Lavoro o divertimento?

E' proprio di questi giorni una richiesta che mi è arrivata e che mi ha lasciato pensieroso. L'amica di vecchia data ti chiama e ti dice: "Avrei pensato a te per le foto del mio matrimonio, che ne dici?". Sul momento mi stavo quasi per mettere a ridere vista la mia esperienza pari a ZERO a riguardo (al massimo avrò fatto qualche foto al battesimo di qualche nipote o roba del genere, ma niente di più...), ma una volta compreso che diceva sul serio la cosa ha assunto dei contorni ben diversi. Il motivo di questo post un po' meno tecnico è il fatto che ognuno di noi appassionati di fotografia potrebbe ricevere una telefonata del genere, dopotutto si sa che noi siamo quelli con "il macchinone" no? E quindi si da per scontato che anni ed anni di esperienza dei cerimonialisti non servano a un tubo, basta avere una reflex e tutto è a posto. Non nascondo che la cosa, se da un lato mi fa piacere perchè significa che qualcuno ha fiducia anche nella mia capacità di improvvisazione, dall'altro un po' mi fa capire (una volta in più...) che c'è davvero poca cultura fotografica in giro, direi inversamente proporzionale al numero di foto che si possono trovare in rete. Ho accettato, per carità, sia mai che non aiuto qualcuno che conosco, ma ho fatto mille premesse ed avrò occasione di fare alcune prove prima del lieto evento (lieto????) così da mostrare che cosa verrà fuori e sottoporre il tutto alla critica servera degli sposi. Non ho infatti intenzione di acquistare o noleggiare chissà che attrezzatura, mi sono limitato all'acquisto di un flash TTL da 80 euro e tanti saluti. Userò il mio zoom 16-85 e, al massimo il 50ino una volta al ristorante. Come affrontare quindi una situazione così drammaticamente nuova? Non lo so! Posso solamente dirvi che cosa sto facendo e che cosa farò, nella speranza di aiutare qualcuno che si trova nella mia stessa situazione. In definitiva ho sempre sentito dire che il successo di queste cose è legato soprattutto alla pianificazione e quindi mi sono trovato con gli sposi ed ho pianificato quali sono le foto che assolutamente vogliono, me le sono appuntate ed in occasione del primo sopralluogo della chiesa, le proveremo pure così da vedere se ci sono eventuali problemi di illuminazione o altro. In pratica ho ottenuto di pianificare una 15ina di tipologie di foto "da cerimonia", quelle che non possono mancare insomma, lo scambio degli anelli, la discesa dalla macchina, l'entrata in chiesa, la panoramica del posto, la foto di gruppo sulla scalinata, il lancio del riso, il taglio della torta, insomma tutti i grandi classici. Oltre a queste foto ho assicurato che girerò "rubando" degli scatti, senza chiedere pose o simili (formula che funziona sempre, diciamocelo apertamente). La cosa su cui ho dovuto insistere, sembrerà strano, sono state proprio le foto classiche in quanto hanno esordito con la classica frase: "Vogliamo solo foto spontanee". Lo dicono tutti, ma a fine giornata poi senti le lamentele perchè manca la foto con il buquet, con il parente lontano ecc, quindi meglio essere chiari da subito: per quanto spontanee le vuoi, per fare una foto devi comunque ficcarti davanti all'obiettivo. Fatto questo mi sono messo a provare gli scatti con il flash, il TTL fa il suo lavoro quindi teoricamente si potrebbe scattare anche a priorità di tempi o diaframmi, ma io consiglio il manuale nel senso che ho notato che a seconda di come orienti la parabola del flash puoi giocare col diaframma mantenendo un tempo di scatto di sicurezza (io uso 1/160sec). In pratica, montando un diffusore (quella specie di tappo bianco semi trasparente) in testa al flash, riesco a scattare senza problemi a f8 garantendomi comunque una buona nitidezza dell'ottica ed una discreta pdc che negli scatti in chiesa non fa male visto che fa sempre piacere vedere anche chi c'era dietro di te (magari proprio il parente lontano di cui non hai la foto...). La parabola la oriento a 45° per le foto orizzontali e più o meno la stessa cosa in verticale, anche se così facendo vengono un po' meno luminose. Esiste anche un altro sistema ovvero alzare la linguetta riflettente che è fornita con ogni flash di qualità media, serve per orientare la parabola in maniera da non sparaflashare in faccia ai soggetti facendo rimbalzare la luce verso di loro in maniera più morbida. Questo per quanto riguarda la chiesa ovviamente. Per quanto riguarda il ristorante invece tenderò a puntare la parabola verso l'alto in modo da far rimbalzare la luce sul soffitto o sulle pareti, ottenendo così ombre molto meno marcate (in chiesa, a meno di trovarsi a 1 metro dal muro sarà difficile proiettare un'ombra netta e quindi si può esagerare con l'angolazione del flash) e risultati un po' più naturali. Dopo innumerevoli prove sono arrivato alla conclusione che con parabola a 45° posso scattare a ISO200, f8 e 1/160sec, mentre con parabola più verso il soffitto, devo portare il diaframma a 5.6 mantenendo tutte le altre impostazioni. Ora mancano solo le prove in loco così da raffinare le impostazioni e non pensarci più durante la cerimonia. Ah, l'utima cosa: per la messa a fuoco userò prevalentemente il punto centrale o quelli immediatamente attorno in quanto a croce e quindi molto più sensibili e precisi anche con luce scarsa. Ultimissimo consiglio che posso dare è quello di scattare, se possibile, più di una foto per momento...si fa sempre in tempo a buttarle via dopo!
Per completare mi riallaccio al titolo, lavoro o divertimento? Per me la fotografia DEVE essere sempre un divertimento, ecco perchè non mi piacciono questi "lavori" ;-)
Buona luce............del flash!!

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