In questi giorni di freddo è dura trovare lo stimolo per uscire e andare a far foto: tenere la macchina in mano, regolare di continuo i parametri di scatto, la messa a fuoco, la lettura...e tutto dovendo togliersi i guanti con conseguente congelamento...moooolta sofferenza! E quindi? Per gli scatti all'aperto, complice anche una luce non sempre intensa e adeguata, ho pensato di sfruttare i tempi lunghi di scatto così la macchina la sorregge il cavalletto, una volta regolato il tempo lascio all'esposimetro il compito di regolare il diaframma e posso scattare con il telecomando da tenere ovviamente in tasca!! Si sa che Venezia ha sempre il suo perchè, ma è anche difficile fare foto che siano un po' originali. In questo caso mi sono usciti dei "grandi classici" a tempo lungo:
La prima delle due foto è sviluppata con la tecnica dell'HDR (5 scatti di partenza uniti per aumentare la gamma dinamica della macchina), mentre la seconda è un semplice scatto a tempo lungo. Si, lo so, sono tutte foto "già viste", ma dopotutto con un freddo ed un vento simile, direi che mi è andata ancora bene ad arrivare fino a piazza S. Marco vivo e vegeto! Le foto qui sopra hanno un tempo di scatto che varia tra 1,6 e 3 secondi.
Per quanto riguarda gli scatti in casa invece, approfitto per riallacciarmi a discorsi fatti in precedenza sullo SFONDO. In generale è importante, ma negli scatti come quello proposto qua sotto è fondamentale! Voi direte: e che ci vuole! Apri il diaframma così si sfoca ed il gioco è fatto! Quello si, ma una cosa da tenere in debito conto è il colore dello sfondo:
In questo caso ho scelto il blu scuro senza saturarlo troppo. La scelta di un colore "complementare" (esattamente opposto nello schema rgb dei colori) al soggetto aiuta a far si che questo risalti e stacchi completamente. In questo modo si ottiene un'immagine gradevole a livello di cromie ed è già un punto forte di partenza per arrivare all'immagine desiderata! Inoltre quando si tratta di scatti descrittivi come questi la quantità di parte nitida è alla base di un'immagine riuscita. La messa a fuoco non basta, bisogna capire quanto nitido ci serve per non arrivare allo sfondo, mantenendo comunque i dettagli sul soggetto. In questo caso ho provato una tecnica che viene largamente usata da chi fa macrofotografia: scattare N immagini tutte uguali a livello di esposizione, ma con punti di maf diversi così da ottenere nitidezza in diversi punti dell'immagine. Unendo i vari scatti in post produzione si ottiene un grande sfocato ed un soggetto totalmente nitido. Nell'esempio questo non è successo perchè ho utilizzato solo 2 fotografie: una con maf sui petali grandi ed una con maf esattamente al centro. Il diaframma troppo aperto ha sfocato immediatamente e quindi ho ottenuto il centro del pistillo a fuoco, i petali esterni a fuoco, ma i petali interni sfocati. Un simile effetto può anche risultare gradevole, ma nel mio caso non era quello che mi auspicavo. A livello di esposizione ho usato la luce del lampadario in cucina ed un foglio di carta stagnola come riflettente, posizionato sotto il fiore. Il bilanciamento del bianco l'ho settato su "tungsteno". Lo sfondo non è altro che un foglio di cartoncino colorato scelto appositamente.
Buona luce!
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