HDR - A metà tra finzione e realtà - Puntata 5 di 6

Eccoci arrivati alla parte più divertente: i COLORI. Finora ci siamo occupati di preparare i file, unirli, regolare più o meno contrasto, luci ed ombre ed abbiamo dato un po' di plasticità ai soggetti "grossi".
E' ora di trovare un po' di soddisfazione e scatenare la potenza del metodo colore Lab. Do per scontato che sappiate come funziona il metodo Lab, ma ve lo riassumo in 2 parole: 3 canali a disposizione. Luminosità, a e b. Il canale Luminosità contiene quello che dice il nome stesso, mentre gli altri due canali trasportano solo informazioni sul colore, senza contrasti o altro. Precisamente il canale "a" contiene i dati dei colori che variano dal Verde al Magenta, mentre il canale "b" contiene i dati dei colori che variano dal Blu al Giallo. Questo post sarà incentrato su di una azione automatica che farà tutto il lavoro per voi. Come? Si ok, vi farò vedere anche come si può eseguire l'operazione in maniera "manuale", ma l'azione è molto meglio e vi dico subito il perchè: si tratta di un automatismo che non ho creato io, ma è stato pensato, concepito e realizzato dal Maestro assoluto della correzione colore ovvero Dan Margulis. Questo genio (perchè di genio si tratta), oltre ad aver pubblicato una serie di libri diventati la base di ogni ritoccatore Photoshop certificato, ha anche studiato e realizzato una serie di strumenti gratuiti che potete trovare a questo indirizzo: https://www.ledet.commargulis/ppw . A metà pagina c'è la risorsa del pannello per PPW sia per Win che per Mac e comprende, oltre al pannello che vedete nei miei screenshot, anche tutta una serie di azioni tra cui il Modern Man From Mars che è l'argomento di oggi. Attenzione ad addentrarvi nella materia perchè CREA DIPENDENZA, fidatevi di me.... 😁 Quello che vi farò vedere manualmente è una semplice curva un po' esasperata, mentre l'azione del Maestro, compie una serie di ottimizzazioni che investono anche la luminosità, per cui il risultato è molto più preciso e professionale. Vi consiglio ovviamente di utilizzare l'azione rispetto alla versione manuale, ma a scopo didattico è giusto farvi vedere il concetto che sta alla base. Si tratta di scegliere un punto di partenza all'interno dell'immagine, che noi riteniamo importante sulla base dei colori che vediamo. Potete scegliere quello che volete, ma ricordatevi che il risultato sarà differente a seconda del punto di partenza. Iniziamo da dove avevamo lasciato alla puntata precedente.
  • Uniamo tutti i livelli precedenti con CTRL + SHIFT + E
  • Passiamo al metodo colore Lab utilizzando il menù IMMAGINE / METODO / COLORE LAB
  • Creiamo un livello di regolazione CURVE ed attiviamo il selettore:
  • Ora scegliamo un punto qualsiasi della foto che ci risulta interessante per i colori che vogliamo sparare. Io ho scelto la vegetazione dietro all'albero. Usiamo CTRL + SHIFT + CLICK sul punto prescelto ed in questo modo nelle nostre curve si selezionerà un punto che sarà "fissato" su TUTTI i canali previsti dalla regolazione (L, a e b in questo caso, ma il sistema funziona anche in RGB)
  • Ora inizia il divertimento: selezioniamo il canale "a" all'interno della curva ed usiamo i cursori in basso a sinistra o in alto a destra per distorcere la curva in maniera estrema (scegliete il cursore dalla parte più vicina al punto che avete fissato):
  • Facciamo lo stesso anche sul canale "b":
  • Non prendete paura, la foto è al sicuro: chiudete la curva ed impostate l'opacità del livello di regolazione curve al 20%
Il risultato è questo qui:
Diciamo che i colori si sono un po' risvegliati nonostante avessi scelto una zona non molto interessante dal punto di vista cromatico. Questa operazione serve anche e soprattutto per determinare la cosiddetta "variazione cromatica": non è la saturazione, ma lo stacco tra i vari colori che, nella normalità, il nostro occhio percepisce in maniera perfetta, mentre le nostre attrezzature fotografiche tendono a catturare in maniera piuttosto impastata. Ora invece proviamo l'azione del Maestro. Questa azione ha bisogno, prima di eseguirla, di una selezione in una zona della foto (quello che avete fatto prima con il punto singolo, ora lo potete fare con lo strumento LAZO allargando la zona scelta). Scegliete anche qui una zona che abbia un senso dal punto di vista dello stacco cromatico anche se l'azione gestisce in ingresso addirittura l'intera immagine. Provate a selezionare tutto con CTRL + A e fate partire l'azione, vedrete che comunque un risultato arriverà. Attenzione perchè cambiando la zona di partenza i risultati possono essere molto differenti. Ecco la mia scelta:
Come vedete ho scelto una zona che contiene anche del verde (per quanto pochissimo, lo ammetto). Ora avviamo l'azione e, dopo un po' di operazioni, Photoshop vi restituirà un gruppo di livelli con, al suo interno, due regolazioni: una per i colori ed una per la luminosità. Potete scegliere se tenerle entrambe, toglierne una o modificare l'opacità del gruppo o della singola regolazione. Il risultato della scelta è questo:
Vi ho cerchiato due elementi della foto che sono letteralmente ESPLOSI dopo questa azione. Si tratta di due particolari VERDI che inizialmente non avevo notato e che l'azione ha riportato a nuova vita. Questo per farvi capire quanto potente è questa manovra e che effetto può avere sulla vostra fotografia. Bene, che mi dite ora? Sembra ancora la foto piatta e scadente che avevamo all'inizio? E non è ancora finita...Se i colori vi sembrano spenti, possiamo darci dentro con la saturazione, eseguendo una "moltiplicazione" che sfrutta il metodo Lab. Come si esegue? Creiamo un nuovo livello di CURVE e cambiamo il metodo di fusione in MOLTIPLICA. Il risultato è questo qui:
Chiaramente si è moltiplicata anche la luminosità, per cui facciamo doppio click a lato del nome livello ("Curve 2" in questo caso) ed apriamo le opzioni di fusione. A questo punto TOGLIAMO la spunta sul canale "L" e diamo ok:
Ed ecco qui la vostra foto saturata, ma con la stessa luminosità di prima. Potete regolare eventualmente l'opacità se i colori sono troppo saturi:
Come dite? Facile? Certamente! Ci ha pensato il Maestro a darci uno strumento eccezionale che ci aiuta non poco. Sta a noi sfruttarlo usando il cervello. La prossima puntata parliamo di dettagli fini e quindi concluderemo la nostra post produzione HDR.

Per ora buona luce, da Marte!

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