L'estate è quasi finita (ho detto QUASI eh....) e quindi forse il post è una sorta di "speranza" per il sole prolungato, ma si sa che con il caldo asfissiante che ci ha colpito, la montagna rappresenta sempre un valido modo di sfuggire all'afa. Ovviamente con noi deve esserci la nostra fida macchina fotografica! E che foto si fanno in montagna? Eh...purtroppo il problema è tutt'altro che semplice visto che ci si scontra quasi continuamente con il problema dell'effetto "cartolina". Siamo tutti più o meno pieni di foto contenenti le vedute dall'alto di cime e rifugi, ma creare seriamente della profondità o riuscire a trasmettere l'idea di ampiezza del paesaggio è decisamente complicato. Non parlo della luce che potrebbe aiutare visto che ci toccherebbe essere ad alta quota in orari semplicemente assurdi (per la mattina) e leggermente rischiosi (per la sera) quindi partiamo dalla solita gita fuori porta nelle ore peggiori per fotografare! Obbligatorio un polarizzatore e ricordate di regolarlo ogni volta, soprattutto se cambiate orientamento della fotocamera. Primo problema: dare le proporzioni ed il senso di ampio. In questo caso si può includere tranquillamente una figura umana di riferimento e ci viene incontro la tecnica dello stich ovvero l'unione di più fotografie per creare un panorama. Un risultato possibile potrebbe essere questo:
Per dare profondità ovviamente serve un soggetto in primo piano, ma non è sempre semplice. In questo esempio ho cercato di unire l'elemento in primo piano con il rifugio quasi sullo sfondo:
Prossimamente svilupperò altre foto fatte sulle Dolomiti e magari qualche altro esempio riuscirò a postarlo così da darvi qualche spunto su cui lavorare. In ogni caso includete elementi interessanti come le nuvole. Il "blu dipinto di blu", per quanto bello, è banalotto e vuoto in una foto di montagna.
Buona luce!
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