E cerimonia sia...

Tempo fa in un altro post parlavo di come gestire una cerimonia ed ora ho la possibilità di raccontare la mia esperienza. Sarà un post più discorsivo in quanto non ho ancora l'autorizzazione degli sposi a pubblicare foto, ma anche da parte mia c'è un certo freno a riguardo perchè, vista l'esperienza, non è tanto importante il risultato finale della foto, ma l'approccio alla giornata di lavoro. Quindi ora vi cuccate il pippone!

Innanzitutto mettetevi il cuore in pace che tutto quello che avete minuziosamente pianificato non sarà rispettato. Quel giorno sembra che il mondo lo faccia apposta a creare casini: ritardi, sbagli di strada, tempo che cambia in 2 minuti, lacci che si rompono, batterie che non si caricano, flash che ci mettono un'eternità a ricaricarsi e chi più ne ha più ne metta. Quindi sempre pronti ad improvvisare!
Se vi hanno chiesto di fare da fotografo, significa che vi ritengono all'altezza, ma voi cosa ne pensate? All'inizio ho detto loro che erano due pazzi furiosi visto che non avevo esperienza, ma hanno insistito e quindi ho accettato mettendo le mani avanti (a dire il vero ho messo anche i piedi, i gomiti, le ginocchia...). Come fare per evitare ritorsioni DOPO la cerimonia? Fate tante prove: mettetevi d'accordo e trovatevi dentro la chiesa o al ristorante e fate alcune prove di scatto mostrandole ai futuri sposi. Semplicemente farete vedere loro che le foto "vengono così" con la vostra attrezzatura, per cui se gli va bene ok, altrimenti avranno tutto il tempo per trovare qualcun altro. Il giorno della cerimonia evitate il più possibile di improvvisare l'esposizione a meno di essere costretti. Usate le prove per valutare la luce: tanto dentro alla chiesa non può cambiare molto per cui regolate flash, iso e apertura e, soprattutto, rendetevi conto di quanto inclinare la torcia. Personalmente ho scattato a iso 200, f5.6 , 1/120sec + flash DIRETTO depotenziato a -1/3. Di tutte le cose che ho letto in giro sul web, la sola che non sono riuscito a tradurre in realtà è il flash a 45°, se lo inclinavo così le foto diventavano NERE, altro che balle! E' facile dire: prova a scattare a 1600 iso e col flash a 45°...grazie al cavolo! Se hai una macchina che non genera rumore puoi pure farlo, ma con la D7000 onestamente la cosa iniziava a diventare "difficile" da gestire: + rumore, + post produzione, + mesi per dare il risultato agli sposi. In quella giornata ho scatto 1.202 foto (e credo di essere stato anche un po' taccagno da questo punto di vista...) e vi assicuro che vederle in ordine davanti al monitor facevano paura al solo pensiero di doverle lavorare. Per cui cercate un compromesso che vi garantisca dei file raw già abbastanza buoni per limitare il lavoro di post. Tornando al flash, so benissimo che evitare le brutte ombre che crea sarebbe magico e molto professionale, ma dovete fare sempre i conti con la vostra attrezzatura: se non volete rifarvi il corredo solo per quell'occasione, fate vedere agli sposi come verranno puntando la torcia direttamente su di loro e se gli va bene, siete a posto. Il mio flash costa BEN 60 euro, è TTL e ce l'ho da tempo associato ad un 17-50 f2.8 , per cui non mi sognavo minimamente di prendere altra attrezzatura per questa singola ed unica occasione. Siate sempre onesti con chi vi chiede di fare qualcosa per loro e vedrete che non ci saranno brutte sorprese. Prima della cerimonia chiedete a chiunque abbia una macchina fotografica di fare foto al lancio del riso perchè voi, se siete da soli come ero io, potete fare solo l'inquadratura standard di fronte, mentre gli altri scattano da angoli diversi.
