Fotografia e viaggi: Boa Vista (Capo Verde) - Post Fotografico

Eccomi tornato per chiudere il giro dei post legati al viaggio a Capo Verde, di novembre 2024. Lo so, ci ho messo un sacco di tempo ed il motivo non è certo per la quantità spropositata di scatti da post produrre. Non voglio lamentarmi per cui procediamo con il solito ordine:

ATTREZZATURA: sempre la stessa ovvero la mia fedele Nikon D750, accoppiata al 24-120 f4 e con il sempre disponibile Tamron 70-300 f4-5.6 SP pronto per ogni evenienza. Anche in questo caso ho voluto fidarmi dell'istinto e mi sono trascinato in valigia un treppiede. Pessima idea! Mai utilizzato!

LUOGHI VISITATI: in pratica tutta l'isola. Posso farvi l'elenco delle spiagge e dei paesetti, ma avrebbe davvero poco senso. Se andate nel post "amministrativo" c'è un riferimento alle persone che ci hanno guidato nelle escursioni ed è una cosa che mi sento di confermare anche qui! L'isola è piccola, ma non così piccola come sembra e ci sono limitazioni al traffico (anche su piste sterrate) ovunque. E' inoltre facile restare senza carburante e non è piacevole perchè ovunque siate, fuori dalla città di Sal Rei, per strada non passa praticamente nessuno.

Ma parliamo di fotografia: quali foto si possono scattare a Capo Verde. Direi principalmente paesaggi di tipo costiero: onde, spiagge, grotte sul mare ecc. Ci sono anche dei momenti buoni per le persone, ma non sempre sono felici di vedersi puntata una fotocamera in faccia, per cui siate discreti. Gli amanti delle foto di animali possono mettere via la macchina: sull'isola circolano asini, capre e poco più.

Quali sono le difficoltà maggiori nella realizzazione degli scatti? Principalmente il vento: soffia sempre abbastanza forte (e meno male, altrimenti sarebbero tutti arrostiti!!) e rende molto sconsigliato il cambio di ottica. La luce è sempre abbondante, ma i tramonti sono abbastanza incostanti: ci sono serate dove si colora tutto quanto di un bel rosso acceso ed altre dove i colori sono molto spenti. Spesso ci sono i cieli un po' velati come sul Mar Rosso: sotto questo aspetto quindi tenete basse le aspettative. Dato che sono poche le foto sopravvissute alla mia selezione spietata e visto il numero di scatti dove erano presenti persone non consenzienti (e quindi non pubblicabili), vi metto direttamente il link all'album di Flickr. Cliccate QUA per vedere gli scatti. So che non è una soluzione ortodossa, ma realmente sono poche fotografie e quindi si fa prima così piuttosto che fare un estratto poco utile. 

Quali sono le qualità migliori di Boa Vista a livello fotografico? Sicuramente è un'isola che offre grandi onde e mare incantevole. Ci sono delle belle dune che si tuffano nell'oceano e che meritano di sicuro la vostra attenzione, ma anche tante onde che si infrangono sulle scogliere del sud. Ci sono tratti di deserto puro e zone con roccia vulcanica di tutti i colori. Le ispirazioni non mancano, serve solo un po' di pazienza per cercare il posto ideale dove far partire l'otturatore. La cosa migliore sarebbe girarla per proprio conto, ma, come detto sopra, meglio non rischiare (leggete un po' in giro, è pieno di storie di persone che si sono perse in giro per Boa Vista...roba assurda!). A chi consiglio questa isola dal punto di vista fotografico? A chi ama i paesaggi marini e desertici ed a chi vuole ambientarci dei bei ritratti contestualizzati, per quello le occasioni non mancano mai!!

Buona luce "no stress"!!

