Come avevo anticipato, parliamo ancora di post produzione così aggiungiamo qualcosa su cui riflettere al già nutrito mondo di smanettoni photoshoppari. Come ho già premesso, non mi metterò ad indicare valori o codici da inserire, ma descriverò semplicemente l'effetto così da stimolare eventualmente la ricerca per capire come è stato ottenuto: tenete conto che Internet è pieno di "si fa così" e "si fa colà" e quindi non mi ci metto anche io, una ricerca con il nome dell'effetto e troverete tutto quello che viserve. Oggi vi dico due parole sul bleach bypass, un effetto che va tanto di moda (come l'acqua lisciata al tramonto vista dalla scogliera.....) e che tra un po' passerà nel dimenticatoio, come tutte le cose modaliole. Avete presente il film "300" o la serie tv "Band of brothers"? Ecco parlo di quell'effetto lì dove c'è una definizione quasi artificiosa ed i colori sono un po' surreali, con una bella vignettatura decisa per concentrare l'attenzione. Il bleach nasce come errore nello sviluppo analogico ovvero quando bisognava passare lo sbiancante per dare corpo alla foto, ci si è dimenticati di farlo ed il risultato è stato una foto dai colori spenti e surreali. Vediamo subito un esempio:
Foto originale (salvata direttamente dal file raw senza alcuna modifica):
E questa è la foto con lo sviluppo in bleach bypass:
Direi che le differenze sono notevoli, ma vediamo un altro esempio prima di parlare di come si ottiene questo effetto in digitale:
Foto originale (salvata direttamente dal file raw senza alcuna modifica):
E questa è la foto sviluppata in bleach:
Anche qui l'impatto è nettamente diverso. Tralasciamo ogni cosa relativa a composizione o correzioni (la prima è storta e questa ha una parte sopra che è da ritagliare) che non sono oggetto di questo post e concentriamoci solo sull'effetto. Come potete notare c'è un aumento del contrasto associato ad uno schiarimento delle ombre (con PS è possibile fare entrambe le cose con le regolazioni elementari messe a disposizione, senza necessità di chissà quali salti mortali). Inoltre è evidente una desaturazione generale che ovviamente contribuisce a dare quell'effetto cinematografico stile "post guerra nucleare". Per desaturare esiste una funzione diretta in PS così come in qualsiasi altro programma di fotoritocco. La vignettatura invece l'ho aggiunta utilizzando il filtro per correggere la lente che teoricamente dovrebbe aiutare a togliere questo difetto ottico ed invece viene usato per aumentarlo. La cosa divertente della post produzione (divertente in senso ironico....) è che ti ritrovi a smanettare per inserire, ad esempio, una vignettatura: peccato che quando cerchi di comprare un obiettivo nuovo e provi ad informarti, vedi che tutto l'universo sta attento al fatto che non generi vignettatura perchè è un difetto TREMENDO. Mah, questo digitale spinto resterà sempre un mistero per me. E' chiaro che guardando la foto originale della leonessa la prima impressione è che sia piatta da morire (ed è anche normale quando si scatta in formato raw), ma, per quanto tu possa essere impressionato dal dettaglio e dall'effetto ottenuto con il bleach, dopo averne viste una ventina ti sapranno tutte di "stesso brodo" ecco perchè ritengo che gli sviluppi e gli effetti così evidenti siano da usare con molta cautela e moderazione. Molto meglio cercare di ottenere impatto al momento dello scatto, fermo restando che il formato raw necessiterà comunque di un minimo di post produzione. Quindi niente ore davanti al pc e buona luce.
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