Ancora paesaggi

Sembra facile scattare un paesaggio, ma non è così! Tralasciando l'attrezzatura che DEVE includere un filtro polarizzatore, un filtro GND (densità neutra graduale) ed un solido cavalletto, bisogna pensare allo scatto in termini di equilibrio e profondità. Ovviamente non è sempre detto che un paesaggio debba essere profondo migliaia di km, esistono scatti paesaggistici che basano il loro impatto sulla sovrapposizione di piani ottenibile solo con un teleobiettivo, ma sono rari (pensate alla vista di N colline tra la nebbia con effetto di sovrapposizione). In questo caso parliamo della profondità e dell'equilibrio necessari per uno scatto paesaggistico riuscito. Di solito si tende a mettere un centro di interesse in primo piano così da catturare subito l'attenzione dell'osservatore per poi sfruttare la potenza della focale grandangolare e del diaframma chiso per spingere lo sguardo oltre e regalare quella sensazione di profondità che tanto fa piacere al nostro cervello. Ricordate che la fotografia è, per definizione, in 2D, mentre noi il mondo lo percepiamo in 3D. Riprodurre questo effetto in uno scatto non è cosa semplice. Equilibrio che cosa vuol dire? Mi spiego con questi due esempi:

Nel primo caso la presenza di un elemento forte in primo piano (le barche) cattura lo sguardo dell'osservatore, le linee diagonali create dalle corde di ormeggio aiutano a spingere la visione verso il fondo ed i riflessi fanno il resto giudando l'occhio fino alla distanza massima dove aspettano delle nuvole interessanti. Nel secondo caso l'ampiezza è enfatizzata dalla mancanza di un elemento forte in primo piano e le linee portano naturalmente al punto di fuga situato sopra i bambini del pontile. In questo caso, il frame è splittato a metà per permettere ai riflessi di fare da padrone (la regola dei terzi ogni tanto va violata, ricordatelo!!!). L'equilibrio è dato dalla grande quantità di nuvole a destra (cielo + riflesso) compensata dalla presenza umana a sinistra (con colori che contrastano sull'acqua come l'arancione). Ovvio che il colore della maglietta del bambino non potevo sceglierlo e quindi c'è anche una buona dose di fortuna in questo scatto, ma il tentativo di tenere le teste dei bambini distanti dal riflesso degli alberi (alzando leggermente il punto di ripresa) è un fattore fondamentale per la riuscita di scatti simili: se così non fosse, le teste si confonderebbero nel riflesso e lo scatto perderebbe di leggibilità. Ricordate sempre di ragionare su quello che volete ottenere e non perdete di vista questi particolari, perchè alla lunga, faranno la differenza!
Buona luce!!

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