HDR - A metà tra finzione e realtà - Puntata 2 di 6

Riprendiamo da dove avevamo lasciato. Abbiamo predisposto i nostri file raw per la fusione, eliminando l'aberrazione cromatica. Ora passiamo in Photoshop ed utilizziamo il modulo HDR Pro che si trova qui:
Il programma vi chiederà quali file volete usare per la fusione:
Cliccando su "Sfoglia" potrete navigare le vostre cartelle in cerca dei file:
Vi faccio notare che accanto ad ogni file raw che vedete selezionato qua sopra, c'è il relativo file sidecar di Camera Raw e che cosa conterrà secondo voi quel file? Sicuramente i dati sulla rimozione dell'aberrazione cromatica che abbiamo trattato nella prima puntata. Selezionate le vostre foto e date OK:
Lasciate spuntata l'opzione di allineamento automatico dei file anche se, in teoria, per gli scatti sorgente di un HDR è consigliato lavorare sul cavalletto, così da garantire una composizione sempre uguale o con scostamenti minimi e facilmente arginabili da questa opzione. Date nuovamente OK:
Ed eccoci all'interfaccia di HDR Pro. Niente di complicato, basta sapere cosa toccare prima di lanciare la fusione. Innanzitutto spuntate "Elimina effetto fantasma". Di che cosa si tratta? Ricordate nella prima puntata quando vi dicevo che davo per scontato il calcolo dell'esposizione differente fatta sul tempo di scatto? Una conseguenza classica di queste modifiche è l'introduzione del cosiddetto effetto fantasma: le foglie degli alberi (ad esempio) possono muoversi durante lo scatto, soprattutto, con tempi più lunghi dettati dalle modifiche necessarie per avere un esposizione maggiore. Si possono generare effetti di movimento. Questo non sarebbe un problema se non dovessimo sommare le fotografie: dovendole unire invece il software mescolerebbe il tutto creando un effetto orribile. Spuntando questa opzione, come vedete qua sopra, HDR Pro vi permette di scegliere quale, tra le vostre foto utilizzare come rifermento per evitare l'effetto fantasma. Io ho lasciato quella centrale, ma potete scegliere quella che preferite. Proseguiamo nell'analisi di questa interfaccia:
Il software vi offre la possibilità di lavorare a 8 o 16 bit: vi suggerisco di scegliere l'opzione a 16 bit in quanto stiamo per creare un file con una montagna di informazioni in più rispetto ad una normale fotografia; è meglio gestirle con una profondità maggiore. L'opzione di fusione caricata di default è "Adattamento locale" che, in sostanza, vi permette di modificare alcuni parametri di fusione. Prima di scegliere però come fare la fusione, date un'occhiata alla foto: il cerchio a sinistra vi fa vedere come c'è una parte di alta luce che tende alla bruciatura. A vostro giudizio, ha senso creare un file HDR con, al suo interno, una bruciatura nelle alte luci???? Secondo me è una contraddizione in termini: creo qualcosa per tenere a bada gli estremi del mio istogramma e mi porto dietro una bruciatura ancora prima di cominciare? La cosa importante, a mio parere, è valutare le zone di luce ed ombra che non devono essere estremizzate. Il file deve uscire molto piatto, ci lavoreremo dopo sui contrasti ecc. Se volete utilizzare "Adattamento locale", abbiate cura di azzerare tutti i parametri che vi propone il software, soprattutto quelli sul "Bagliore bordo" e sui "Dettagli" che vi evidenzio qua sotto:
Finora, la mia esperienza mi ha fatto valutare, come opzione principale per la fusione, la "Compressione alte luci":
Questa opzione regola tutte le tonalità della fotografia, partendo dalle alte luci NON bruciate ovvero "comprimendole" appunto. In questo modo vi assicurerete contro le bruciature. Va guardato il risultato finale, anche con le altre opzioni di fusione, ma finora, mi sono trovato bene con queste due e con questi accorgimenti. Una volta selezionato il metodo, date OK e vi ritroverete, dopo qualche passaggio automatico, ad avere il file unito nella vostra interfaccia di PS:
Ecco qua. Come? La foto fa discretamente schifo? Ovviamente! Si tratta della mera fusione senza bruciature. Una sorta di file "embrione" da cui possiamo partire per la nostra post produzione dedicata. Vi faccio vedere un particolare ingrandito al 100% (sono gli alberi a sinistra della panchina) così da capire cosa intendevo con effetto fantasma:
Come potete vedere i rami e le foglie non hanno alcun effetto di "sdoppiamento" o di movimento perchè sono derivati dall'utilizzo di una sola fotografia, scelta prima della fusione. Se non avessimo spuntato l'opzione "rimuovi effetto fantasma", molto probabilmente ci sarebbero stati così tanti disturbi da rendere la foto inguardabile! La morbidezza che si nota è dovuta alla normale sfocatura legata alla profondità di campo, ma niente effetto fantasma!
Bene, a questo punto che cosa facciamo della nostra schifezza piatta? Da qui ognuno può applicare il metodo di post produzione che preferisce, ma vi farò vedere cosa faccio normalmente io in questi casi. Per ora vi elenco le operazioni:
  1. Contrasto GENERALE e LUMINOSITA' : luci ed ombre enfatizzate ed ottimizzate
  2. Contrasto LOCALE: dettagli dalla bassa frequenza spaziale e plasticità delle forme
  3. COLORI: modern man from mars e variazione cromatica
  4. DETTAGLIO FINE: sharpening o maschera di contrasto
Come potete notare non è proprio velocissimo, ma ve lo avevo premesso no? Vi faccio alcune raccomandazioni così da prepararvi alle prossime puntate. Se non l'avete mai visto, vi suggerisco di informarvi un po' sul comando APPLICA IMMAGINE di Photoshop: si trova all'interno del menù "Immagine" (che fantasia...). Lo useremo parecchio sia per applicare gli effetti direttamente alla foto, sia per creare delle maschere di livello utili per mirare le operazioni ad apposite zone specifiche. Vi suggerisco anche un breve ripasso sui canali RGB e Lab perchè ogni tanto ci farò qualche accenno e non voglio destabilizzarvi o dare l'impressione che queste operazioni siano solo "per pochi": non è così, credetemi. Se vi piace il genere, applicatevi (..appunto!!) un po' e vedrete che molte manovre saranno buone anche per la post produzione delle foto "normali" e diventeranno molto semplici da eseguire, quasi senza pensarci.

Per ora buona luce, senza effetto fantasma!

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