Fotografia e viaggi: Boa Vista (Capo Verde) - Post Amministrativo

Rieccoci insieme per una nuova accoppiata di post, relativi all'ultimo viaggio portato a termine. Questa volta siamo stati a Capo Verde e, nello specifico, sull'isola di Boa Vista (la più selvaggia di quelle conosciute). Come di consueto, questo post affronta solo temi amministrativi, per le foto serve un po' di tempo, ma arriveranno, abbiate fede 😁. Il nostro periodo andava dal 31 ottobre al 07 novembre e, come al solito, ci siamo affidati alla nostra fedelissima agenzia Hamearis Tour di Roncade (TV) che ci ha supportato per tutto il tempo (compresi i vari check-in on line).

Costo: il viaggio non è costosissimo. Per andare a Boa Vista dovrete risparmiare circa 1.350 euro a testa. Con questa cifra acquistate il volo A/R, , il trasporto dall'aeroporto verso il villaggio turistico, il soggiorno per 7 notti in trattamento all inclusive e l'assicurazione medico, bagaglio e annullamento con copertura totale.

Volo: Neos con partenza da Verona. La tratta è abbastanza disgraziata: per arrivare a Capo Verde servono 6 ore, ma l'aereo utilizzato è lo stesso della tratta da 4 ore (quella che, per esempio, vi porta alle Canarie o in Egitto). Vi chiederete dove voglio arrivare ed è presto detto: la comodità non è la caratteristica principale di questi voli. Vi posso assicurare che, per chi ha già la schiena mezza disastrata, stare 6 ore su quei sedili non è proprio un toccasana. Non ci sono molte alternative se non quella di acquistare, a parte, un posto più comodo nella cosiddetta classe turistica "special". Calcolate infine che, essendoci anche l'isola di Sal come meta gettonata a Capo Verde, vi cuccherete almeno uno scalo (o all'andata o al ritorno) per far scendere/salire i passeggeri destinati a Sal. La cosa a noi ha fatto perdere oltre un'ora durante il viaggio di ritorno e, atterrando alle 00:35, capirete che un'oretta in meno non sarebbe stata male. Cibo "da aereo" abbastanza normale, personale gentile e disponibile, su questo nulla da eccepire.

Formula soggiorno e struttura: villaggio turistico (VOI di Bravo Village). Se non siete amanti di questa formula (un po' come noi...), dovrete adattarvi. Non ci sono molte alternative, per cui godetevi la settimana "all'ingrasso" in all inclusive e non fate gli schizzinosi! 😁Potrete infatti attingere da tutti i punti di ristoro, bar e ristoranti disseminati in giro per la struttura. A tutte le ore potrete mangiare e bere a piacimento. La struttura, dall'esterno è molto carina ed accogliente. La hall ed il ristorante hanno avuto una recente ristrutturazione, mentre le camere non sono state così fortunate. Il villaggio ha i suoi anni e si vedono tutti all'interno delle camere. Nel nostro caso abbiamo dovuto rimuovere un'aletta del climatizzatore perchè sbatteva continuamente ed era impossibile dormire. Purtroppo rimuovendola è emerso un altro dei problemi che abbiamo notato nel villaggio: la pulizia non è così curata. Il clima era pienissimo di polvere e per chi soffre di allergie varie non è il massimo. Il pavimento non era pulito ed abbiamo dovuto chiamare 2 volte la reception per farci sistemare la camera. Gli asciugamani spesso venivano ritirati, ma non sostituiti (altra telefonata in reception) e, dulcis in fundo, la doccia: l'acqua per lavarsi non sempre c'è e la cosa dipende da quante persone si lavano contemporaneamente. Sovente dovevamo fare dei test per vedere che uscisse qualcosa dal getto, prima di infilarci sotto. Non proprio il massimo, per un villaggio che viene venduto come 5 stelle (non scordiamolo!). Altra cosa, a nostro parere gravissima, è la presenza pressochè continua di mosche e zanzare. Ci sono state delle sere dove non riuscivamo ad uscire dalla stanza che finivamo letteralmente aggrediti da nuvole di questi insetti. La sola fortuna è che non ci sono malattie endemiche da trasmettere, altrimenti stavamo freschi! Tutti ci hanno assicurato che il trattamento anti zanzare viene fatto tutti i giorni, ma non ne siamo così certi. Per le mosche invece, ci si ricollega al discorso precedente della pulizia: al ristorante ti toccava coprire il piatto, mentre in un paio di serate (definite "di gala"), comparivano tovaglie pulite ecc e magicamente le mosche sparivano. C'è di che riflettere, sempre per il discorso 5 stelle. Un "+" invece ai ragazzi dell'animazione che sono stati discreti, mai invadenti e, di sera, ci allietavano con tanta musica e divertimento. Davvero bravi e gentilissimi! Stessa cosa dicasi per il personale del villaggio, con menzione particolare al giardiniere che si è sforzato da morire per parlarci in italiano e raccontarci quanto gli piace curare i giardini del resort. Davvero brave persone sorridenti e cordiali!!

