Farfallina, farfallina...

No, non pensate male, non sono stato rapito da Jessica Rabbit. Sono semplicemente reduce da una gita in quel di Montegrotto Terme, alla "Casa delle Farfalle". Sicuramente un posto da visitare per la bellezza di questi animali che volano liberi per due ambientazioni che cercano di riprodurre al massimo il loro habitat naturale (umidità compresa.....). Unico consiglio "logistico" è di andarci evitando la concomitanza con orde scolastiche in visita programmata: magari sprecate una telefonata prima per avere qualche informazione preventiva. Per quanto riguarda le difficoltà fotografiche, diciamo che siamo a metà strada tra i casini tipici delle foto al chiuso e quelli altrettanto tipici delle foto ai volatili in generale. In pratica c'è da impazzire, ma andiamo per ordine. Che ottiche portare? Per questa gita ho usato il Tamron SP 90mm f2.8 Macro, il Nikkor 50mm f1.8G ed il (glorioso) Tamron SP 70-300mm f4-5.6 . Inutile dire che la qualità delle foto scattate con questa ultima lente sono lontane anni luce rispetto alle altre due, ma siamo al solito discorso qualità/comodità/PREZZO. Veniamo alle impostazioni di macchina: ho utilizzato spessissimo la modalita "User 1" che mi sono creato per le foto sportive e che comprende ISO AUTOMATICA con limite a 12800, PRIORITA' di TEMPI con tempo preimpostato a 1/640sec (che si può variare ovviamente...), MAF CONTINUA impostata in modalità a punto singolo con lettura dei 21 punti intorno a quello prescelto, scatto a RAFFICA alla massima velocità e lettura della luce SPOT sul punto di MAF. Dovrei aver detto tutto, eventualmente chiedete pure in un commento quello che volete sapere sulle impostazioni. La difficoltà maggiore che ho incontrato è stato utilizzare l'ottica macro a mano libera. I puristi di questa tecnica di ripresa urleranno vendetta (e non hanno tutti i torti), ma le condizioni di scatto, all'interno di queste serre, con altre persone e una montagna di farfalle svolazzanti, non avrebbero permesso l'uso di alcun altro accessorio, men che meno il treppiedi. Se poi calcoliamo che questi insetti stanno fermi si e no 10 secondi alla volta, capirete che, anche portando il cavalletto, non ci sarebbe stato il tempo materiale per utilizzare la tecnica classica di scatto macro. Alla fine ne sono usciti una serie di "close up" abbastanza buoni, nessuna VERA macro ovviamente, ma devo dire che per uno che solitamente non ha la mano ferma, posso essere soddisfatto del risultato finale. Ho cercato di comporre al meglio, anche con le ottiche fisse ed anche se la farfalla veniva piccolina, sfruttando al massimo i 24 mpx della mia D750 per fare dei ritagli abbondanti in post produzione. Ma basta chiacchiere e passiamo alle foto:
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Se volete giocare a "trova le foto fatte col tele", basta che guardiate un po' il contrasto di questi scatti, sono tutti post prodotti alla stessa maniera. Praticamente dopo il primo ho fatto un bel Copia/Incolla impostazioni, presente in Capture Nx-D . La sola differenza sono i crop effettuati. C'è poco da fare, le ottiche fisse saranno anche scomode da usare, ma restituiscono delle immagini davvero meravigliose. Sostanzialmente la post si riassume in un aggiustamento del contrasto per via della perdita di mordente tipica degli scatti in raw, un po' di saturazione per compensare l'uso del profilo "standard" della macchina e, in alcuni casi, un po' di vignettatura. Nulla di più. Non vi dico le bestemmie per tenere a fuoco le teste delle farfalle con il 90mm a mano libera: ho sudato come una bestia! L'utilizzo delle impostazioni, così come descritte all'inizio del post avrà come conseguenza lo scatto a TUTTA APERTURA di diaframma e, probabilmente, una ISO nell'intorno dei 1600 per cui valutate sia la resistenza al rumore digitale dei vostri sensori, sia la qualità delle vostre ottiche a tutta apertura. Nel mio caso, il 90mm è imbattibile: puoi scattare a f16, come a f2.8 che non cambia un cavolo dal punto di vista della resa...è una lama! Viceversa dovrete rassegnarvi a ragionare un attimo prima di ogni scatto (come ho dovuto fare io con il tele), cercando di dare quei due stop di chiusura del diaframma che, solitamente, fanno rendere meglio anche le ottiche più scarse. Il prezzo sarà una ISO più alta o un tempo di scatto al limite del micromossoper cui date fondo a tutti gli stabilizzatori che avete installato sulle ottiche. Le condizioni di scatto, come detto prima, non sono proprio le più semplici per cui la qualità dell'attrezzatura uscirà tutta quanta.
Una volta usciti dalla costruzione che ospita le farfalle, ci siamo imbattuti in qualche fiore esterno e la luce non era niente male, per cui, già che c'ero, ho fatto anche queste:
 
Ovviamente non c'entrano nulla con le farfalle, ma chi se ne frega: mi piaceva l'illuminazione e ne o approfittato, visto l'allenamento all'uso del macro a mano libera....
Se avete un posto simile vicino a casa, andate a visitarlo perchè è davvero una bella esperienza: il contatto con tutti questi colori e questa bellezza vi svuoterà la testa dai pensieri. La visita merita anche senza far fotografie, ma se vi capita, avete qualche indicazione in più su come agire. La pazienza è d'obbligo, ricordatelo!!
Buona luce, farfallata!

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