Fotografia e Viaggi: Viet Nam (post amministrativo)

Ritorno alla grande con la consueta accoppiata di post legati alle nostre "gite fuori porta". Questa volta parliamo del Vietnam 😁. Per chi non lo ricordasse 😲, il Paese si trova nel cosiddetto sud est asiatico, confinante con la Cambogia ed il Laos ad ovest, mentre a nord confina con la Cina. Ad est invece è interamente affacciato sul mare. Tralasciando i riferimenti storici alle varie guerre, che il cinema ci ha raccontato più volte, e parlando solo di viaggi e divertimento posso dirvi che questo tour è definibile un "viaggione" nel senso che si articola su 13 giorni e comprende anche spostamenti con voli interni, con un costo a cranio di circa 3.500€ 😨, ma andiamo per ordine.

Tipo di viaggio: tour completamente guidato e omnicomprensivo con tanto di guide parlanti (più o meno) italiano. Operatore turistico Mistral (lo stesso della Cambogia e della Namibia per intenderci). Partenza del tour da Saigon (o Ho Chi Min City che si voglia), a Sud del Paese ed arrivo ad Ha Noi, a Nord, da cui si riparte per l'Italia.

Voli: Cathay Pacific per i 2 voli necessari ad arrivare da Malpensa a Saigon, con scalo ad Hong Kong. 12 ore la prima tratta, un paio la seconda ed attesa di circa due ore allo scalo. I 2 voli interni con compagnia vietnamita, puntuali e puliti, della durata media di 40 minuti l'uno. Il primo ti porta da Saigon a Da Nang (al centro del Vietnam), il secondo da Da Nang a Ha Noi a nord.

Clima: il nostro periodo (fine aprile/inizio maggio) è quasi all'inizio dell'estate per cui non è proprio freschissimo. 37 gradi a sud, qualche grado in meno a nord. Il tutto condito con una umidità del 100% quando va bene. Ogni tanto si alza il vento ed eviti di boccheggiare, me se si rompessero i condizionatori, sarebbe davvero difficile resistere.

Alberghi: di varie tipologie, ma tutti di alto livello, in linea con tutto il resto del viaggio. Una sola struttura era di livello più basso, ma la nostra guida ci aveva avvisato dicendo: "Ehhh, siamo in montagna..." 😆 come ad indicare che le zone montane del Nord, più rurali, sono indietro rispetto al resto del Paese.

Trasporti: dei voli ho già parlato, mentre i trasporti terrestri variavano dai pulmann GT enormi ai classici pulmini da 12 persone, passando per i Cyclo (i trabiccoli dove voi state seduti e quacuno invece pedala 😅) e le più semplici biciclette per circolare tra le risaie. Tutti ottimi a parte le bici che erano macchine mortali, praticamente senza freni 💀.

Cibo: tasto sempre delicato quando si parla di certe zone. Il cibo va dal buono all'ottimo, esclusi due episodi di cui parlerò più avanti. Per noi italiani il cibo è una religione, si sa, per cui tornerete con la voglia di ri-assaggiare tutti i nostri manicaretti. Il motivo non è tanto nella qualità di quello che offrono quanto nella varietà che, di fatto, non esiste. Zuppe con carne e pesce a noi non note, ma discretamente buone, insalata "saponata" (grazie alla menta che mettono ovunque e che regala un retrogusto di Nelsen piatti ad ogni morso 😖), pollo in tutte le salse possibili (anche fritto), involtini primavera (buonissimi e totalmente diversi da quelli che mangiamo in Italia), manzo non meglio specificato (non sapevi davvero chi o cosa mangiavi), maiale come per il manzo, frutta composta da frutto del drago e ananas. Il tutto accompagnato dall'immancabile riso con cui puoi stuccare il muro, da quanto è scotto. Le pietanze sono sempre le stesse salvo un paio di volte dove ci hanno portato insalata italiana (senza Nelsen piatti 😍) e delle bistecchine di manzo (credo). La cosa divertente è che hanno due modi per servire le pietanze: 
1) Con cibo contato: piatti per 3 o 4 persone (te lo specificano ad ogni consegna) oppure in piatti individuali. La cosa che non cambia è il fatto che il cibo è contato. Ti portano, ad esempio, un piatto con 4 involtini e ti dicono che è per 4 persone e non c'è verso di averne uno in più. 
2) Con piatti abbondanti: mollati in mezzo al tavolo dove va in scena la classica farsa di quelli che si prendono una cucchiaiata solo, mentre mangerebbero l'intera porzione. Le due tipologie di servizio sono purtroppo collegate alla qualità del cibo: più è buono, meno è abbondante.
Il primo dei due episodi che citavo in precedenza, è legato ad una sera, in montagna, dove metà dei piatti proposti erano quasi immangiabili da quanto erano duri o senza gusto: abbiamo risolto con pane, burro e marmellata che avevano lasciato sul tavolo come antipasto ❓❓❓. Il secondo episodio invece è capitato a mezzogiorno dove, sempre in montagna, siamo finiti in un ristorante che definivano di lusso: molto grande e con cibo abbondante, ma dove la pulizia non era proprio di casa. Inoltre la  massiccia presenza di turisti locali e cinesi, ha elevato il livello di casino quasi all'insopportabile (non capisco perché questa gente deve urlarsi tra i tavoli invece che alzarsi e parlare normalmente).