Cibo: abbondante, abbastanza vario e ricco di pesce (come è ovvio che sia su di un'isola...). Abbiamo mangiato dell'ottimo tonno alla griglia imperdibile e tante altre cose "di mare", tutte buonissime. Ma non solo: ogni sera c'è un tema culinario diverso, legato ad un Paese diverso. Si varia dal messicano, al cinese, all'italiano: tutto buono. La formula è a buffet per cui potrete scatenarvi come meglio credete! I primi giorni mangerete come maiali, poi vi darete una calmata, garantito!! 😂

Come visitare l'isola fuori dal villaggio: ovviamente il tour operator offre diversi tipi di escursioni e vanno tutte benissimo per visitare l'isola di Boa Vista, ma io vi lascio anche un suggerimento aggiuntivo. In aeroporto, quando atterrate, verrete accolti anche da altre persone che offrono escursioni: tra queste ci sono Pier ed Eusebio (https://www.pierboavistatours.com/). Pier è un toscanaccio che vive lì da oltre 25 anni ed Eusebio è un driver di prima qualità! Le uscite che offrono ricalcano più o meno quelle del villaggio, ma hanno 2 vantaggi: il primo è che i soldi spesi restano alle persone che vivono a Boa Vista (e non ingrassano il TO che già si prende i soldi del soggiorno...). Il secondo motivo, banalmente, è perchè costano di meno rispetto a quelle del villaggio. Non parliamo di cifre infinite, ma la simpatia di Pier merita tutto il prezzo dell'escursione. Noi, ad esempio, abbiamo fatto le due uscite a giornata intera ed abbiamo visitato praticamente tutta l'isola, approfondendo una conoscenza del luogo e delle persone che ci vivono, esattamente come avremo fatto noleggiando un quad o un pickup. A tale proposito vi dico di stare attenti a questi noleggi: sull'isola c'è una sola strada asfaltata, il resto è tutto a piste sterrate e, se non le conosci bene, rischi di perderti. Il telefono scordatevelo: non prende niente e se prende vi pelano come un coniglio! 🐰 Google Maps non ha info sulle strade di Boa Vista quindi lasciate stare ed affidatevi a chi l'isola la conosce come le proprie tasche!

Clima: caldo, secco e ventilato. Vi basti pensare che a Capo Verde si svolgono regolarmente campionati di windsurf e kitesurf: potete quindi immaginare la ventilazione costante! Lasciate a casa i cappelli ed usate le bandane (magari acquistatene una con i colori della bandiera di Capo Verde, sono bellissimi!!). Se il vento si ferma, ed ogni tanto capita, vi cucinerete alla grande con i 30 gradi quasi sempre costanti a queste latitudini. In ogni caso, per una settimana, non ho più sofferto dei miei dolori da artrite al pollice destro. Dolori puntualmente ricomparsi, una volta rientrati in Italia. 😤

