Stampa Fine Art, gioie e dolori

Post con poche foto e molta teoria, ma sono sicuro che l'argomento interesserà più di una persona. Lo so, siamo nell'era del digitale dove il modo più diffuso di ammirare le nostre opere fotografiche è.........quel cXXXo di cellulare! Non potrebbe esserci metodo peggiore per visionare il frutto della nostra passione, ma purtroppo questi sono i tempi in cui viviamo. Nonostante la tendenza però, chiunque si trovi a girovagare per qualche mostra o qualche centro commerciale dove espongono scatti stampati in Fine Art, non resta indifferente al fascino di una fotografia su quel supporto. Ora come ora, quando si vedono foto stampate, magari 30X40, si pensa subito: "Chissà di quale artista si tratta...", mentre una volta era la normalità trasferire su carta i nostri negativi. Non voglio tediare nessuno con della filosofia da circolo di serie B, ma mi trovo pienamente d'accordo con Denis Curti (che ho avuto il privilegio di conoscere personalmente) quando mi disse: "Le foto vanno stampate, punto!!". Un'affermazione tanto convinta, quanto veritiera! Ed allora, perchè non fare un giro nelle nostre gallerie personali e decidere di stampare 2 foto in maniera professionale? Magari è lo stimolo giusto per pensare agli scatti non solo in termini di nitidezza e post produzione, ma anche a "come starebbero bene appesi in soggiorno". Se questa mia digressione vi ha stimolato a cercare qualche scatto da stampare, mi permetto di suggerirvi un servizio on-line di grande qualità. Il sito in questione è quello di Saal Digital. Si tratta di un servizio che permette di stampare foto, fotolibri, ingrandimenti ed altro ancora, in maniera sia "popolare", sia in Fine Art. Che differenza c'è tra questi due tipi di stampa? Non voglio addentrarmi troppo nel tecnico perchè la stampa è una sorta di arte a se e gli stampatori sono dei veri e propri artisti che hanno accumulato esperienza "sul campo", per cui a loro va la mia più ampia ammirazione per tutti i dettagli maniacali che riescono a spremere da un pezzo di carta. In questa sede mi permetto di "volare alto" e di affermare che sostanzialmente la stampa fotografica "normale" si avvale di supporti cartacei che, per quanto di qualità non sono minimamente paragonabili ad una carta Fine Art come, ad esempio, una Baryta, che sono certificate sia per i materiali di cui sono composte, sia per la resa del colore e per la durata delle stampe. Inoltre, la stampa "normale" utilizza un procedimento chimico per creare l'immagine, mentre la stampa Fine Art si avvale di getti d'inchiostro o plotter che non utilizzano sbiancanti chimici e che rispondono a determinate caratteristiche previste dai vari certificatori. Per questi motivi, ma non solo, le stampe Fine Art possono restituire una gamma di colori molto più ampia delle stampe comuni, ma scriverlo è molto più complicato che vederlo con i propri occhi. La differenza è abissale secondo me, ma calcolate che, per apprezzare al massimo la cosa, è necessario predisporre la foto per la stampa utilizzando monitor profilati e gestendo la post produzione con uno spazio colore adeguato: ad esempio, io lavoro in ProPhoto RGB e converto in sRGB solo dopo aver fatto la prova colore per la stampa ed aver verificato che il risultato sia praticamente identico. Qualcuno si starà chiedendo di che cosa sto parlando: provo a spiegarlo qui di seguito...
