Fotografia e viaggi: Tenerife (post fotografico)

Arrivo con colpevole ritardo al secondo post della consueta accoppiata "da viaggio" per parlare ancora dell'isola di Tenerife. Cosa penso di questa destinazione l'ho già detto nel post precedente, per cui ora parliamo solo di fotografia. 

Che cosa offre quest'isola dal punto di vista fotografico? Paesaggi di vario genere che spaziano dal brullo più totale della zona del Teide, alla vegetazione stile Jungla del parco di Anagra, passando per le spiagge più o meno cementate delle coste. 

Che tipo di foto si possono fare a Tenerife? Principalmente foto senza presenza umana ed il motivo è presto spiegato: non si tratta tanto del fatto che gli isolani siano più o meno disposti a diventare i protagonisti dei vostri scatti, quanto per la massiccia presenza di turisti che invadono ogni possibile inquadratura. La difficoltà più grande che ho incontrato è stata proprio questa: inquadrare meno persone possibile. Molti dei paesaggi che si vedono a Tenerife evocano silenzio e natura selvaggia, ma per riuscire a renderlo percepibile all'interno di uno scatto, bisogna necessariamente dosare con sapienza l'eventuale presenza umana ed all'occorrenza non includerla del tutto. Detta così sembra facile, ma vi invito a provarci su quest'isola, poi ne parliamo! 😁

Dal punto di vista tecnico non ci sono difficoltà nel riprendere questi luoghi: la luce è anche troppo abbondante per cui armatevi di filtro polarizzatore (non l'ho mai tolto durante tutto il viaggio), soprattutto sulle coste dove potrete tirar fuori il fondale del mare che spesso è più interessante di quello che ci sta sopra! La mia attrezzatura era piuttosto minimale: Nikon D750, Nikkor 24-120 f4 e Tamron SP 70-300 f4/5.6, filtro polarizzatore, cavalletto (usato una volta...) e tanta attenzione quando c'è vento (il ricordo del Marocco mi ha traumatizzato, lo ammetto!). 

Parlando di attrezzatura vi ricordo una cosa dato che può capitare a tutti: sicuramente avrete dietro le vostre borsette compatte per trasportare macchina ed obiettivi, tutto bello stretto e compresso. Se utilizzate una cinghia "diagonale" di quelle che si avvitano sotto la macchina (dove di solito si avvita il cavalletto), di certo non ci staranno dentro alla vostra borsa, per cui sarete tentati di togliere e mettere questo fondamentale accessorio. Ecco, ricordatevi di stringere sempre bene l'attacco sotto il corpo macchina e di controllarlo

prima di partire la mattina. Perchè dico questo? La mia compagna, che utilizza una di queste cinghie, una mattina ha "puntato" l'attacco pensando di stringerlo in un secondo momento, prima di uscire. Ovviamente si è dimenticata di farlo e la macchina è precipitata dall'altezza bacino verso la strada, dopo meno di 15 metri di cammino. Fortuna (si fa per dire) ha voluto che cadesse praticamente di "muso" sull'ottica installata e che il filtro UV assorbisse la maggior parte dell'impatto. Il filtro si è praticamente disintegrato in mille pezzi, ma il resto dell'attrezzatura si è salvato senza riportare alcun danno. Ovviamente si è trattato di un caso fortunatissimo e quasi irripetibile ed altrettanto ovviamente l'Onnipotente si è presentato in persona davanti a me, implorandomi di smetterla di nominarlo invano! 😈 Questo per suggerire due cose: l'uso del filtro UV che, non servirà a niente per le foto, ma almeno ti salva l'ottica e, soprattutto, l'attenzione nelle cose che fate. Non interrompete quello che state facendo solo perchè siete euforici e felici di essere in ferie. La felicità potrebbe davvero durare poco se distruggete la vostra macchina fotografica il primo giorno...

Venendo agli scatti in se vi posto alcune foto (l'album completo è QUI):

ZONA DEL VULCANO TEIDE


 ZONA DEL LEBBROSARIO DI ABADES




 ZONA DEL PARCO DI ANAGRA





 ZONA COSTA ADEJE





Come potete notare non ci sono foto particolarmente artistiche o degne di nota. Si tratta di descrivere il luogo e di portarsi a casa dei buoni ricordi di quello che c'è. Sia chiaro, non sto denigrando il posto o dicendo che non vale la pena, dico solo che se volete andare alle Canarie per cercare delle fotografie diverse dal solito, orientatevi su qualche altra isola, Lanzarote in primis.

Dal punto di vista tecnico ho cercato di utilizzare diaframmi medi (fa f8 a f11) per massimizzare la resa del mio zoom, sia per quanto riguarda la nitidezza, sia per il contrasto. Prima di partire ero indeciso se portarmi lo zoom grandangolare, ma alla fine, i 24 mm di focale a disposizione si sono rivelati più che sufficienti. Il teleobiettivo l'ho usato si e no un paio di volte, così come il cavalletto. La zona migliore è sicuramente quella del vulcano Teide perchè offre paesaggi lunari e marziani davvero interessanti. Sembra di essere nelle valli americane e la luce fa rendere al massimo il contrasto cromatico tra il rosso delle rocce ed il blu del cielo: polarizzatore consigliato ma occhio a non esagerare altrimenti vi ritroverete con cieli troppo scuri e svelerete il trucco! In fotografia raramente gli estremismi funzionano bene, c'è sempre una via di mezzo che regala una sensazione di naturalezza, senza togliere la spettacolarità dei colori.

Per quanto riguarda la post produzione, ho applicato il consueto flusso del PPW semplificato (al quale dedicherò un post prima o poi). Tempo di post produzione, per ogni foto, meno di un minuto esclusa correzione colore, quando necessaria.

Per ora è tutto, come sempre per domande o altro, usate pure i commenti...nessuna censura!!

Buona luce canaria!