Varie: fuso orario 2 ore indietro durante l'ora solare, 3 ore indietro durante l'ora legale. Moneta: potete usare l'euro senza problemi dato che cambiare in valuta locale è quasi impossibile (almeno a Boa Vista). Sull'isola non c'è acqua ed il verde che si vede in giro è dato dalle pochissime piogge che cadono durante l'anno e che vengono trattenute dal terreno vulcanico. L'acqua utilizzata è proveniente da un dissalatore di acqua marina e non è potabile: non la bevono nemmeno gli abitanti indigeni. Economia: praticamente basata sul turismo. La pesca è genericamente usata per autosostentamento, così come la coltivazione di verdure. Animali pochissimi: capre ed asini selvatici sono i più diffusi. A chi consigliare questo viaggio? A chi ha voglia di passare una settimana in totale relax, ma con il desiderio di vedere l'isola e tutte le cose belle che la sua natura selvaggia ha da offrire. Se dovete andare a Boa Vista solo per stare in villaggio, lasciate perdere e scegliete delle destinazioni con meno ore di volo. Il secondo consiglio, per quelli più avventurosi (e che hanno più tempo a disposizione...), è di puntare ad un soggiorno di 10-12 giorni al posto della canonica settimana. In questo modo potrete visitare tutte le isole principali dell'arcipelago, sposandovi di struttura ed ammortizzando meglio le ore di volo necessarie per arrivare.

Bene, per questo post è tutto e ci rivediamo al prossimo, solo con argomenti fotografici!

Buona luce ventilata!

Fotografia e Viaggi: Bolivia (post fotografico)

Con colpevole ritardo, arriva anche il secondo post dell'accoppiata da viaggio: qui si parla solo di fotografia! Iniziamo con la canonica attrezzatura ovvero:

Nikon D750

Nikkor 24-120 f4 G

Tamron 70-300 f4-5/6 SP

Quante volte ho usato il tele? MAI! Non tanto per scelta personale quanto per organizzazione interna, diciamo così. La mia compagna ha deciso di scattare l'intero viaggio con il teleobiettivo e quindi, di contro, io mi sono concentrato su tutte le altre focali. Ne sono uscite delle belle devo dire, con situazioni simili, interpretate in maniera totalmente diversa. Un bell'esercizio che vi consiglio se scattate in coppia.

Quali sono stati i posti toccati dal nostro tour? La tipologia di luoghi è molto varia: città, deserto (di sabbia e di sale), altipiani, montagne altissime (5000 metri circa), laghi e isole. Non manca niente. Andiamo per ordine:

CITTA': abbiamo visitato città importanti come Sucre, Potosì, La Paz. Questi luoghi rappresentano quello che, nel nostro immaginario, ci figuriamo quando pensiamo ad una città. Quindi casino ovunque, persone ovunque e una vita dal ritmo frenetico tipico cittadino. 






Come potete vedere dalle foto, alcune città sono "normali", altre, tipo La Paz, sono letteralmente costruite a ridosso della montagna, sembra quasi che le case si arrampichino sul versante. Le persone sono coloratissime, ma attenzione a quando le riprendete: non sempre sono felici di essere fotografati e, sotto questo aspetto, la scarsa propensione al turismo della Bolivia esce tutta quanta. Soprattutto nel mercato di Tarabuco, stateci attenti perchè potrebbero prenderla davvero male. La foto con la copertura tipo sagra di paese, che vedete qua sopra, è stata scattata facendo finta di fare tutt'altro, sfruttando il display orientabile della macchina.
Oltre alle città ci sono i paesini e, inutile dirlo, sono i luoghi abitati che mi sono piaciuti di più:

Questi scatti sono presi all'isola del Sol, nel mezzo del lago Titikaka: un paradiso, soprattutto nel periodo scelto da noi (fine maggio). Pochi turisti e più abitanti indigeni. Tanto tanto relax, ma posso solo immaginare, vista la montagna di alberghi presenti, che razza di casino sia durante l'alta stagione.

