Foto cercate e foto ispirate

Stamattina ho condiviso un'opinione con un collega, relativamente ad una fotografia. Una frase, magari buttata lì, che in realtà mi ha molto colpito. La foto in questione è questa:
Niente che non sia già stato fotografato in un posto di mare, ma è il concetto che c'è dietro a farmi pensare. Mi è stato detto che è una foto "cercata" e non una foto "ispirata" e la cosa mi ha fatto riflettere: cosa si intende per una foto cercata? Direi che in questo caso, di tutto il posto dove mi trovato, l'unico soggetto appena appena appetibile, era questa vecchia barca "in secca" per cui non avevo scelta. Ho aspettato che le altre persone che passavano di là si levassero di torno e mi sono messo a cercare un'inquadratura che mi piacesse, con la diagonale, i terzi ecc ecc, le solite cose "standard" quando si cerca pulizia ed ordine compositivo. Molta pdc e via, già pensando alla conversione in bianco e nero con valorizzazione dei dettagli in ombra. Per carità, ho fatto foto peggiori, ma se mi fossi fermato un po' di più a pensare, avrei scattato qualcosa di diverso? Sembra una sorta di "pippa mentale" e molto probabilmente lo è, ma mi sto convincendo sempre di più che i grandi maestri della fotografia d'altri tempi avessero, oltre ad un innato talento assolutamente fuori discussione, un piccolo vantaggio rispetto a noi amanti della fotografia moderna: non esistevano gli zoom di qualità. Girare con una macchina fotografica equipaggiata del solo 50mm, non è la stessa cosa di girare con il 17-50 ed il 70-300 o con il 18-250 e compagnia bella. Il 50ino o qualunque altra ottica fissa vogliate montare, ti obbliga a riflettere su quello che stai scattando perchè quello che vedi nel mirino, non lo puoi cambiare se non muovendo le gambe ed anche in questo caso non è detto che l'inquadratura sia quella che avevi in testa. Per spiegarmi meglio: un'ottica fissa ti costringe a pensare a quello che stai facendo, non ti invoglia a metterti in posizione da qualsiasi punto e zoomare per creare la tua inquadratura. Questo lasso di tempo (che può durare da 1 secondo a parecchi minuti) ti consente di riflettere su quello che hai intorno e di osservare ancora più in profondità la scena, permettendoti di coglierne ogni aspetto. Sia chiaro, non sto dicendo che gli zoom sono la causa del mio mancato talento, figuriamoci: quello se ci fosse stato, sarebbe già uscito da tempo, ma sto riflettendo sul fatto che forse, provare a togliere gli zoom dal mio corredo lenti potrebbe aiutarmi a farmi "ispirare" da una scena piuttosto che cercare di rappresentarla alla meno peggio, sfruttando la comodità di una lente versatile e "veloce", che mi procura subito un'inquadratura più o meno azzeccata. La mia idea di fotografia è relax fisico e mentale: ci si prende tutto il tempo per pensare ed osservare, mentre i tempi moderni vorrebbero farci credere che scattare a raffica ti porterà di sicuro ad un risultato in maniera veloce e senza sforzo. Anche se l'atteggiamento si può cambiare utilizzando gli zoom, non si può negare che siamo un po' pigri di natura e quindi prima o poi cederemo di nuovo alla tentazione di ricominciare con la tecnica "veloce", secondo me l'essere umano ha bisogno di "costringersi" a fare le cose con calma...
Per ora il mio corredo di lenti fisse non è proprio scarso, ma neanche completo: un 24 f2.8, un 50 f1.8 ed un 90 f2.8. Montati sulla mia D7000 diventano difficilmente utilizzabili, ma il mio traguardo è sempre la full frame, per cui, una volta preso un 35mm dovrei aver coperto la maggior parte delle focali usate. Il 70-300 me lo terrò lo stesso, non si sa mai, ma conterei di farlo riempire di polvere. Una sfida? Può essere, ma io preferisco vederla come una presa di posizione a favore della fotografia rilassata e riflessiva.
Buona luce....riflessiva!

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