Fotografia e viaggi: Boa Vista (Capo Verde) - Post Amministrativo

Rieccoci insieme per una nuova accoppiata di post, relativi all'ultimo viaggio portato a termine. Questa volta siamo stati a Capo Verde e, nello specifico, sull'isola di Boa Vista (la più selvaggia di quelle conosciute). Come di consueto, questo post affronta solo temi amministrativi, per le foto serve un po' di tempo, ma arriveranno, abbiate fede 😁. Il nostro periodo andava dal 31 ottobre al 07 novembre e, come al solito, ci siamo affidati alla nostra fedelissima agenzia Hamearis Tour di Roncade (TV) che ci ha supportato per tutto il tempo (compresi i vari check-in on line).

Costo: il viaggio non è costosissimo. Per andare a Boa Vista dovrete risparmiare circa 1.350 euro a testa. Con questa cifra acquistate il volo A/R, , il trasporto dall'aeroporto verso il villaggio turistico, il soggiorno per 7 notti in trattamento all inclusive e l'assicurazione medico, bagaglio e annullamento con copertura totale.

Volo: Neos con partenza da Verona. La tratta è abbastanza disgraziata: per arrivare a Capo Verde servono 6 ore, ma l'aereo utilizzato è lo stesso della tratta da 4 ore (quella che, per esempio, vi porta alle Canarie o in Egitto). Vi chiederete dove voglio arrivare ed è presto detto: la comodità non è la caratteristica principale di questi voli. Vi posso assicurare che, per chi ha già la schiena mezza disastrata, stare 6 ore su quei sedili non è proprio un toccasana. Non ci sono molte alternative se non quella di acquistare, a parte, un posto più comodo nella cosiddetta classe turistica "special". Calcolate infine che, essendoci anche l'isola di Sal come meta gettonata a Capo Verde, vi cuccherete almeno uno scalo (o all'andata o al ritorno) per far scendere/salire i passeggeri destinati a Sal. La cosa a noi ha fatto perdere oltre un'ora durante il viaggio di ritorno e, atterrando alle 00:35, capirete che un'oretta in meno non sarebbe stata male. Cibo "da aereo" abbastanza normale, personale gentile e disponibile, su questo nulla da eccepire.

Formula soggiorno e struttura: villaggio turistico (VOI di Bravo Village). Se non siete amanti di questa formula (un po' come noi...), dovrete adattarvi. Non ci sono molte alternative, per cui godetevi la settimana "all'ingrasso" in all inclusive e non fate gli schizzinosi! 😁Potrete infatti attingere da tutti i punti di ristoro, bar e ristoranti disseminati in giro per la struttura. A tutte le ore potrete mangiare e bere a piacimento. La struttura, dall'esterno è molto carina ed accogliente. La hall ed il ristorante hanno avuto una recente ristrutturazione, mentre le camere non sono state così fortunate. Il villaggio ha i suoi anni e si vedono tutti all'interno delle camere. Nel nostro caso abbiamo dovuto rimuovere un'aletta del climatizzatore perchè sbatteva continuamente ed era impossibile dormire. Purtroppo rimuovendola è emerso un altro dei problemi che abbiamo notato nel villaggio: la pulizia non è così curata. Il clima era pienissimo di polvere e per chi soffre di allergie varie non è il massimo. Il pavimento non era pulito ed abbiamo dovuto chiamare 2 volte la reception per farci sistemare la camera. Gli asciugamani spesso venivano ritirati, ma non sostituiti (altra telefonata in reception) e, dulcis in fundo, la doccia: l'acqua per lavarsi non sempre c'è e la cosa dipende da quante persone si lavano contemporaneamente. Sovente dovevamo fare dei test per vedere che uscisse qualcosa dal getto, prima di infilarci sotto. Non proprio il massimo, per un villaggio che viene venduto come 5 stelle (non scordiamolo!). Altra cosa, a nostro parere gravissima, è la presenza pressochè continua di mosche e zanzare. Ci sono state delle sere dove non riuscivamo ad uscire dalla stanza che finivamo letteralmente aggrediti da nuvole di questi insetti. La sola fortuna è che non ci sono malattie endemiche da trasmettere, altrimenti stavamo freschi! Tutti ci hanno assicurato che il trattamento anti zanzare viene fatto tutti i giorni, ma non ne siamo così certi. Per le mosche invece, ci si ricollega al discorso precedente della pulizia: al ristorante ti toccava coprire il piatto, mentre in un paio di serate (definite "di gala"), comparivano tovaglie pulite ecc e magicamente le mosche sparivano. C'è di che riflettere, sempre per il discorso 5 stelle. Un "+" invece ai ragazzi dell'animazione che sono stati discreti, mai invadenti e, di sera, ci allietavano con tanta musica e divertimento. Davvero bravi e gentilissimi! Stessa cosa dicasi per il personale del villaggio, con menzione particolare al giardiniere che si è sforzato da morire per parlarci in italiano e raccontarci quanto gli piace curare i giardini del resort. Davvero brave persone sorridenti e cordiali!!