DESERTO: i deserti che abbiamo visitato sono quello del Siloli fatto di sabbia e sedimenti, con dei colori spettacolari e nessuna forma di vita presente (a parte noi). Il secondo deserto è quello fatto di sale del Salar de Uyuni e qui scatta un "auto applauso" per noi e per la scelta del periodo in cui andare in Bolivia, ma andiamo per ordine. Partiamo dalla sabbia:

E dai relativi altipiani con lagune:


Ed arriviamo al "sale" per il quale faccio una premessa dovuta: il salar è uno spettacolo quasi unico al mondo ed è bellissimo sia nella stagione secca, che in quella delle piogge. La seconda è più rischiosa perchè, come potete ben immaginare, allagare 12.000 kmq e sperare che non si creino pozze che risucchiano, è un'utopia. Il momento più gettonato quindi è la stagione secca dove ti ritrovi circondato da un bianco infinito e dove camminando tutto scrocchia sotto i tuoi piedi. La vista dai vari isolotti che si ergono in mezzo a questo deserto è semplicemente fantastica:

Esiste però un periodo dell'anno dove è possibile ammirare questo luogo in ENTRAMBE le situazioni (secco ed allagato), in completa sicurezza. Questo periodo, guarda caso, corrisponde alla nostra scelta di viaggio. Durante il mese di maggio infatti è possibile vedere alcune zone del salar ancora allagate e godere di questo spettacolo:

Pochi cm di acqua ed il gioco è fatto. Il salar diventa lo specchio più grande al mondo. Inutile descrivere le sensazioni che abbiamo provato, bisogna andarci di persona per capirlo. Potrei dirvi che sembrava di passeggiare nelle nuvole, di toccare il cielo con un dito ecc, ma sarebbe tutto troppo riduttivo.

LAGO: il lago in questione è il lago Titikaka, il più alto navigabile al mondo. Circa 4000 metri con un'estensione notevole ed un acqua con un blu quasi irreale (le foto non sono ritoccate da quel punto di vista). Le viste sono dall'isola del Sol e questo lago è uno dei posti che più ci sono piaciuti. Oltre ai paesaggi ed all'aria di relax, il cibo era qualcosa di spettacolare! Credo che non abbiamo mai mangiato così bene in un viaggio...e scusate se è poco!


I lama, gli alpaca e le vigogne sono ovunque e, a parte il rischio di farsi sputare in faccia, sono simpaticissimi e quasi venerati. Sono una variante dei cammelli, usati soprattutto per la lana. Una curiosità: vengono lasciati liberi a pascolare e la "strada di casa" viene insegnata al maschio dominante che si occuperà di radunare tutto il gregge e di condurli tutte le sere alla casa del proprietario. Il tutto in automatico al calare del sole, altro che IA e roba del genere!


Come avete potuto vedere, la Bolivia offre una varietà di spunti fotografici al limite dell'infinito: qualsiasi sia la vostra specializzazione o meno, qui troverete pane per i vostri denti. Le difficoltà fotografiche sono soprattutto in città dove, come detto, le persone non sempre sono felici di finire nei vostri scatti, anzi, spesso accelerano il passo o si chinano proprio per uscire dall'inquadratura. Nelle altre location si tratta di agire come per una qualsiasi ripresa di un paesaggio, ricordando che, nel Salar, la quantità di bianco potrebbe incasinare il vostro esposimetro, sottoesponendo la foto. Fate un paio di tentativi impostando lo sbilanciamento esposizione (il pulsante "+/-" che trovate sul vostro corpo macchina) a +0,6 (o 2/3 di stop che dir si voglia), sovraesponendo lo scatto. Se andate in Bolivia, magari postate nei commenti il link al vostro album fotografico, il mio è raggiungibile QUI, così confrontiamo le foto e le esperienze.

Per ora è tutto, buona luce sudamericana!

Fotografia e viaggi: Bolivia (post amministrativo)

Eccomi qua, tornato con colpevole ritardo, a riproporre la consueta accoppiata di post relativi all'ultimo viaggio. Il titolo parla chiaro, siamo in Sud America e, permettetemi, questo significa aver realizzato anche il secondo sogno turistico che avevamo in testa. Dopo la Namibia, siamo riusciti ad andare in Bolivia! Come al solito questo post parlerà solo di aspetti organizzativi, per i luoghi e le foto dovrete aspettare un po'. Il mucchio selvaggio mi attende al varco della post produzione e, come potrete immaginare, ci sono un bel po' di scatti, anche se ci potrebbe essere una sorpresa questa volta.

