Altro
post relativo a vari posti che si possono visitare e, ovviamente,
fotografare!! Parliamo della Val Pusteria, di Dobbiaco e del lago di
Braies. Si tratta di posti assolutamente spettacolari, dopotutto
stiamo parlando delle Dolomiti, mica di una collinetta qualsiasi!!
Non mi dilungo troppo sul luogo perché di recensioni ce ne sono a
migliaia e non aggiungerei nulla di più.
La sola cosa extra
fotografia che vi consiglio di fare è la famosa pista ciclabile
Dobbiaco-Lienz: sono circa 40 km in leggera discesa (per questo la
consiglio...😁…) ed una volta arrivati a Lienz, si prende il
treno e si torna a Dobbiaco (o San Candido, dipende dove avete
l’albergo). L’affitta bici si trova all’inizio della ciclabile
per cui non potete sbagliare, è attaccato alla stazione. Vi dico
anche i costi che sono 18 euro per l’affitto della bici, 6 euro per
il ritorno della bici (che lascerete all’arrivo alla stazione di
Lienz) e 11 euro per il biglietto del treno. I 6 euro del ritorno
bici sono gli stessi che paghereste di supplemento per imbarcare la
bici sul treno e riportarla al punto di partenza, per cui tanto vale
lasciarla lì. Non è propriamente un regalo, ma visto che ci siete e che da quelle parti si mangia parecchio bene, un po’ di movimento
fisico non guasta, fidatevi!!!!
Veniamo
alle fotografie. C’è di tutto da fotografare, ma come ottica
consiglio un tuttofare a meno che non vogliate scattare solo paesaggi
con filtri Gnd ecc, in quel caso portatevi il grandangolo serio,
viceversa un 24-120 o una cosa del genere andrà più che bene.
Filtro polarizzatore ovviamente visto che, in montagna l’aria meno
umida vi farà vedere delle nuvole meravigliose, perché non
“spararle” ancora di più polarizzandole? Altro utilizzo che
farete del polarizzatore è svelare i fondali dei laghi: ricordate
che non serve solo a rendere blu il cielo, ma ad assorbire il
riflesso sulle superfici non metalliche. Iniziamo:
CLOSE
UP:
Ebbene
si, si possono realizzare anche quelli durante la passeggiata in
mezzo ai boschi. Ho scelto la mosca e la goccia con la stella, niente
di particolarmente innovativo dal punto di vista tecnico, ma vale la
pena di dire che sono riuscito a farle a mano libera e visto che
tremo come un posseduto, per me è una vittoria assoluta!
BIANCO
e NERO:
Sono
riuscito anche a “pensare” una foto in bianco e nero. Complice il
cielo disegnato ed una lama di luce sulla montagna avvolta dalle
nubi, mi è venuta in mente questa composizione:
FOTO
DI PARTICOLARI:
Un
fiore solitario in mezzo al verde ed uno dei miei grandi amori
fotografici: l’acqua! Appena vedo qualcosa che scorre subito mi
parte l’otturatore facile. Questa volta ho optato per un tempo
veloce, scelta obbligata visto che non avevo con me il cavalletto…
PAESAGGI
CLASSICI:
Ovviamente
non potevano mancare i paesaggi più classici. Le mucche troppo
simpatiche che si mettevano in posa senza scappare davanti a
me...dovrei forse farmi qualche domanda, ma non appena è arrivata
un’orda di bambini vocianti, sono sparite istantaneamente. Notate
sia la foto del riflesso che quella della scaletta che entra in
acqua: il polarizzatore, a seconda di quanto lo girate offre i due
effetti: uno specchio quasi perfetto ed una sorta di lente per vedere
attraverso l’acqua. A voi la scelta! Ultima foto l’HDR che, come
ben sapete, non è il mio genere preferito, ma per riprendere il
capanno sul lago di Braies, a quell’ora, c’erano poche
alternative alla silhouette…
Ecco
qua, questo è tutto. Se volete informazioni sui posti specifici,
basta chiedere, comunque il lago è quello di Braies, la “fontanella”
e le mucche sono in cima alla seggiovia di San Candido (quella che ti
permette di arrivare ai famosi “bagni di S.Candido”, scendendo a
piedi), i fiori sono ovunque lungo il percorso in bicicletta. Non mi
sono addentrato troppo nella tecnica di ripresa fotografica perché
non ho usato particolari accorgimenti e nei metadati potete sempre vedere le impostazioni della fotocamera e l'ottica usata. Attenzione solamente a come
esponete: ricordate che il cielo è molto luminoso rispetto al primo
piano e che il blu, così come il verde, per registrarlo profondo, va
leggermente sottoesposto. Se volete successivamente convertire in
bianco e nero, ricordate che, se aggiungete un filtro ROSSO al vostro
viraggio digitale, il risultato sarà un cielo praticamente nero e le
nuvole che saltano fuori, per cui pensateci in fase di ripresa così
da predisporre la foto al meglio per la successiva conversione. Fate
uno sforzo di “pensare” in bianco e nero e magari datevi come
obiettivo di portare a casa una foto scattata per il bianco e nero,
ne basta una perché l’importante è l’approccio, come sempre!
Buona
luce di montagna...bella fresca e buone vacanze!
Nessun commento:
Posta un commento