Che giro abbiamo fatto: quello che potete vedere su ogni video YouTube. Da Saigon si va verso Nord, passando per il centro del Paese. A sud ci sono tutti i siti che ricordano la guerra. al centro ci sono le zone balneari più famose, la cittadella di Hue e la città delle lanterne (Hoi An), a Nord ci sono le montagne, le risaie e la baia di Halong, il luogo più famoso del Vietnam. Fortuna ha voluto, secondo me, che il nostro giro terminasse con la baia, dato che molti altri tour invece iniziano dalla baia e poi vanno verso sud. Se vi state chiedendo il perché di questa precisazione, vi accontento subito: facendo la debita premessa che, comunque, si tratta di un viaggio di qualità, che tocca tutti i luoghi più famosi del Vietnam ecc, sarà meglio che rivisitiate la vostra idea di questo Paese. Vediamo se indovino: quando avete letto il titolo del post con la destinazione avete pensato a luoghi altamente "zen", risaie silenziose, cappelli di bamboo, biciclette ecc giusto? Bene, scorsatevele! 😱 Il Vietnam di oggi è più simile all'Italia degli anni 60, quando il boom turistico (e non solo) aveva dato nuovo slancio all'economia del dopoguerra e dove l'entusiasmo era accompagnato da una discreta devastazione del territorio in nome di quei guadagni turistici che "ci spettavano di diritto". Ecco, il Vietnam è proprio in questa fase: dovrete abituarvi a vedere risaie abbandonate (i proprietari hanno preferito aprire un ristorante che rende di più, con metà fatica), alberghi stile Miami beach (sulla costa) e quelle 3 o 400 navi da crociera sparse per la baia di Ha Long e che fanno compagnia alle petroliere (si, avete letto bene, petroliere!) ormeggiate tra i suoi isolotti. Il tutto condito con immondizia galleggiante di ogni genere. 😠 Altro che isolette di Avatar!! Questo processo è molto più evidente nella zona centro/sud del Paese, per cui partire da Nord significa andare in "calando" dal punto di vista naturalistico/zen. Il problema, comunque, non è tanto questo, quanto l'approccio delle persone: non hanno la minima idea della fortuna naturalistica che hanno e lodano a gran voce le centinaia di navi ad Ha Long o i due plasma 80 pollici nel teatro vecchio del re. Sono sintomi di un turismo attivo, fonte di ricchezza: questa è la risposta che ricevi. Vi faccio un altro esempio: nel tour era inserito il passaggio sul ponte di vetro sospeso più alto al mondo. Che figata vero? Certo, il ponte in se è un'opera spettacolare, peccato che sia inserito all'interno di un parco giochi stile Gardaland, per costruire il quale, è stata devastata una valle bellissima. È chiaro che così guadagnano di più, ma se un giorno i turisti si stufassero del ponte? O di vedere risaie abbandonate? Probabilmente non succederà mai, dato che molti turisti stranieri sono cinesi: l'idea di vacanza asiatica è differente dalla nostra, ma resta comunque un peccato distruggere un Paese così bello. Ultimo esempio, la grotta: avete presente le grotte di Frasassi? Quelle dove, a momenti, non puoi nemmeno respirare perché altrimenti interrompi il ciclo delle stalattiti ecc? Ecco, in Vietnam ci sono dei posti identici, dove però puoi fare ogni cosa: dalle foto ad accarezzare le rocce ecc. In pratica sono grotte "morte" da quel punto di vista perché, come noto, se tocchi una stalagmite, il grasso che depositi dalle tue dita impedirà di bloccare il calcare che scende dalla stalattite che gocciola. Della serie: sfruttiamo tutto al massimo e poi eventualmente cambiamo tappa ai tour. Tristezza pura. 😤

Conclusioni: dopo aver descritto la nostra esperienza vi aspetterete un giudizio negativo, ma in realtà il viaggio non è stato brutto, anzi. Questo Paese non va capito, va accettato per quello che è. Il fatto che non ci sia miseria nera a lato strada e che tutti, bene o male, possono permettersi un motorino, una vacanza il primo maggio o una cena al ristorante, è sintomo di un Paese sano, in crescita. Se le persone stanno bene c'è meno criminalità, meno accattonaggio, meno rischi per tutti. Il costo di questo processo è purtroppo salato dal punto di vista naturalistico, ma bisogna sempre pensare a come eravamo noi durante il boom turistico. Se dovessi dare un consiglio a qualcuno che vuole vedere il Vietnam e che sogna risaie ecc, direi di scegliere un tour che comprenda solo il nord del Paese (con la zona di Sa' Pa') e magari includere un pezzo di Laos, lasciando perdere il centro ed il sud. Un po' drastico se volete, ma è come voler mostrare le bellezze naturali del Veneto e portare le persone a Jesolo, un suicidio! Il Vietnam è comunque un Paese che ti apre gli occhi ad una realtà che forse non vogliamo accettare: il mondo cambia e anche velocemente e non possiamo bloccare questo processo solo perché speravamo di portarci a casa una fotografia migliore.

Buona luce asiatica.