Come promesso, riprendo l’argomento
“tempo lungo” per portare altri esempi ed una riflessione personale che spero
possa dare spunto anche a chi legge, per la classica chiacchiera da bar. Gli
esempi che riporto in questo post sono mirati ad avere specifici effetti creati
dal tempo di scatto rallentato. Inizio con l’effetto fluido tipico dei paesaggi marini:
Per proseguire con l’effetto di
immagine senza tempo che si ottiene
allungando il più possibile il tempo di scatto. A dirla tutta, il concetto di senza tempo si esprime meglio con una
foto minimal (altro argomento che tratterò prossimamente), escludendo il più
possibile sfondi presenti e distrazioni, cosa che nella foto qui sotto non è
proprio azzeccatissima, ma a me basta far passare il concetto:
Si può anche giocare sull’effetto
freschezza che si ottiene con un
tempo lungo, ma non tale da cancellare ogni movimento delle onde e che
assolutamente richiede il colore e non il bianco e nero. In questo caso, oltre
alla foto scattata, c’è da mettere in conto un po’ di post produzione per
accendere i toni azzurri del mare e fonderli bene con il bianco delle onde per
ricreare l’effetto di spruzzata rinfrescante:
L’ultimo effetto che mi viene in
mente riguardando i miei ultimi scatti è quello di gestione del movimento di un soggetto che forse è l’applicazione
meno frequente quando si utilizza un filtro da 10 stop. Solitamente, lo si vede
applicato alle foto dei monumenti cittadini in modo che la marea di persone che
ti passano davanti durante lo scatto, vengano cancellate dall’esposizione
prolungata (si sa che più il tempo è lento e meno viene registrato un soggetto
in movimento che attraversa la scena), ma secondo me è divertente anche per le
foto paesaggistiche, dove si vuole inserire un elemento che stacchi. Io ho
fatto camminare la modella più e più volte all’interno dell’inquadratura, a
velocità variabili per vedere quale fosse la migliore. Alla fine ho scelto
questa:
Portati gli esempi (ho lasciato i
metadati, per cui potete vedere le impostazioni di tempo e diaframma di ogni
scatto per regolarvi sull’effetto) veniamo alla riflessione personale:
purtroppo il tempo lungo è diventato una sorta di moda, come molti effetti
legati alla fotografia (mi viene in mente il bleach bypass che diventa un must
soprattutto in concomitanza con l’uscita di qualche bel film di guerra,
riempito da questo effetto) e come tale passa, lasciando dietro di se la rete
inondata di paesaggi marini al tramonto con acqua fluida ecc. Nel mio piccolo,
ho cercato di scattare ad orari assolutamente distanti dall’ora dorata, proprio
per forzare l’effetto e non ricreare le solite atmosfere. Per carità, è vero
che la luce del tramonto o dell’alba ha sempre il suo bel perché, ma ogni tanto
mi piace andare anche controcorrente. La riflessione è tutta qui: ritengo che la
fotografia sia personale e quindi, per quanto le mode possano influenzarci,
cerchiamo di scattare foto per noi e non per il “like” su Instagram. Ricordiamoci:
prima di tutto la foto deve piacere a noi che la scattiamo, tutto il resto
viene dopo! Anche se tutti si affannano a postare le foto che vanno di moda,
pensiamo a ciò che ci piace e ricordiamoci che, in mezzo a tanti, ci sono anche
dei palati fini, che sanno osservare lo scatto al di fuori dell’influenza
modaiola e che possono premiare il vostro sforzo anche se in totale contro
tendenza. Personalmente preferisco 1 “like” di una persona che sa quello che
dice, piuttosto che 100 di persone che scattano foto solo col telefono (con
tutto il rispetto ovviamente….). In due parole? Abbiate coraggio dei vostri
pensieri fotografici.
Buona luce, controcorrente!
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