Vi sarà sicuramente capitato di sentir dire che l'essenza di una foto dinamica sta nel tempo di scatto scelto ed è quanto di più sacrosanto si possa affermare. Come fare però ad ottenere l'effetto di movimento? A tale proposito ci sono varie tecniche da applicare. Una delle più semplici è quella di..........conoscere il soggetto che andiamo a fotografare! Che cosa significa? Faccio un esempio: se vogliamo scattare una foto ad una persona che cammina e vogliamo far si che appaia "in movimento" dobbiamo assolutamente sapere che un soggetto umano in passeggiata viene congelato tranquillamente con un tempo di 1/90sec. Con questa certezza, se impostiamo il nostro otturatore su 1/40sec avremo già un risultato più dinamico. Se invece andiamo a fotografare una gara di formula 1, il tempo di 1/40sec ci regalerà un bellissimo scorcio.....dello sfondo! La macchina è troppo veloce e la fotocamera non riuscirebbe a registrarla (in ipotesi di ripresa perpendicolare ovviamente!). Ne consegue che ogni soggetto ha il suo tempo "minimo" di congelamento e quindi anche di resa dinamica. Con un po' di esperienza ci creeremo una tabella mentale con i vari soggetti ed i relativi tempi così da non sprecare occasioni in prove e tentativi vari. Supponiamo ora di voler fotografare un pullmann in corsa e volerlo rendere dinamico: il tempo corretto è 1/8sec., bene...ora però c'è un altro problema: con un tempo così lento il mosso da camera shake è quasi automatico e quindi? Treppiede, sacchetto di fagioli, monopiede, appoggi vari...insomma, rendete stabile la fotocamera e non scattate assolutamente a mano libera a meno che non cerchiate un effetto quasi astratto. Ovviamente se partite già con il treppiede potete anche dedicarvi alla fotografia a tempi lunghi e generare movimento senza dover studiare tanto. Vi allego un esempio SBAGLIATO:
In questo caso, il movimento del treno in arrivo è stato sicuramente reso, ma....l'errore è stato esporre troppo il frame con il risultato di ottenere una trasparenza che poco si sposa con la frenesia della velocità che volevo trasmettere. In realtà questo treno andava decisamente piano, motivo per cui, invece dei 10 secondi di esposizione che ho usato, ne sarebbero stati sufficienti anche solo 5 ed il risultato sarebbe stato decisamente più gradevole. Questo per spiegare che non basta puntare, regolare un tempo lento a caso e via, la fotografia dinamica va pensata anche con un occhio alla corretta esposizione per non sbiancare completamente il frame o per non ridurlo ad un ammasso nero con puntini luminosi. Per eseguire questo tipo di fotografia in pochi secondi, serve esperienza....quindi? Scattate tantissimo fino a rendervi sicuri di quello che sapete e di come si comporta la vostra macchina!! Una volta capiti questi concetti e visti i risultati "sul campo" vedrete che sarete affascinati da questi scatti così coinvolgenti!!
Nel prossimo post tratteremo la gestione del "panning" che è una tecnica un po' più avanzata per generare un piacevole effetto di congelamento (del soggetto) e di movimento (dello sfondo), tutto nello stesso frame!
Per ora, buona luce a tutti!!
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