Bando alle ciance e parliamo del viaggio. Iniziamo col botto: quanto costa? Un occhio della testa! Non ci girerò troppo intorno, ma stiamo parlando di cifre che si aggirano sui 5.500 euro a testa. Purtroppo quindi, se vi piace questa destinazione (e se volete viaggiare come abbiamo fatto noi, questo è giusto dirlo), dovrete inziare a fare salvadanaio. Per quanto ci riguarda, è più o meno dal 2021 che ci "pensiamo attivamente" e si tratta, in pratica, del mio autoregalo per i 50 anni di età. Direi che poteva andarmi anche peggio 😁. Assistiti dalla nostra fedelissima agenzia Hamearis Tour di Roncade (TV), ci siamo lanciati quindi in questa nuova, fantastica avventura!

VOLI: una marea. 2 Voli internazionali (di cui uno intercontinentale) per arrivare in Bolivia e 3 voli interni. Nello specifico le tratte da Milano Malpensa a Madrid e da Madrid a Santa Cruz de la Sierra sono operati da Air Europa: non male come comodità e trattamento di bordo. Ovviamente non abbiamo nemmeno sfiorato la business class, ma tutto abbastanza gestibile. All'andata siamo riusciti anche a dormire e, sommandoci un film, il volo è passato alla grande. Al ritorno invece non abbiamo chiuso occhio, pagando lo scherzetto per tutta la settimana successiva (bello invecchiare no?). I voli interni sono operati dalla compagnia di bandiera della Bolivia: nessun problema a parte qualche minimo ritardo in partenza (inspiegabile dato che praticamente partiva 1 volo al giorno). Da sottolineare la qualità delle guide che ci hanno assistito in tutto e per tutto, check-in compresi: non è una cosa da dare per scontata, credetemi! Ad esempio, appena atterrati a Santa Cruz avevamo subito una coincidenza per il primo volo interno che ci avrebbe portato a Sucre, da dove il viaggio iniziava veramente. Bene, c'era una guida ad attenderci all'aeroporto che ci ha fatto fare colazione e ci ha aiutato a fare il check-in per il volo. Era lì solo per accoglienza ed assistenza. Tantissima roba!!

ALBERGHI: tutti di ottima qualità. Nulla da dire, come ci si aspetta da un viaggio del genere. Si va dai classici alberghi ricavati in edifici coloniali, molto caratteristici, all'albergo fatto interamente di sale ai bordi del Salar de Uyuni, per finire con dei lodge a 4.500 metri di altezza con il riscaldamento a stufetta catalittica vista l'assenza di gas o corrente elettrica, soprattutto di notte. Personale sempre gentile e disponibilissimo ad ogni necessità. Ti senti coccolato in ogni momento e ti godi la permanenza con zero pensieri, direi che incorpora la filosofia adatta per il termine "vacanza", che dite?

