Montagna: gioie e dolori

Come promesso, anche se un po' in ritardo, dedico un altro post alla montagna che mi ha ospitato per le ultime ferie di quest'anno. Per la precisione ho approfittato dell'ospitalità di Auronzo di Cadore, ai piedi delle Dolomiti bellunesi. Tralascio la descrizione della località che vi invito caldamente ad adndare a visitare e passo subito a parlare di fotografia! Come già detto la montagna è sempre a rischio cartolina e quindi bisogna trovare qualche stimolo in più. Io ci ho provato frequentando anche posti che ricordavano la guerra mondiale, con vari residui che possono fornire diversi spunti creativi. Iniziamo dal classico dei classici: montagna ed un elemento per dare profondità...
Molto semplice da realizzare, elementare da esporre (luce frontale e quindi il sistema matrix della macchina va da Dio!) e sicuramente un po' meno cartolinesca visto che lo sfondo, anche se non sembra, è una delle tre cime di Lavaredo. Cercate di "nascondere il posto famoso" così suscitate un po' di curiosità in chi osserva. Ovviamente fate quello che potete...se un posto è stravisto e strafamoso, non si può certo fare miracoli ;-). Aumentiamo la difficoltà: controluce con il sole in inquadratura...

Verticale ed orizzontale. Poi è questione di gusti scegliere quale piace di più, l'importante è chiudere bene il diaframma per avere la stella super pronunciata e rassegnarsi ai flair nell'inquadratura. La conversione in B/N aiuta poi a recuperare dettagli nelle ombre che si formano quando si espone per il cielo azzurro. Andiamo oltre: residui di guerra e sviluppo ruvido...




Chiaramente in questo caso ci sono anche i soggetti ad aiutare l'enfasi degli scatti. Certi primi piani richiamano ricordi e sensazioni uniche. In questo caso aiutano molto gli sviluppi desaturati, contrastati, in biancoe e nero e con effetto sepia. Ovviamente la composizione è fondamentale per raccontare la storia che abbiamo davanti e contestualizzarla nel luogo dove ci troviamo. E' tutt'altro che facile (infatti di queste foto solo alcune sono riuscite secondo me...), ma tutto serve per dare spunti creativi. Al di là del lavoro in post produzione (che sapete io non amo molto...), la cosa difficile è prefigurarvi lo scatto a mente e poi realizzarlo come lo avevate immaginato. Sembra impossibile, ma davanti a questi soggetti, vi assicuro che è molto più facile rispetto ai soliti paesaggi che siamo abituati a vedere.
Buona luce!
 

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