Fotografia e viaggi: Namibia (post amministrativo)

Ebbene si, dopo tanto tempo di attesa ed i risparmi accumulati, siamo finalmente riusciti a realizzare uno dei nostri sogni: andare in Namibia!! Che cosa può spingere una persona a voler visitare un posto per lo più desertico e con una densità media di 0,7 persone per chilometro quadro? Ovviamente la voglia di spazi infiniti, di paesaggi incantati, di natura libera e selvaggia, ma anche di rendersi conto di quale sia il nostro vero posto all'interno di questo ingranaggio che chiamiamo pianeta Terra. Questo primo post, come di consueto, tratterà il viaggio dal punto di vista amministrativo, per cui niente foto o argomenti fotografici specifici. Per quello dovrete attendere un po' vista la quantità di scatti portati a casa, si prospetta un'estate calda e non solo per il clima esterno 😁.

Il viaggio è un viaggio di gruppo di tipo "tutto organizzato" con tour operator "Il diamante" di Quality Group. Si tratta probabilmente del top di gamma disponibile per questo Paese e questo si riflette anche sul prezzo, da top di gamma 😱. Sedetevi tranquilli e iniziate a fare salvadanaio perchè, per un viaggio simile, serviranno più o meno 4.400 euro a testa + gli extra in loco (che per noi si sono assestati in 350 euro in due, poteva andar peggio!). Durata 13 giorni di cui 9 notti in Namibia e 2 sull'aereo. Compagnia aerea Lufthansa con tratte che andavano da Milano Malpensa a Francoforte e poi da Francoforte a Windhoek. Durata dei voli: 1 ora circa da Milano a Francoforte e poi 10 ore circa da Francoforte a Windhoek. Sulla logica di farti perdere praticamente 2 ore per andare e tornare da Francoforte, solo una qualche divinità potrà illuminarci, ma, per lo meno, i voli "lunghi" partivano entrambi intorno alle 19 ed essendoci lo stesso fuso orario tra la Namibia e l'Italia (durante l'ora legale), se riesci a dormire di notte, ti svegli perfettamente allineato e senza jet leg da gestire. A tale proposito segnalo che Lufthansa non fornisce le cuffiette per vedere il film o ascoltare la musica: se le volete le dovete COMPRARE sull'aereo oppure dovete portarvi le vostre 😤. Stesso discorso per le coperte. Sono ancora scandalizzato all'idea, ma è giusto che lo sappiate, dato che le pubblicità di queste super compagnie aeree promettono mari e monti e invece lucrano sui 2 euro di affitto di queste cose che dovrebbero essere comprese in automatico, vista la lunghezza della tratta. Ultimo appunto: scordatevi film o altro in lingua italiana, nemmeno i sottotitoli ci sono nel nostro idioma. Suggerimento spassionato: createvi il vostro kit da viaggio lungo che dovrà comprendere: tablet (con qualche film, serie tv memorizzati sopra), cuffiette (con sdoppiatore se siete in due), reggi tablet per appoggiarlo al tavolinetto e giacca della tuta da mettervi addosso per dormire o da tenere legata se non vi serve. Non si sa mai...✌

Purtroppo è distante il ricordo del volo verso la Cambogia con la compagnia Thai, il miglior volo mai fatto in vita mia, 12 ore senza nemmeno accorgermene!

La guida era italiana (di Padova, per la precisione) e vive in Namibia da 20 anni. Espertissimo del Paese e sempre pronto ad aiutare/suggerire le combinazioni di vestiti/percorsi ecc migliori. In linea con la qualità del viaggio in generale...ed inoltre, appassionato di fotografia: non poteva capitarci di meglio!!

