Papaveri, passone abitudinaria

Ebbene si, il momento è arrivato: i campi si riempiono di puntini rossi e capiamo che è ora di sfoderare l'artiglieria pesante per il classico dei classici: i papaveri! Questi fiori ultra fotografati, solitamente si associano ai campi verdi di grano per cui offrono anche un accostamento cromatico pressochè perfetto, ma io, come al solito, voglio qualcosa di diverso. Complice la fortuna, mi sono accorto che, nel percorso casa-lavoro, passo sempre davanti ad un campo che si è riempito sia di papaveri selvatici, che di altri fiori gialli ugualmente non coltivati. Come potete ben immaginare, non potevo perdere l'opportunità di fotografare con questi accostamenti cromatici "alternativi", ed ecco il risultato:



La seconda foto caricata è quella che mi piace meno. L'ho tenuta solo per l'effetto strano del fiore giallo sfocato a ridosso del papavero. Come sono state fatte queste foto? Semplicemente dando fondo a tutta la qualità che può offrire il mio 90 mm macro. Le aperture di diaframma a f2.8 e f4, insieme al sensore FF, hanno fatto il resto. Soprattutto nella prima foto si nota la linea di messa a fuoco e quanto il fiore "esca fuori" dalla foto. Ovviamente questo è solo merito dell'attrezzatura, io c'entro pochissimo, ho dovuto solo inquadrare e sapere come fare per sfocare, ma non ci vuole un genio. La terza foto e la quarta invece sono lo stesso fiore, ma ripreso in modo differente. Terza foto è un tentativo di stagliarlo contro il cielo azzurro per farlo risaltare ancora di più, mentre l'ultima foto è nata dall'osservare la precedente: mi sono accorto che c'erano quei filamenti di altri papaveri che si piegavano verso il basso e che potevano rendere interessante lo scatto, per cui ho mosso il mio regale sedere ed ho reinquadrato includendo più filamenti alternativi. Di questa foto ne esiste anche una versione ripulita e ritagliata:
Sicuramente risulta meno caotica e più pulita, ma somiglia molto alla terza foto, con un po' meno cielo...Onestamente non so quale mi convinca di più, lascio a voi il giudizio a riguardo.
Chiudo con due altre foto che però hanno subito una sviluppo software differente:

Noterete subito la differenza di impatto degli scatti. Questi due ultimi sono stati sviluppati sfruttando un profilo macchina costruito per imitare l'effetto della pellicola Kodak Ektachrome P. I nostalgici dell'analogico capiranno al volo cosa voglio dire. Per quelli che non conoscono questa pellicola, basta guardare la cromia del rosso per capire al volo le caratteristiche: meno saturazione, ma più contrasto di mezzi toni (o più "struttura" per usare un termine moderno e familiare ai foto ritoccatori). In questo modo i dettagli escono al massimo, senza venire assorbiti dalla potenza della saturazione, per cui l'immagine assume un aspetto vintage, pur mantenendo un discreto impatto. Notate come, con la presenza dei gialli, l'effetto finale sia notevolmente migliore rispetto al solo rosso/verde dell'ultima fotografia. La luce era la medesima perchè i soggetti erano a 20 cm di distanza. Cari vecchi tempi dove bisognava ragionare su quello che si vedeva, prima di scegliere la pellicola adatta allo scatto, ora basta solo impostare un preset, anche in post produzione...una bella comodità, non c'è che dire!
Bene, mi rendo conto di non aver aggiunto nulla di nuovo al panorama relativo alle foto dei papaveri in circolazione, ma almeno l'approccio allo scatto spero di averlo trasmesso. Ogni foto può essere ottima oppure no, l'importante è tenere sempre gli occhi aperti ed avere fiducia nella propria capacità di valutare anche l'eventuale post produzione da applicare.
Buona luce in mezzo ai papaveri.

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