Cibo: abbondante, abbastanza vario e ricco di pesce (come è ovvio che sia su di un'isola...). Abbiamo mangiato dell'ottimo tonno alla griglia imperdibile e tante altre cose "di mare", tutte buonissime. Ma non solo: ogni sera c'è un tema culinario diverso, legato ad un Paese diverso. Si varia dal messicano, al cinese, all'italiano: tutto buono. La formula è a buffet per cui potrete scatenarvi come meglio credete! I primi giorni mangerete come maiali, poi vi darete una calmata, garantito!! 😂

Come visitare l'isola fuori dal villaggio: ovviamente il tour operator offre diversi tipi di escursioni e vanno tutte benissimo per visitare l'isola di Boa Vista, ma io vi lascio anche un suggerimento aggiuntivo. In aeroporto, quando atterrate, verrete accolti anche da altre persone che offrono escursioni: tra queste ci sono Pier ed Eusebio (https://www.pierboavistatours.com/). Pier è un toscanaccio che vive lì da oltre 25 anni ed Eusebio è un driver di prima qualità! Le uscite che offrono ricalcano più o meno quelle del villaggio, ma hanno 2 vantaggi: il primo è che i soldi spesi restano alle persone che vivono a Boa Vista (e non ingrassano il TO che già si prende i soldi del soggiorno...). Il secondo motivo, banalmente, è perchè costano di meno rispetto a quelle del villaggio. Non parliamo di cifre infinite, ma la simpatia di Pier merita tutto il prezzo dell'escursione. Noi, ad esempio, abbiamo fatto le due uscite a giornata intera ed abbiamo visitato praticamente tutta l'isola, approfondendo una conoscenza del luogo e delle persone che ci vivono, esattamente come avremo fatto noleggiando un quad o un pickup. A tale proposito vi dico di stare attenti a questi noleggi: sull'isola c'è una sola strada asfaltata, il resto è tutto a piste sterrate e, se non le conosci bene, rischi di perderti. Il telefono scordatevelo: non prende niente e se prende vi pelano come un coniglio! 🐰 Google Maps non ha info sulle strade di Boa Vista quindi lasciate stare ed affidatevi a chi l'isola la conosce come le proprie tasche!

Clima: caldo, secco e ventilato. Vi basti pensare che a Capo Verde si svolgono regolarmente campionati di windsurf e kitesurf: potete quindi immaginare la ventilazione costante! Lasciate a casa i cappelli ed usate le bandane (magari acquistatene una con i colori della bandiera di Capo Verde, sono bellissimi!!). Se il vento si ferma, ed ogni tanto capita, vi cucinerete alla grande con i 30 gradi quasi sempre costanti a queste latitudini. In ogni caso, per una settimana, non ho più sofferto dei miei dolori da artrite al pollice destro. Dolori puntualmente ricomparsi, una volta rientrati in Italia. 😤

