Profondità di campo

In questi giorni, dopo aver visto qualche foto del recente viaggio in Irlanda, mi è stato chiesto come si fa per avere "tutto nitido". E' una buona occasione per parlare ancora di profondità di campo. Innanzitutto premettiamo che il concetto di tutto nitido è sempre relativo. La messa a fuoco riguarda sempre e solo un piano focale, tutto il resto è una sensazione di nitido aiutata da diversi fattori. Partiamo da una foto di esempio:
Questa foto ha una notevole profondità di campo ed è stata ottenuta scattando con un diaframma molto chiuso (f16). Ovviamente le condizioni di luce devono permettere l'uso di un diaframma chiuso, altrimenti bisogna ricorrere al treppiede ecc. Oltre a chiudere il diaframma ci sono altri due piccoli accorgimenti che si possono prendere: il primo riguarda il punto di messa a fuoco. Non ripeto quello che ho già detto quando abbiamo parlato di iperfocale (andate a vedere il post relativo), ma sottolineo solo che mettere a fuoco più o meno su un terzo della scena ripresa (nell'esempio qui sopra più o meno dopo la prima curva del fiumiciattolo) può garantire molta più profondità di campo. Il secondo accorgimento, che molti troveranno "divertente", è di tipo compositivo: utilizzare delle diagonali e delle linee che portano verso il fondo dell'inquadratura aiuta ad entrare nella foto e la testa dell'osservatore fa il resto. Ricordate che vediamo sempre ciò che vogliamo vedere, quindi valutate queste cose al momento di comporre, tutto aiuta!
Ultima cosa riguardo la pdc: se volete avere moltissima profondità senza troppi patemi d'animo, utilizzate macchine fotografiche bridge (ad esempio) o comunque dotate di sensore più piccolo rispetto alle aps-c o full frame perchè più piccolo è il sensore e più pdc restituirà la foto scattata.
A seguito qualche altro scatto "Irish":



Buona luce!