CIBO: per quanto si possa pensare il contrario, in Bolivia si mangia benissimo!! In generale, dato che c'erano alcuni pasti "liberi", abbiamo potuto assaggiare ogni pietanza possibile. Dalle classiche empanadas di pollo (delle specie di frittelle ripiene di carne e verdura) al panino con la chola (la nostra porchetta) alle varie zuppe (una più buona dell'altra!). Sul lago Titikaka abbiamo mangiato dei filetti di manzo, pollo e trota salmonata che erano uno spettacolo, mai mangiato così bene in un viaggio!! Particolare menzione per le zuppe (la specialità del Paese) che sono eccezionali: buonissime, una diversa dall'altra e appena finita, ti viene voglia di chiedere il bis. Ricollegandomi al discorso sui pasti liberi, ho già sottolineato alla nostra agenzia ed anche al Tour Operator che, a mio parere, le cene vanno comprese in viaggi di questo tipo e spiego subito il motivo. Il pranzo bene o male lo fai quando sei in giro, con la guida o con i compagni di viaggio, insomma, sei in gruppo e quindi si può risolvere la cosa con un panino veloce, oppure cercare qualcosa di più specifico, ma in ogni caso hai una persona esperta del luogo che può anche consigliarti. Ad esempio: il panino con la chola l'abbiamo provato grazie a Gisela, la nostra guida del Nord che ci ha portato in un posto dove, sinceramente, non sarei mai andato a mangiare e che invece si è rivelato essere perfettamente utilizzabile e con un panino che me lo ricorderò per tutta la vita tanto era buono!! Da dove nasce la mia critica? Una sera, su consiglio della guida, abbiamo cenato nel miglior locale di Sucre, pieno di turisti ovviamente. Vedevamo che tutti ordinavano di tutto e quindi ci siamo lasciati tentare da una insalatona con varie cose, frutta ecc. Ovviamente l'avevamo già vista girare su tanti altri tavoli e quindi eravamo tranquilli. Peccato che evidentemente c'era qualcosa di lavato male e la conseguenza è stata una semi intossicazione alla mia compagna. Per fortuna che, sempre aiutati dalla guida (Jessica, la guida del Sud, una persona fantastica!), abbiamo fatto ricorso ad un ospedale pubblico Boliviano, che ha risolto il problema alla velocità della luce e con un costo finale di 65 bolivianos (8 euro e 70 al cambio attuale):  la prestazione consisteva in tutte le verifiche del caso, un trattamento tramite iniezione per bloccare nausea e dolori allo stomaco e prescrizione di un antibiotico specifico (45 bolivianos il costo) con trattamento di 7 giorni. Il tutto ha brillantemente risolto la cosa in brevissimo tempo, questione veramente di ore. Come dicevo: se ci fossero state tutte le cene comprese, di certo si sarebbero utilizzati posti "sicuri e certificati", dove puoi mangiare di tutto, senza temere nulla ed evitare situazioni simili. Altro esempio: ad Uyuni, la prima sera, avevamo la cena libera e l'abbiamo consumata nel ristorante dell'albergo. Ci hanno confermato che, se la cena fosse stata compresa, sarebbe stato usato quel ristorante, dato che era il migliore di Uyuni. Ovviamente abbiamo mangiato ogni cosa immaginabile, senza alcun problema. Ed allora torna il mio dubbio: perchè, con un prezzo simile, non comprendere quelle 3 cene libere che avevamo, evitando così qualsiasi problema alimentare? La risposta ai posteri. Ah, prima che vi vengano dubbi: la mia compagna ed io facciamo sempre il trattamento di fermenti sia prima che durante il viaggio, quindi eravamo pure "vaccinati", ma non è servito. Chiudo questa lunga parentesi con un plauso alla sanità pubblica boliviana: da quelle parti (come in tante altre parti...) la sanità privata è una cosa, quella pubblica è un'altra, ma posso tranquillamente affermare che quella pubblica della Bolivia, nel nostro caso, è stata semplicemente fantastica: hanno accolto la mia compagna alla velocità del suono, venendo a prenderla direttamente dall'auto fuori dalla struttura e l'hanno seguita in 2 per tutto il tempo. La guida traduceva mentre io ero al telefono per l'assistenza medica (ne parlerò più avanti). In pochi minuti hanno fatto tutto quello che c'era da fare e senza la minima attesa o altro. Veramente bravi bravi e ancora bravi!