Varie: fuso orario 2 ore indietro durante l'ora solare, 3 ore indietro durante l'ora legale. Moneta: potete usare l'euro senza problemi dato che cambiare in valuta locale è quasi impossibile (almeno a Boa Vista). Sull'isola non c'è acqua ed il verde che si vede in giro è dato dalle pochissime piogge che cadono durante l'anno e che vengono trattenute dal terreno vulcanico. L'acqua utilizzata è proveniente da un dissalatore di acqua marina e non è potabile: non la bevono nemmeno gli abitanti indigeni. Economia: praticamente basata sul turismo. La pesca è genericamente usata per autosostentamento, così come la coltivazione di verdure. Animali pochissimi: capre ed asini selvatici sono i più diffusi. A chi consigliare questo viaggio? A chi ha voglia di passare una settimana in totale relax, ma con il desiderio di vedere l'isola e tutte le cose belle che la sua natura selvaggia ha da offrire. Se dovete andare a Boa Vista solo per stare in villaggio, lasciate perdere e scegliete delle destinazioni con meno ore di volo. Il secondo consiglio, per quelli più avventurosi (e che hanno più tempo a disposizione...), è di puntare ad un soggiorno di 10-12 giorni al posto della canonica settimana. In questo modo potrete visitare tutte le isole principali dell'arcipelago, sposandovi di struttura ed ammortizzando meglio le ore di volo necessarie per arrivare.

Bene, per questo post è tutto e ci rivediamo al prossimo, solo con argomenti fotografici!

Buona luce ventilata!

Fotografia e Viaggi: Bolivia (post fotografico)

Con colpevole ritardo, arriva anche il secondo post dell'accoppiata da viaggio: qui si parla solo di fotografia! Iniziamo con la canonica attrezzatura ovvero:

Nikon D750

Nikkor 24-120 f4 G

Tamron 70-300 f4-5/6 SP

Quante volte ho usato il tele? MAI! Non tanto per scelta personale quanto per organizzazione interna, diciamo così. La mia compagna ha deciso di scattare l'intero viaggio con il teleobiettivo e quindi, di contro, io mi sono concentrato su tutte le altre focali. Ne sono uscite delle belle devo dire, con situazioni simili, interpretate in maniera totalmente diversa. Un bell'esercizio che vi consiglio se scattate in coppia.

Quali sono stati i posti toccati dal nostro tour? La tipologia di luoghi è molto varia: città, deserto (di sabbia e di sale), altipiani, montagne altissime (5000 metri circa), laghi e isole. Non manca niente. Andiamo per ordine:

CITTA': abbiamo visitato città importanti come Sucre, Potosì, La Paz. Questi luoghi rappresentano quello che, nel nostro immaginario, ci figuriamo quando pensiamo ad una città. Quindi casino ovunque, persone ovunque e una vita dal ritmo frenetico tipico cittadino. 






Come potete vedere dalle foto, alcune città sono "normali", altre, tipo La Paz, sono letteralmente costruite a ridosso della montagna, sembra quasi che le case si arrampichino sul versante. Le persone sono coloratissime, ma attenzione a quando le riprendete: non sempre sono felici di essere fotografati e, sotto questo aspetto, la scarsa propensione al turismo della Bolivia esce tutta quanta. Soprattutto nel mercato di Tarabuco, stateci attenti perchè potrebbero prenderla davvero male. La foto con la copertura tipo sagra di paese, che vedete qua sopra, è stata scattata facendo finta di fare tutt'altro, sfruttando il display orientabile della macchina.
Oltre alle città ci sono i paesini e, inutile dirlo, sono i luoghi abitati che mi sono piaciuti di più:

Questi scatti sono presi all'isola del Sol, nel mezzo del lago Titikaka: un paradiso, soprattutto nel periodo scelto da noi (fine maggio). Pochi turisti e più abitanti indigeni. Tanto tanto relax, ma posso solo immaginare, vista la montagna di alberghi presenti, che razza di casino sia durante l'alta stagione.

