Tempi duri....e lenti!

Ultimamente, visto anche il tempo metereologico poco felice, mi sono trovato a scattare sempre agli stessi soggetti. Come fare quindi per non avere la sensazione di "già visto" nelle foto? Creatività...eh, facile a dirsi, ma all'atto pratico? E' un esperimento che avevo già provato, ma ora l'ho un po' più raffinato: tempo lento e ripresa in movimento. Che significa? Molti soggetti non statici tendono ad essere ripresi soprattutto congelati (quindi con tempi relativamente veloci), ma se invece provassimo a riprenderli con tempi più lenti? Potrebbe far schifo, ma anche no, magari tirando fuori un effetto più "artistico". Che tempo scegliere? Di mio parto sempre da 1/15 per poi arrivare eventualmente anche ad 1/8. Il risultato è più o meno questo:
Può piacere o meno, ovviamente, ma resta che è un modo diverso di riprendere determinati soggetti. Ovviamente si può anche puntare su un altro effetto ovvero quello della "simpatia" che trasmettono i soggetti, come in questo caso:
L'espressione di questo gabbiano è emblematica, sembra dire: "Cazzo guardi??". Mi ha fatto morire dal ridere ed ho aspettato che si girasse verso di me per riprenderlo così. E' ovvio che non sono scatti semplici ed immediati da cogliere, ma non sono neanche così impossibili da fare. Alla fine dei giochi l'unica cosa "tecnica" è la profondità di campo della foto qui sopra che bisogna sapere come gestirla, ma per il resto è tutto molto semplice ed immediato. Da provare!
Buona luce!

E se il tempo insiste a far schifo...

...noi corriamo ai ripari!! Ancora scatti in casa! Nell'attesa del macro vero e proprio ho sfruttato la nitidezza del mio 16-85 per fotografare un "frutto" di stagione: le castagne! Ecco qui:
Come è nato lo scatto? Molto facile! Un bel vassoio bianco, più o meno lucido, di plastica insomma, una sedia per appoggiarlo sopra, un po' di castagne e ricci raccolti in giro per i boschi e disposti più o meno casualmente ed il tutto posizionato con la finestra della cucina a destra in modo da avere una luce abbastanza morbida (la giornata era, tanto per cambiare, grigia...) e laterale. L'esposizione è calcolata con lettura SPOT sulla castagna dentro al riccio in primo piano, con una sottoesposizione di 0,3 stop. Diaframma chiuso (ma non troppo) per dettagli migliori e profondità di campo secondo i miei gusti del momento (ho scelto f14), iso bassi (100 per la precisione) e tempo di scatto regolato di conseguenza (2 secondi). Ovviamente ho usato il treppiede ed il telecomando per limitare al massimo il camera shake. Il risultato era abbastanza "naturale" anche se il vassoio non era proprio il top. Ma la scelta del bianco come colore di sfondo non è casuale in quanto è ottimo come base per poi montare una texture in post produzione. In questo caso ho scelto un'immagine che riportava una corteccia legnosa: ho caricato la foto su un livello diverso dallo sfondo ed ho usato il metodo di fusione "luce vivida". Ovviamente ho attivato la maschera di livello e con il pennello colorato di nero (quello necessario per nascondere la visibilità del livello nella foto finale) ed opacità al 10% ho passato le castagne per togliere la trama della texture nei punti dove era visibile (una castagna con la corteccia non mi pareva molto carina...). Come ultimo tocco ho aumentato il contrasto ed il dettaglio (usando le curve per il primo ed il filtro "high pass" per il secondo) ed aggiunto un livello di filtro fotografico con tonalità seppia per rendere la cosa un po' "anticata". Sembra un procedimento lunghissimo, ma non è così una volta che si parte già con un'idea chiara di quello che si vuole avere come risultato finale...ed è proprio lì il difficile con gli scatti in casa! Bisogna, una volta in più, sperimentare DOPO aver osservato il soggetto ed aver pensato ad un contesto! Non preoccupatevi se vi sembra banale o poco interessante: da qualche parte bisogna iniziare, quindi partite con un'idea e portatela avanti, senza farvi troppi problemi!
Buona luce!