La cerimonia è sicuramente lo scoglio più grande e dove i casini si sprecano. Ad esempio: durante lo scambio dell'anello inquadro lo sposo, scatto col flash, ricompongo l'inquadratura riscatto ma il flash non parte (non si era ancora ricaricato), ma non ho tempo perchè sta già per cominciare anche la sposa per cui passo dall'altra parte come un fulmine e scatto a lei, poi reinquadro e scatto di nuovo questa volta col flash carico. Non ho ancora capito perchè la prima volta non si sia ricaricato con la stessa velocità. Guardando le foto ho notato che delle due scattate allo sposo, la prima aveva un'espressione inguardabile, la seconda era nera. Che fare? Potenza del file raw, sono riuscito a recuperarla alla grande e senza troppo rumore visti i 200iso impostati (e torniamo al discorso di prima....)! Superata la cerimonia siete a cavallo, non vi resta altro da fare che far posare gli sposi (trovate mille mille mille guide sulle pose in giro per il web) e giocarvi la marea di scatti "da ristorante" dove la sola difficoltà sta nel primo scatto: gestite l'esposizione meglio possibile e potrete scattare pensando solo a comporre. Il flash solitamente potete pure inclinarlo a 45° tanto ci sono muri bianchi ovunque e la luce rimbalza senza problemi limitandovi le ombre.
Una volta arrivati a casa comincia il divertimento dello sviluppo fotografico. Vi suggerisco caldamente, sulla base delle prove che avete effettuato prima della cerimonia, di crearvi un profilo per camera raw o per il programma che utilizzerete per sgrezzare i vostri file, in modo da poterlo applicare direttamente alle foto senza doverle aprire tutte quante. Poi create un batch che, oltre ad applicare il profilo di cui sopra, automatizzi anche il contrasto (va bene anche quello automatico del software) e salva il risultato in jpg alla massima qualità. Fatto questo controllate il risultato e vedete se ci sono foto che vanno trattate singolarmente perchè molto ben riuscite o molto mal riuscite. Questo fornirà la base degli scatti da far vedere agli sposi. Nel mio caso mi sono fermato qui visto che il nostro accordo prevedeva che io fornissi le foto e che poi loro avrebbero fatto il resto (fotolibro compreso). Tanto per dare qualche numero, le 1.202 foto in raw + jpg + alcune foto in 2 o 3 versioni diverse (mi piacevano e le ho elaborate un po' di più in bn o con sviluppi particolari) pesano in tutto circa 34 Gb. Porterò un bel disco esterno e via di copia.
Per concludere vi dico cosa penso di questa esperienza: nella vita di un fotografo amatoriale è NECESSARIO vivere una cosa del genere perchè ti apre gli occhi su tantissime cose. Per me è stata illuminante nel senso che ho compreso, oltre al fatto che non farei mai questo genere di vita per lavoro (a meno di esserci costretto...), che il mio stile sarebbe molto distante da quello che normalmente si vede. Punterei molto sui particolari piuttosto che sulla foto d'insieme e mi spiego con un altro esempio: allo scambio degli anelli ho fatto le foto di cui sopra, mentre di mio farei 1 foto con le sole dita con anello e movimento di "inserimento" + 2 foto con le sole espressioni degli sposi così da descrivere una situazione senza riprenderla nel totale. Questa esperienza inoltre ti da molta sicurezza: nonostante ancora adesso continuo a dire che "non so come si fa" a riprendere una cerimonia, so che l'ho fatto e che quindi non è una cosa da alieni o da grandi maestri. Purtroppo l'attrezzatura conta e dirlo mi costa non poco visto che ho sempre sostenuto il contrario. Quando va via la luce però, non c'è niente da fare...
Magari la prossima volta mi affitto la D4s + Nikkor 24-70 f2.8, metto la iso automatica e lavoro a priorità di diaframma fregandomene di tutto e lasciando all'attrezzatura il compito di sfornare foto luminose e senza rumore! Questo è il tutto e se avete letto fino a qui siete già stati bravi...per cui buon divertimento con le vostre cerimonie!
Buona luce....del flash!