DESERTO: i deserti che abbiamo visitato sono quello del Siloli fatto di sabbia e sedimenti, con dei colori spettacolari e nessuna forma di vita presente (a parte noi). Il secondo deserto è quello fatto di sale del Salar de Uyuni e qui scatta un "auto applauso" per noi e per la scelta del periodo in cui andare in Bolivia, ma andiamo per ordine. Partiamo dalla sabbia:

E dai relativi altipiani con lagune:


Ed arriviamo al "sale" per il quale faccio una premessa dovuta: il salar è uno spettacolo quasi unico al mondo ed è bellissimo sia nella stagione secca, che in quella delle piogge. La seconda è più rischiosa perchè, come potete ben immaginare, allagare 12.000 kmq e sperare che non si creino pozze che risucchiano, è un'utopia. Il momento più gettonato quindi è la stagione secca dove ti ritrovi circondato da un bianco infinito e dove camminando tutto scrocchia sotto i tuoi piedi. La vista dai vari isolotti che si ergono in mezzo a questo deserto è semplicemente fantastica:

Esiste però un periodo dell'anno dove è possibile ammirare questo luogo in ENTRAMBE le situazioni (secco ed allagato), in completa sicurezza. Questo periodo, guarda caso, corrisponde alla nostra scelta di viaggio. Durante il mese di maggio infatti è possibile vedere alcune zone del salar ancora allagate e godere di questo spettacolo:

Pochi cm di acqua ed il gioco è fatto. Il salar diventa lo specchio più grande al mondo. Inutile descrivere le sensazioni che abbiamo provato, bisogna andarci di persona per capirlo. Potrei dirvi che sembrava di passeggiare nelle nuvole, di toccare il cielo con un dito ecc, ma sarebbe tutto troppo riduttivo.

LAGO: il lago in questione è il lago Titikaka, il più alto navigabile al mondo. Circa 4000 metri con un'estensione notevole ed un acqua con un blu quasi irreale (le foto non sono ritoccate da quel punto di vista). Le viste sono dall'isola del Sol e questo lago è uno dei posti che più ci sono piaciuti. Oltre ai paesaggi ed all'aria di relax, il cibo era qualcosa di spettacolare! Credo che non abbiamo mai mangiato così bene in un viaggio...e scusate se è poco!


I lama, gli alpaca e le vigogne sono ovunque e, a parte il rischio di farsi sputare in faccia, sono simpaticissimi e quasi venerati. Sono una variante dei cammelli, usati soprattutto per la lana. Una curiosità: vengono lasciati liberi a pascolare e la "strada di casa" viene insegnata al maschio dominante che si occuperà di radunare tutto il gregge e di condurli tutte le sere alla casa del proprietario. Il tutto in automatico al calare del sole, altro che IA e roba del genere!


Come avete potuto vedere, la Bolivia offre una varietà di spunti fotografici al limite dell'infinito: qualsiasi sia la vostra specializzazione o meno, qui troverete pane per i vostri denti. Le difficoltà fotografiche sono soprattutto in città dove, come detto, le persone non sempre sono felici di finire nei vostri scatti, anzi, spesso accelerano il passo o si chinano proprio per uscire dall'inquadratura. Nelle altre location si tratta di agire come per una qualsiasi ripresa di un paesaggio, ricordando che, nel Salar, la quantità di bianco potrebbe incasinare il vostro esposimetro, sottoesponendo la foto. Fate un paio di tentativi impostando lo sbilanciamento esposizione (il pulsante "+/-" che trovate sul vostro corpo macchina) a +0,6 (o 2/3 di stop che dir si voglia), sovraesponendo lo scatto. Se andate in Bolivia, magari postate nei commenti il link al vostro album fotografico, il mio è raggiungibile QUI, così confrontiamo le foto e le esperienze.

Per ora è tutto, buona luce sudamericana!