Sport per tutti, ma a che costo?

Post mirato alla fotografia sportiva. Quanti di noi hanno un minimo di passione anche per uno sport? Credo parecchi e quindi sicuramente ci siamo interrogati almeno una volta su come immortalare i nostri beniamini con le nostre macchine fotografiche. Nello specifico, non me ne vogliano i calciofili italiani, il sottoscritto è appassionato di volley e questo di sicuro non aiuta la fotografia, non tanto per la difficoltà tecnica degli scatti in se, quanto per il fatto che vanno fatti, nel 99% dei casi, all'interno di un palazzetto e quindi in condizioni di luce molto scarsa. Il titolo del post richiama proprio questo problema: andare a vedere una partita di volley non è di certo costoso rispetto ad altri sport e quindi, per pochi euro, si possono ammirare giocatori e giocatrici di serie A1 anche da distanze molto ravvicinate. Ultimamente ho partecipato al gran galà del volley femminile che si è svolto a Padova lo scorso 06 gennaio. Qualche foto per iniziare? Ecco:



Questo primo gruppo di foto le definisco "emozionali" nel senso che non riprendono il gioco in se, ma tutte le fasi di contorno: la classica foto di gruppo (anche se di taglio e non direttamente frontale), lo scambio di saluti tra le due squadre e poi un paio di fasi del riscaldamento con un ritratto vero e proprio e un momento del riscaldamento pre gara. Queste foto normalmente sono più semplici da fare perchè, almeno in questa manifestazione, puoi muoverti un po' in giro per il palazzetto senza venire braccato dai vari steward. La mia posizione era a livello campo per cui non c'è quell'effetto "schiacciato" tipico dello scatto dagli spalti. Purtroppo una posizione così è difficile da avere durante le normali partite di campionato a meno di essere fotografi accreditati, per cui suggerisco di iniziare con categorie minori dove magari si riesce ad avere il permesso di scattare in giro per il campo senza problemi. In ogni caso dovrete fare i conti con la luce: questi scatti sono stati presi con la mia D7000 + Tamron SP 70-300 f4-5.6, tutti a priorità di tempo con tempo impostato su 1/250 sec (confidando nello stabilizzatore) e iso automatica. Questo ha comportato una sensiblità negli scatti compresa tra 900 e 3200 iso. Prima di arrivare al punto nodale del post, mettiamo anche qualche foto di gioco:

Stesse impostazioni degli altri scatti, ma difficoltà completamente diverse nello scegliere il punto di maf e soprattutto cercare di tenerlo nitido. La prima foto in alto è più facile da fare rispetto alla seconda (ed infatti è riuscita molto meglio a mio giudizio) e vi spiego il perchè: la messa a fuoco della prima foto è fissata sul nastro alto della rete, per cui la macchina non ha difficoltà a tenere agganciato il "soggetto" anche se, di fatto, l'azione si svolge leggermente distante dal punto di maf (e si vede perchè le atlete non sono nitidissime). In questo caso mi è andata anche bene perchè c'è pure una componente emozionale sia nell'espressione della centrale di muro, sia in quella della giocatrice sullo sfondo che attende l'eventuale schiacciata avversaria. La seconda foto invece, oltre ai su citati problemi di esposizione e di scarsa luce, ha anche il problema della messa a fuoco che deve essere centrata sulla giocatrice destinata a ricevere il pallone. Purtroppo, in questo caso, era un po' coperta da una compagna di gioco per cui il pallone non si vede benissimo, ma è la migliore che mi è venuta in quel giorno. Ovviamente ho utilizzato la maf continua ed il punto centrale che normalmente è il più sensibile di tutti i migliaia di punti a vostra disposizione. La mia raffica, in questo caso, è arrivata un attimo prima di quello che volevo io ovvero il momento preciso in cui il pallone si schiacciava sull'avanbraccio della giocatrice. Pazienza. Ultima cosa: la composizione. Non è per niente facile perchè il gioco è molto veloce e quindi non hai tempo di pensare a linee, terzi e boiate varie, per cui cerchi di cogliere i momenti di gioco e poi ti "diverti" in post produzione a ritagliare per creare almeno una composizione che sia il più pulito possibile. Lo sfondo è un'altro dei problemi classici: viene spesso troppo nitido, come in questi casi, per cui ci sono una marea di distrazioni e le uniche soluzioni possibili sono l'elevata sfocatura (che però dipende dall'ottica e dal sensore che abbiamo) e la posizione di scatto che non sempre è ottimale: sarebbe meglio avere il soggetto sempre e solo isolato dallo sfondo del pubblico, ma non sempre è possibile anche perchè alcuni palazzetti non hanno pubblico sul lato corto del campo, per cui non si possono fare miracoli.
E siamo arrivati alla nota dolente: la post produzione. Il noise è il nemico da combattere in questi casi. 3200 iso sulla mia macchina sono veramente il limite per avere una foto che sia utilizzabile, ma personalmente non andrei mai sopra 1600iso. Quasi tutte le foto di questo post sono passate al denoiser (Neat Image per essere precisi..) e, tenuto conto che le ho sgrezzate con Capture NX2, direi che più di questo non potevo spremere dai raw che avevo in mano. Se non ricordo male, solo il ritratto in primo piano non è stato ripulito dal noise in quanto scattato a 900 iso per cui ancora accettabile. E quindi, tirando le somme? Tirando le somme posso dirvi tranquillamente, che, come per le cerimonie, purtroppo l'attrezzatura conta più che in altre situazioni. Come avevo già detto in occasione del post "matrimoniale": quando cala la luce, non c'è Santo che tenga. Devi avere A) ottiche luminose e B) iso alti puliti. In questo caso, pur con tutte le belle caratteristiche che si ritrova, il mio tele non è proprio l'ottica più adatta per questi luoghi. Inoltre, per quanto possa essere buono e ben gestito, il sensore della mia D7000 non è proprio il top quando gli iso vanno oltre 1600 per cui la mia attrezzatura non è proprio quella "da manuale" per il fotografo sportivo indoor. In ogni caso, le foto che si possono tirar fuori sono quelle che vedete qua sopra, per cui un'idea ve la sarete fatta. Ultima cosa: alla manifestazione ho visto una marea di fotografi Canon (come è ovvio che sia viste le raffiche a disposizione...) e un'altrettanto nutrita schiera di tele "bianchi" sempre Canon (si, quelli che praticamente, se non ce l'hai non sei nessuno!! hehehe non arrabbiatevi utenti Canon, sto scherzando...) che immagino fossero, nel peggiore dei casi, un f4 fisso, ma molti sembravano anche dei 2.8, una serie di monopiedi ed alcuni con doppio corpo macchina con 16-40 o similare, ovviamente minimo f4 fisso. Non entro nello specifico di ogni modello di corpo macchina o ottica che ho visto, ma fate voi i conti di quanto può costare un'attrezzatura di questo tipo. Prima di chiudere voglio sottolineare di nuovo che non sono un rappresentante del partito che dice "più spendi in attrezzatura e meglio vengono le foto", ma semplicemente, mi rendo conto che IN DETERMINATE SITUAZIONI non si può prescindere da un certo tipo di attrezzatura, per aver almeno la possibiltà di portare a casa degli scatti validi dal punto di vista della qualità. Che poi le foto siano o meno delle schifezze, quello dipende sempre da chi sta dietro alla macchina da presa e sarà SEMPRE così, qualunque attrezzatura abbiate! Per cui il suggerimento finale è: fate pratica con quello che avete, nei posti dove riuscite a ritagliarvi degli spazi di movimento. Accontentatevi di quello che esce per il momento, perchè se è quella la vostra strada fotografica, potrete almeno iniziare a fare salvadanaio per i futuri investimenti mirati.
Buona luce indoor!


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