Gocce e soggetti

Il tema anticipato nel post precedente è uno di quelli che fanno la gioia di Google per le migliaia di ricerce effettuate: le gocce d'acqua. Sulle gocce d'acqua si è detto e fotografato di tutto: lo splash di ingresso in un bicchiere, le gocce sul vetro dopo una pioggia battente ecc fino ad arrivare ai soggetti contenuti in una goccia. Molti pensano sempre a dei fotomontaggi (cosa per altro sempre possibile), ma vi assicuro che si può fare e ve lo dimostro con una foto che chiunque di noi può scattare:
Cosa c'è dietro a questa foto? Innanzitutto è stata scattata appena sveglio di mattina (per cui non rompete l'anima con i tecnicismi...)! In pratica dopo una notte di pioggia, una delle piantine di fiori presenti sul balcone conservava ancora una discreta quantità di gocce addosso. Tra queste gocce ce n'erano 3 che avevano una forma piuttosto allungata e che, ad un primo sguardo, permettevano il riflesso del soggetto. Non mi sono fatto sfuggire l'occasione ed ho allestito il set con cavalletto, telecomando e ottica 90mm macro e qui è iniziato l'unico vero problemo che bisogna superare in questo genere di fotografie: la messa a fuoco! Ovviamente manuale e grazie al Live View con ingrandimento massimo, sono riuscito, dopo qualche tentativo e qualche richiesta di grazia divina, a vedere il soggetto riflesso abbastanza nitido. La lettura spot ha sentenziato che 1/125sec a iso100 erano sufficienti per il diaframma scelto da me ovvero f13 e quindi non mi è restato altro che scattare. Ovviamente la lettura della luce puntata sul soggetto chiaro a buttato giù tutto il resto del frame (come volevo io) ed in post produzione non ho dovuto far altro che capovolgere la foto per dare la sensazione che le gocce fossero appoggiate sulla foglia e non appese. E' chiaro che il soggetto non è niente di che, ma non è questo il tema del post, semplicemente si tratta di dimostrare che si può fare tutto con Photoshop, ma si può anche scattare una foto che somiglia ad un fotomontaggio senza perderci una giornata. Uno scatto del genere si può fare anche in casa, ma le gocce d'acqua, se appoggiate su di una superficie si schiacciano non permettendo il riflesso interno, bisogna mescolare l'acqua con un po' di vaselina o di glucosio in modo da rendere le gocce più grosse e stabili nella loro forma tonda. A quel punto si mette dietro qualsiasi cosa ed essa verrà riflessa al contrario all'interno della goccia.....e poi si mette a fuoco! ;-) Si possono usare anche flash esterni o fonti di luce per creare le "stelline" sul bordo della goccia stessa, basta sperimentare un po' anche con gli sfondi per permettere al soggetto riflesso di staccarsi completamente e di risultare ancora più nitido ed evidente, insomma ce n'è per tutti i gusti, ma quello che importa è che si può fare! Per cui quando sopraggiungerà l'inverno (ma l'estate è mai arrivata????) avrete anche questo esperimento da poter tentare.
Buona luce!

Cartoline

Uno dei difetti più comuni che si possono ascrivere alle foto "amatoriali" come le nostre, è proprio quello di somigliare troppo ad una cartolina: composizione scolastica, luce scolastica, grande profondità di campo anche quando non serve ecc...insomma, tutte quelle caratteristiche che inconsciamente accettiamo quando andiamo a comprare una cartolina da spedire a casa - sempre che qualcuno le comperi ancora visto che adesso tutto il mondo spedisce ogni cosa virtualmente con quei trabiccoli cancella impronte digitali!!!- . Quello che invece non è sorpassato è l'effetto cartolina dei nostri scatti. Qualche esempio?


La prima è un HDR mentre le altre sono singoli scatti fatti con il mio fido 17-50. Ovviamente ho utilizzato un polarizzatore per assorbire almeno in parte i riflessi della luce troppo dura. Cosa si può fare in queste situazioni? Cercare punti di vista alternativi, sicuramente, ma a volte ci si scontra con divieti e limitazioni (come quelle presenti su questo lago). Per non contravvenire alle limitazioni di legge si può cercare di stringere l'inquadratura come in questo caso:
Oppure cercare qualche visione alternativa tagliando direttamente fuori il lago stesso:
E' chiaro che la quiete trasmessa dalle "cartoline" in cima al post non è nemmeno avvicinabile alla sensazione che possono far passare le ultime due foto, ma come sempre, in fotografia non c'è mai qualcosa di facile da fare, bisogna sempre rompersi un po' l'anima per avere qualche risultato soddisfacente e nel prossimo post (dove parlerò di soggetti nelle gocce d'acqua) ne avremo un esempio quasi estremo. In ogni caso, anche di fronte a delle situazioni che ci fanno scattare limitando la nostra libertà di movimento, ricordatevi sempre di usare il massimo che può darvi la vostra attrezzatura (ad esempio il polarizzatore come ho fatto io), se non altro saprete di aver spremuto il meglio dalla vostra personale cartolina del luogo.
Buona luce!