Inutile dire che si tratta di un viaggio dove tutto è perfettamente calcolato, al minuto intendo dire!! Ci sono stati giorni in cui era previsto, ad esempio, un safari pomeridiano alla ricerca di vari animali e l'arrivo, apparentemente casuale, sopra ad una duna di sabbia rossa circondata dalla savana, ha permesso di "costruire" un tavolino con tovaglia dove sono stati sistemati snack e drink per un aperitivo, giusto in tempo per gustarsi il tramonto. Casualmente l'occorrente per il tavolo era già nel posto giusto, ad aspettare l'arrivo della nostra jeep. Roba da Berluska, veramente! 😎 Per quanto ci riguarda, non siamo affatto abituati a questo tipo di trattamento, ma devo ammettere che, ogni tanto, fare la parte del nabbabbo è divertente.

L'itinerario è stato il seguente (cito solo le notti in Namibia ovviamente):

Sera 1: Naankuse Lodge - A nord di Windhoek, all'interno di una riserva dove, al pomeriggio, abbiamo fatto un primo safari veloce, tanto per iniziare a farci l'occhio sugli animali. Particolare non da poco: dato che questo lodge ha solo 6 stanze ed il nostro gruppo era da 7, io e la mia compagna siamo stati destinati ad una VILLA SINGOLA in mezzo alla savana. A 2 minuti a piedi dalla struttura principale, ma avevamo veramente una villa a nostra disposizione con vista su TUTTO: una cosa assurdamente bella. Abbiamo finalmente capito che tipo di casa sarebbe perfetta per noi 😆

Sera 2 e sera 3: Riserva privata di Ongava - Continuando verso nord abbiamo alloggiato a ridosso del parco di Etosha e, per due giorni, ci siamo dedicati alla ricerca degli animali facendo letteramente fondere gli otturatori delle reflex a suon di raffiche. Notare che il lodge dove alloggiavamo (che si trova all'interno della riserva stessa), aveva una pozza d'acqua giusto sotto alla terrazza panoramica dedicata a pranzo e colazione per cui mangiavi mentre gli animali bevevano tranquilli in totale libertà. Un rinoceronte adulto passeggiava senza timore a una decina di metri da una delle stanze. Esperienza a dir poco fantastica!

Sera 4 e sera 5: Malansrus Damaraland Glamping camp - Ci spostiamo verso ovest, nella zona del Damaralan passando per il villaggio Himba, una popolazione locale che vive ancora secondo le antiche tradizioni. Ora come ora è un po' turistico come posto, ma il villaggio segue davvero le antiche regole, per cui vale assolutamente la pena di vedere e di ascoltare quello che hanno da dirti. Per chi non lo sapesse il concetto di "glamping camp" riunisce il concetto di campeggio e di resort in un unico luogo. In pratica alloggi in una tenda di lusso grande come casa mia, con servizi ecc, ma con le pareti esterne di tela anche se la struttura è in muratura. In pratica è un finto campeggio dove tutto è più che perfetto: da provare sicuramente. Il Damaraland offre un paesaggio in cui, le conformazioni rocciose, ricordando le distese americane e la monument valley. Si capisce perfettamente da dove si sono staccati i continenti milioni di anni fa dato che analogie simili non potrebbero essere spiegate in maniera diversa. Durante queste giornate, oltre ai paesaggi, ci siamo dedicati alla visita delle famose pitture rupestri di Twyfelfontein ed alla ricerca, tramite una vera e propria caccia fotografica, degli elefanti del deserto. Seguendo le tracce sul letto del fiume asciutto, siamo riusciti a scovarne un branco che si è lasciato ammirare senza curarsi troppo della nostra presenza. Altra dimostrazione di come in Africa, al massimo, puoi fare da spettatore, ma di certo non sarai mai il protagonista di niente!