Still Life

Cosa si intende per fotografia Still Life? A livello di pittura (spero di non scrivere boiate) si intendono le "nature morte", ma quanto a fotografia ci sono diverse definizioni. Chi dice che si tratta di fotografie di qualunque cosa inanimata e chi invece limita il termine per descrivere le foto che si possono, per esempio, fare in casa, con oggetti comuni (come fiori o tazzine del caffè). Per come la vedo io, al di là delle definizioni, la fotografia still life è un modo come un altro per impegnare il tempo quando non si può uscire a fotografare, per cui abbraccio un po' la seconda ipotesi sopra descritta. Qualcuno potrà obiettare che le foto in casa sono una palla unica, ma forse è un po' limitativo. Le nostre case (e soprattutto le nostre cucine) sono dei serbatoi praticamente illimitati di soggetti fotografici. Le forchette che riflettono ogni fonte di luce, il marmo che si presta a fare da specchio, i fiori, i bicchieri, i porta spezie sono solo alcuni dei soggetti che non aspettano altro che farsi fotografare. Finora mi sono dedicato poco a questo genere, ma conto di aumentare gli scatti still life del mio portfolio all'arrivo della nuova ottica macro previsto per dicembre di quest'anno. Che cosa serve dunque per fare foto decenti in casa? Innanzitutto un'ottica che permetta una messa a fuoco abbastanza ravvicinata e che quindi ci lasci ingrandire il soggetto ripreso. Un macro sarebbe perfetto, ma ci sono anche diversi teleobiettivi con funzione macro che possono fare al caso nostro senza farci spendere un capitale. In alcuni casi non serve neanche avvicinarsi troppo come in questo esempio:
E' stato usato un teleobiettivo 70-300 puntato su 240mm da una distanza di circa 1,5metri (la minima che permette la messa a fuoco dell'ottica). Lo scatto è piuttosto semplice da realizzare, basta avere un muro più o meno bianco dietro, accendere il lampadario e regolare il bianco in maniera corretta (o scattare in raw e sistemarlo in post). Lettura "spot" puntata sul giallo del fiore. In questo caso, nonostante la buona quantità di bianco presente nello scatto, l'esposizione non è stata starata vista la naturale predisposizione alla sovraesposizione della mia D7000 (...vale sempre la pena di conoscere la propria attrezzatura). Ma al di là di questi scatti un po' "impagliati", che cosa si può fare in casa? Ecco alcuni esempi:
 
In questo caso è stata sfruttata la capacità di riflettere la luce delle pagine di un libro qualsiasi. Dietro è stato posizionato un vaso da fiori verde ed ecco qui. Come composizione, è evidente il riferimento alla sezione aurea, molto semplice e facile da realizzare. La luce proveniva dalla finestra alle spalle dei soggetti.
 In questo caso la cosa è stata più articolata, ma non per questo più difficile. La luce questa volta era alle spalle dei soggetti, ma è stata volutamente abbassata per tenere lo scatto in chiavi basse (i cosiddetti low key). L'esposizione è stata presa "spot" sul bordo del piatto in basso così da buttare giù tutto il resto che era visibilmente meno illuminato. La successiva conversione in bianco e nero ha fatto il resto.
Questo scatto invece è stato realizzato in due minuti. Facilissimo. Esposizione letta "matrix" su tutta la scena (la finestra era dietro e a sinistra dei soggetti). Qui la chiave è la profondità di campo che è stata scelta mantenendo leggibile la tazzina e collegandola direttamente al particolare della macchina da caffè. Ammetto che se c'era una moka in primo piano sarebbe stato meglio ;-)

Questi esempi fanno anche capire che gli scatti in casa non sono sempre e solo dati dalla ripresa di semplice particolari di oggetti comuni, ma bisogna ragionare sulla scena e sulla luce presente per ottenere effetti particolari come nel caso dei piatti. Il consiglio è di iniziare con cose semplici come la tazzina del caffè o il fiore e di proseguire man mano aggiungendo elementi di difficoltà come fonti di luce esterne. La mia preferita rimane sempre la candela tea light che regala molta atmosfera e calda luce morbida. In questi week end dove magari il tempo non è il massimo fate qualche prova e, se vi va, condividete i risultati per animare la discussione.
Buona luce!