MOSSO D'ARTISTA (???)

Chiariamo subito una cosa: il titolo del post è una battuta!! Non mi sono mai considerato un artista e non ci penso nemmeno ad iniziare adesso, tanto meno con degli scatti mossi che non sono proprio la mia specialità. Fatte le dovute premesse, veniamo subito alle fotografie:



Come può venire in mente a qualcuno di scattare queste putt... ehm, fotografie??? Di mio mi "giustifico" dicendo che quel pomeriggio, al mare, la luce faceva semplicemente schifo, non c'era contrasto, niente colori, niente soggetti interessanti. E quindi? Come nella migliore tradizione degli ignoranti fotografici: "se a colori fanno schifo, mettile in BN che andranno bene??" NOOO...assolutamente!! Dopo diversi tentativi di riprendere particolari (a colori) e cercare di renderli interessanti anche senza una luce da ricordare, per sbaglio, mi è partito un colpo con un tempo troppo lungo ed il risultato mi ha acceso l'idea di sfruttare questi momenti per cambiare approccio! Quando vado in giro a fare fotografie, mi ritrovo a chiedermi "come" scattare in quella determinata situazione. Non si tratta di una domanda tecnica, ma di un approccio mentale. In questo caso ero al mare: appena arrivi ti chiedi se devi fare paesaggi marini, cercare persone isolate per dare senso di silenzio, correre dietro ai gabbiani per qualche naturalistica ecc..insomma ti chiedi cosa vuoi da quel particolare luogo? Quel pomeriggio non riuscivo a darmi risposta, fino a quello scatto sbagliato! In quel momento mi è venuta l'idea di tentare una tecnica che non uso praticamente mai ovvero il "panning senza soggetti in movimento". Cosa è il panning voglio darlo per scontato (QUI c'è un post dedicato, ma se cercate nel blog con chiave "panning" trovate anche altri post con questo argomento). Di solito questa tecnica si applica per restituire il movimento dello sfondo, tenendo un punto saldo nitido (o almeno cercando di farlo). In questo caso invece ho scelto di non avere un soggetto da tenere nitido, ma di tentare un approccio grafico, unito al mosso ed all'effetto che le conchiglie potevano restituire. La mia preferita di queste tre è sicuramente l'ultima qua sopra che, tra l'altro, è stata la prima scattata con questa idea! Mi piace il movimento ondulatorio riprodotto dalle conchiglie sulla battigia (parte bassa) ed il fatto che sia uscita, più o meno definita, la linea dell'acqua di un onda (parte alta). L'incrocio di questi due movimenti apparentemente in contrasto, mi ha subito colpito. Onestamente mi sto ancora chiedendo come è potuto accadere che si registrasse anche questa linea netta: forse è dovuto al movimento orizzontale da parte mia ed al fatto che l'onda ha avuto il momento di "stasi" proprio nell'attimo in cui l'otturatore si stava chiudendo. Per quanto riguarda la foto del "cuore" (altro non era che un disegno sulla sabbia fatto da un bambino), la cosa che mi ha colpito è che il movimento verticale ha creato una sorta di oggetto tridimensionale e, mentre le conchiglie hanno dato vita a delle righe lunghe e bidimensionali, questo è rimasto definito "uscendo" dal frame. Certo, i VERI artisti potrebbero contestare una confusione generale nello scatto che, se ripulito da tutte quelle righe, forse potrebbe comunicare qualcosa in più: l'ho premesso ampiamente che non sono un artista, ma semplicemente un appassionato qualunque di fotografia 😁. La cosa divertente di questo scatto è il fatto che, nonostante il movimento puramente verticale, alcune linee sono uscite un po' distorte: merito (o colpa, fate voi) della distorsione regalata dal 24-120 f4 di cui ho già parlato QUI. La foto più grafica (la prima qua in alto) è forse quella che più si avvicina all'idea che mi era venuta all'inizio: una serie di linee che danno vita ad una composizione minimalista, ottenuta nella maniera opposta rispetto alla tecnica normalmente usata per gli scatti grafici (anche questo può essere divertente e stimolante). In post produzione ho esasperato queste linee sparando il contrasto globale e, soprattutto, aumentando il contrasto locale con una bella maschera di contrasto di tipo HiRaLoAm ottenuta non con lo strumento "maschera di contrasto" presente in Photoshop, ma con il più modesto "accentua passaggio" sempre presente nei filtri di Photoshop. Un bel raggio da 15-20 pixel, il metodo di fusione "sovrapponi" ed una leggera aggiustata all'opacità per frenare un po' l'effetto. Come potete leggere niente di difficile, nè dal punto di vista tecnico, nè tanto meno nella post produzione. Ah, per la cronaca, gli scatti sono stati realizzati in formato RAW utilizzando un profilo BN scaricato da Internet e che simula la pellicola Kodak T-Max 400 (la mia preferita in assoluto!!). A che cosa può servire un post del genere? Semplicemente a farvi capire che a volte le idee possono venire anche da uno scatto sbagliato o partito per sbaglio e che l'effetto finale non è sempre dovuto ad ore ed ore di post produzione, ma semplicemente a piccoli aggiustamenti utili ad avvicinare lo scatto a quello che avevamo in testa in quel momento. Ricordatevi sempre di non lamentarvi troppo del meteo o delle poche occasioni fotografiche, perchè ogni situazione, se presa nel modo giusto, può "nascondere" delle opportunità di provare tecniche nuove o di applicare qualcosa di conosciuto ad una situazione completamente opposta alla solita operatività. In due parole: siate sempre positivi ed abbiate fiducia nella vostra fantasia e nei luoghi che frequentate. Prima o poi coglierete l'occasione giusta...

Buona luce inventata casualmente!

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