Sera 6: Hansa Hotel a Swakopmund - Sulla famosa Skeleton coast (quindi proseguiamo ancora verso sud ovest) facciamo tappa a Cape Cross per ammirare (ed annusare...) l'enorme colonia di otarie che ha preso possesso di buona parte di questa zona. Inutile sottolineare che, oltre alla bellezza di questi animali, bisogna mettere in conto anche un odore a dir poco memorabile! I più resistenti, armati di eucalipto e vari balsami tigre spalmati sotto al naso, sono riusciti a resistere non più di 20 minuti prima di fuggire in preda alla nausea più profonda! La cittadina di Swakopmund invece è la classica località di mare dove abbiamo pranzato a suon di spaghetti allo scoglio, perfettamente preparati da un ristoratore di origini vicentine che si è trasferito in Namibia diversi anni fa. Una piccola lezione di "carboidrati" agli amici del luogo, abituati alle sole proteine "grigliate". Grandissimo Cristian!! La mattina seguente non potevamo perderci il giro sulle dune di Sanwich Harbour, uno dei luoghi più spettacolari del pianeta: le dune di sabbia che si gettano a capofitto nell'oceano atlantico, sono uno spettacolo davvero incredibile, nonostante il vento fortissimo che ha rischiato di mettere ko anche le nostre macchine fotografiche. Anche in questo caso, verso l'orario di pranzo, ci siamo fermati su di una spiaggia riparata dal vento, dove ci è stato offerto una sorta di pic nic con un sacco di stuzzichini uno più buono dell'altro. Ancora una volta, l'organizzazione è stata più che perfetta.

Sera 7 e sera 8: Desert Hill Glamping Camp - Altre due sere con la formula della "tenda di lusso", questa volta però in mezzo al deserto del Namib, molto diverso dal Damaralan: il deserto ha un paesaggio che passa da conformazioni arrotondate per via del vento che soffia incessantemente alle classiche dune sabbiose della zona di Sossusvlei (ci troviamo quindi a sud del Paese, leggermente rientrati verso l'interno). Un paesaggio assolutamente indimenticabile con una piccola sorpresa inaspettata: una sera, mentre cercavamo ispirazione per una foto della stellata, ci siamo accorti di avere un piccolo sciacallo che girava fuori dalla nostra tenda. Senza troppo panico siamo rientrati, chiudendoci ed abbiamo atteso che "shaky" (così l'abbiamo chiamato) decidesse che lì non c'era cibo per lui. Abbiamo poi scoperto che il nostro amico faceva tappa alla cucina del ristorante perchè qualcuno, ogni tanto, gli ha lanciato dei resti di cibo. Ecco spiegato un comportamento che, viceversa non avrebbe avuto altra spiegazione se non quella della mancanza grave di cibo, che renderebbe questi animali addirittura pericolosi per l'uomo vista la potenza del loro morso nonostante la stazza ridotta. Durante questi due giorni abbiamo avuto il tempo di ammirare i paessaggi di Sossusvlei e Deadvlei, con la famosa "duna 45" (il nome deriva dal km della strada che porta verso il deadvlei) e l'imponente "big Daddy", la duna più alta al mondo che si erge per ben 380 metri circa. Vista da sotto vi assicuro che è davvero alta! Un paio di pazzi furiosi del nostro gruppo l'hanno scalata impiegandoci mediamente un ora e 15 minuti, per poi gettarsi a capofitto in una discesa quasi verticale che ti fa arrivare direttamente sul deadvlei (il famoso lago asciutto con i tronchi mummificati, una delle immagini più iconiche della Namibia).

Sera 9: Kalahari Anib Lodge - Serata finale nel deserto del Kalahari che, a differenza degli altri due, offre molta più vegetazione. La cosa sorprende perchè per terra c'è sabbia, dove affondi con le scarpe esattamente come faresti su una spiaggia qualsiasi, ma da questa sabbia (ovviamente di colore rosso accesso) spuntano piante e vegetali oltre a una serie di alberi che ospitano i nidi degli uccelli tessitori. Sono in pratica mega condomini di uccelli che arrivano a pesare anche delle tonnellate e che sono costruiti, con minuziosa precisione e pazienza, direttamente sui rami degli alberi o su qualsiasi altro supporto che venga ritenuto idoneo (ne abbiamo visti attaccati ai tralicci dell'alta tensione, lievemente fuori norma per le nostre leggi, ma si sa che in Africa, tutto è concesso!!😁). Il safari pomeridiano si è concluso con un aperitivo al tramonto sopra una delle dune rosse della riserva che ci ospitava. Le dune sono molto più basse di quelle del Namib ovviamente, ma offrono un paesaggio praticamente unico: vegetazione ed animali nel deserto, con un tramonto semplicemente indimenticabile 😍.

