (del quale ho parlato in molti altri post, tipo questo). Sto tentando di codificare la procedura che ho utilizzato, così da poter fare un post con le spiegazioni, portate pazienza, ci arriverò! Gli strumenti che ho usato sono quelli messi a disposizione da Photoshop e dalla Nik Collection di Google (quella gratuita ovviamente). In pratica, dopo aver regolato colore e contrasto di base, ho utilizzato:

  • Silver Efex Pro 2 per regolare il contrasto della foto come se dovessi convertirla in bianco e nero. Fatto questo, il livello generato dall'intervento precedente è stato fuso con lo sfondo, usando il metodo di fusione "Luminosità". In questo modo ho sfruttato il contrasto del bianco e nero, mantenendo i colori originali della foto. 
  • Ho unito i livelli ed ho utilizzato Color Efex, strumento "contrasto tonale", per regolare luci ed ombre creando l'effetto simile ad un bleach bypass. Ho aggiunto, sempre in Color Efex, una vignettatura con punto di luce sopra al soggetto: l'effetto si chiama "Darken/Lighten Center". Il livello generato è stato fuso con metodo "Luminosità" esattamente come per il precedente. 
  • Successivamente ho utilizzato un classico livello di tonalità/saturazione impostando, di partenza, la saturazione a -40 punti. Per questo punto si possono valutare tante cose tipo di desaturare tutto tranne uno specifico colore (la foto della candela è stata fatta mantenendo i rossi originali e desaturando tutte le altre tinte) per dare più enfasi a quello che vogliamo. Va fatta una valutazione di massima insomma, sulla base dell'effetto che vogliamo ottenere. Ho impostato il metodo di fusione in "Colore" per non influenzare la luminosità dei pixel.
  • Infine, ho dato lo sharpen: una HiRaLoAm come quella spiegata nel post che ho linkato qua sopra, con opacità al 70% ed un altro livello di sharpen più sottile, con parametri della maschera di contrasto di 500, 1 e 0 , metodo di fusione Luminosità, opacità 80% e maschera di livello che contiene il livello RGB unito, ma invertito (sostanzialmente mascherato dalla luminosità al contrario cioè applicato alle ombre e non applicato alle luci della foto).

Non è una procedura immediata, me ne rendo conto e scritta così può sembrare molto difficile, ma vi assicuro che non lo è. Per questo sto lavorando per "codificarla" per bene e poter mettere un tutorial con le spiegazioni dettagliate e i vari screenshot. Ovviamente se qualcuno ha suggerimenti per ottenere un effetto vintage ecc simile a quello di questi scatti, sarò ben contento di leggere i commenti e magari di utilizzarli per creare altre guide simili (citando l'autore ovviamente!!).

Per ora, buona luce vintage.