Qual'è il problema principale con le stampe derivate da supporti digitali? Facile! A monitor vedi una cosa e sulla carta vedi qualcosa che non c'entra nulla con quello che hai sul video. Ho indovinato? 😁
E' un problema che, prima o poi, abbiamo tutti per cui state tranquilli, siamo nello stesso club. Per ovviare a questa ansia da stampa sbagliata, i vari stampatori si stanno dando da fare per permettere agli utenti, in tutta autonomia, di predisporre i propri file, con la possibilità di vedere a video un'anteprima di quello che finirà sul supporto scelto. Come si fa? Uno stampatore che si rispetti, mette a disposizione degli utenti i profili ICC delle proprie carte fotografiche associati alle proprie stampanti, così che si possano fare delle prove colore. In sostanza il profilo ICC è un filetto piccolissimo che contiene tutti i dati necessari per "simulare" l'effetto che si avrà in stampa. Una volta scaricato, vi basterà fare doppio click sopra ed il profilo sarà installato insieme agli altri già presenti nel sistema. A questo punto aprite pure il vostro Photoshop e la vostra foto da stampare, DUPLICATELA e dateci un nome (io ho aggiunto STAMPA alla fine del nome):
Questo viservirà per due cose: uno per verificare l'effettiva similitudine della versione "video" e della versione con la prova colore attiva (in modo da poterla modificare al volo per renderla uguale) e due per avere la copia già pronta da inviare al vostro stampatore. A questo punto attivate la prova colore "personale":
Si aprirà la videata seguente dove caricherete il profilo Icc che avete installato prima. Attenzione che ci sono alcuni parametri da regolare e che vi saranno indicati direttamente dallo stampatore che mette a disposizione il profilo. Nell'esempio seguente ho caricato il profilo per una carta fine art di tipo Baryta, per la quale lo stampatore indica, nello specifico:
- togliere la spunta da "Mantieni valori RGB"
- Intento di rendering "Colorimetrico relativo"
- inserire la spunta su "Compensazione punto di nero"
- togliere la spunta da "Simula colore carta"
A questo punto potrete saltare dalla versione "video" a quella con prova colore e verificare le differenze. Per aiutarvi, potete attivare, sempre nel menù Visualizza di PS, l'AVVERTIMENTO GAMMA (la terza opzione dall'alto). Mi raccomando, attivate questa opzione SOLO sulla versione in prova colore e non su quella "video"!! Il sistema colorerà di grigio le zone che risulteranno fuori gamut. Se vedete una montagna di zone evidenziate può significare due cose: o avete scelto un profilo icc per una carta del cavolo (ma vi assicuro che la baryta dell'esempio è una cannonata!!), oppure avete fatto una post produzione un troppo eccessiva (molto più probabile!!) che ha portato i colori ad un livello innaturale e quindi non gestibile dalla stampa. Supponiamo che non abbiate alcuna segnalazione di fuori gamut, ma che l'immagine sia un po' troppo scura nella prova colore: potete agire con un livello di "livelli tonali" e schiarire luci o mezzitoni a seconda di dove individuate la differenza. Vi assicuro che, se la foto non è una di quelle cose orribili strasature che si vedono in giro, non ci saranno grosse differenze. Per farvi un esempio, il mio preset per i livelli tonali, relativo alla carta NON fine art Fuji (sempre di Saal Digital), prevede questi valori:
Come potete notare sono scostamenti davvero minimi. Una volta sistemata la vostra fotografia, potrete applicare un po' di sharpening aggiuntivo (che in stampe viene sempre leggermente perso), unire tutti i livelli di regolazione e CONVERTIRE la vostra foto nel profilo colore richiesto dallo stampatore. Saal Digital non mette grossi limiti allo spazio colore dei file, ma personalmente ho sempre inviato immagini in spazio colore sRGB, con risultati perfetti! Come si converte il profilo immagine? Selezionate la foto preparata per la stampa, spegnete pure la prova colore ed aprite il menù "modifica" per selezionare "converti in profilo...":
Si aprirà una finestra aggiuntiva dove dovrete scegliere il profilo colore sRGB dal menù a tendina (non spaventatevi se quando aprirete quel menù ci saranno migliaia di profili, l'sRGB è uno dei primi dall'alto). Le impostazioni da usare sono queste qui:
Avete finito! Potete salvare l'immagine con il nome che prefertite, basta che sia in jpg alla massima qualità. Di solito metto nel nome anche la carta scelta, perchè spesso mi capita di ordinare più di una stampa e magari su carte differenti, per cui almeno mi ricordo su che supporto ho ordinato il file.
Per spedire il file a Saal Digital potete utilizzare l'uploader on line oppure il software da scaricare (molto pratico, ve lo assicuro!!) che è facilissimo da utilizzare. I costi di spedizione sono costanti, per cui vi conviene non ordinare una sola stampa a meno che non possiate fare differentemente. I tempi di consegna variano da 2 a 3 giorni per cui direi che non ci si può certo lamentare. Se ordinate un quantitativo discreto di stampe in formati differenti, vi arriveranno suddivise per dimensione, con un divisorio che contiene i provini delle stampe. Per ora è il mio servizio preferito. Provate almeno un po' di stampe, magari mettetevi d'accordo con altri fotografi del vostro circolo per dividere le spese di spedizione. In questo modo potrete confrontare i risultati sia a colori che in bianco e nero, su diversi supporti. E' ovvio che tutto questo procedimento prescinde dall'avere un MONITOR ADEGUATAMENTE PROFILATO per avere la miglior resa possibile che il pannello vi permette ed i colori più fedeli a quelli che avete salvato nel vostro file!!!
Vi do infine una piccola dritta generica: se state pensando di stampare il vostro portfolio, per mostrarlo a qualcuno, beh, fatelo su dei supporti fine art! Non solo per la resa della stampa, ma anche per la resistenza della stessa: potrete metterci le mani sopra e non accadrà nulla di nulla e poi ricordatevi una cosa fondamentale: chi fa lettura portfolio di solito ci capisce qualcosa di fotografia ed al tatto sa riconoscere una carta buona da una carta scadente....farete già una migliore impressione!

Buona luce, stampata fine art !!