L'ultma giornata è stata dedicata ad una veloce visita della capitale Windhoek che, in tutta onestà, non ci è piaciuta per nulla. Una città che definirei "inutile" se non fosse che concentra quasi tutta la popolazione della Namibia. Non offre praticamente nessuna attrattiva turistica, anzi, sembra quasi che cerchi di somigliare ad una capitale europea, con centri commerciali ecc. Una sorta di nota stonata all'interno di una nazione fortemente "africana".

Questo per quanto riguarda l'itinerario. Per quanto riguarda il cibo, probabilmente siamo stati fortunati visti i lodge utilizzati, ma in Namibia curano tantissimo sia la cottura che l'impiattamento. Davvero bravi e tutto buonissimo! Dieta a base di carne, ma la verdura abbonda ed anche i vegetariani troveranno un sacco di alternative per sfamarsi senza alcun problema. Mi raccomando, evitate i ristoranti dove offrono carni strambe tipo giraffa, zebra ecc...favorite quelli che offrono carne "normale" tipo manzo, maiale ecc...al massimo accettate lo spezzatino di antilope. Questo perchè le antilopi sono tantissime in Namibia, ve le trovate anche in bagno a momenti, mentre gli altri animali sono tutti a rischio estinzione. Non favorite l'abbattimento di specie a rischio, per carità!!!😡

Per gli amanti dei cieli stellati, ogni sera c'è una nuova occasione per fotografare la via lattea. Si vede perfettamente ad occhio nudo e vi garantisco che in Nambia, le stelle fanno davvero sul serio! Non ho mai visto cieli così pieni di luce, polveri cosmiche e costellazioni. La croce del sud veglia costantemente sul viaggio, così come l'enorme costellazione dello scorpione. Vale la pena di fissare quei momenti dato che nel nostro emisfero non potremo più vederli e non solo per via della posizione rispetto all'equatore. L'inquinamento luminoso, da quelle parti, è praticamente inesistente, anche senza andare nel deserto...

Questo è uno di quei viaggi che ti fa capire come l'Africa ti apre gli occhi ed il cuore ad una realtà a cui non siamo (e probabilmente non saremo mai) abituati! In questo Paese, non sei tu a dettare le leggi, ma la natura. Tu puoi guardare, ammirare, stupirti, ma devi stare al tuo posto e te lo ricordano ogni giorni i tanti animali che ti attraversano la strada o che ti passano vicino alla macchina senza nemmeno calcolarti. Vedere un elefante maschio adulto che mangia tranquillo a 3 metri dalla jeep e che potrebbe ribaltartela semplicemente spostando una zampa, ti fa capire quanto siamo insignificanti ed inutili per la vita su questo continente. La presenza umana, dopo qualche giorno, ti sembra sempre al posto sbagliato ed hai la sensazione che ti trovi in quel luogo solo perchè qualcuno te l'ha concesso. In poche parole, il mal d'Africa è una cosa che va provata in prima persona, solo così si riesce a capire quanto certi paesaggi e certe situazioni ti entrano dentro, ti cambiano la visione del nostro pianeta e ti fanno rendere conto di quanti danni stiamo facendo senza curarci del fatto che qui, noi, siamo solo degli spettatori non paganti del più bello spettacolo che esista!!

Per ora è tutto. Vado a smaltire il Covid (...positivo il giorno dopo il rientro...no comment) e poi inizieremo a selezionare le foto (circa 3.000 in due...sto già per vomitare!).

A presto e buona luce dall'emisfero australe!

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