TRASPORTI: assolutamente adeguati. Come dicevo sopra, ci sono 3 voli interni di cui il primo si prende appena atterrati a Santa Cruz. Gli altri due sono ad Uyuni verso La Paz (ci si trasferisce dal sud al nord del Paese) ed il secondo da La Paz a Santa Cruz (per poi ritornare in Italia). A tale proposito è sorto a tutti un dubbio che spero il Tour Operator mi chiarisca: il viaggio si snoda da sud a nord ovvero si parte da Sucre, si va verso Potosì, Uyuni con il salar, si vola verso La Paz, ancora a nord verso il lago Titikaka e poi si torna a La Paz per volare verso Santa Cruz e tornare. Ho fatto il riassunto veloce: i posti visti sono molti di più, ma ne parleremo nell'altro post. Abbiamo notato, all'aeroporto di La Paz, che c'era un volo diretto fino a Malpensa ed il nostro tour prevedeva invece il volo da La Paz verso Santa Cruz, passare una notte a Santa Cruz (in un albergo semplicemente spaziale!!) e la mattina seguente prendere il volo per Milano. La domanda sorgeva spontanea: perchè? E' una notte sprecata a nostro giudizio. Senza entrare troppo nel tecnico, si poteva o accorciare il viaggio di una notte, risparmiando qualche euro (vista anche la qualità della struttura di Santa Cruz) + un volo interno, oppure utilizzare quel giorno per visitare altro nei pressi di La Paz e poi ripartire direttamente verso Milano. Anche qui, ai posteri l'ardua sentenza. In ogni caso i trasporti si effettuano con il classico pulmino da 10 per quelle tratte dove le strade permettono il passaggio di questi mezzi e con una Jeep 4x4 per tutto il resto delle strade (o presunte tali dato che abbiamo attraversato posti dove faticavano anche questi mezzi). Gli autisti assolutamente competenti e gentili, soprattutto il driver della zona di Uyuni che, oltre a dimostrare di saperci davvero fare in mezzo a quel bianco infinito, era anche amante della musica rock anni 80: viaggiare nel salar con una colonna sonora fatta di Guns, Roxette, The boss ecc è tanta roba...senza contare "Imagine" al tramonto. Piccoli particolari che fanno grande un'esperienza, mitico Reynaldo!!

VALUTA, MANCE: la valuta ufficiale è il peso boliviano, detto "boliviano" (o bolivianos se plurale). Inutile dire che l'euro è decisamente forte rispetto a questa moneta, quindi le cose costano pochissimo. Si mangia con 5 euro in due in maniera "veloce", mentre al ristorante si spendono meno di 8 euro a testa per zuppa, main courses, dolce, bibita, caffè ecc. Accettano anche i dollari americani e gli euro, soprattutto nelle città più grandi e turistiche. Ovviamente i resti, in caso di valuta straniera, sono un po' creativi, ma è così dappertutto no? Gli euro sono particolarmente apprezzati in quanto ancora più forti del dollaro quindi se dovete lasciare mance o altro, fatelo in euro e saranno contenti. A proposito di mance, c'è sempre da foraggiare guida e autista. Ovviamente i trattamenti sono differenti dato che la guida si sbatte parecchio, mentre l'autista guida e basta: in ogni caso, mediamente con 5 euro a testa in due al giorno te la cavi, niente di che. A fine viaggio ho fatto il calcolo che abbiamo speso di più in mance che in shopping o pranzi e cene libere, vedete voi.

ASSISTENZA: per la prima volta ho dovuto telefonare all'assistenza e si è vista tutta la mia inesperienza a riguardo. Innanzitutto il mio operatore telefonico (fastweb), all'estero fa abbastanza pena dato che NON permette di ricevere telefonate: l'assistenza continuava a provare a ricontattarmi, ma non ci riusciva ed io non capivo il motivo. Chiamavo sempre io al costo di 2 euro al minuto e se calcolo che più della metà del tempo sono stato in attesa per le verifiche del caso ecc, praticamente ho speso 10 euro per curare la mia compagna e quasi 40 euro di telefonate per l'assistenza. Quindi la prima cosa è: verificate bene cosa permette il vostro operatore telefonico all'estero ed eventualmente acquistate pacchetti voce o dati prima di partire. Seconda cosa: lato assistenza invece, sarebbe utile avere anche un numero di cellulare da chiamare e non solo un numero "fisso": questo permetterebbe di usare, ad esempio, wapp per una chiamata tutta appoggiata sui dati e quindi eventualmente sulla wifi che si può trovare praticamente ovunque, anche in Bolivia. Questo aiuterebbe dato che l'assistenza non la chiami per salutare, ma solo se c'è reale necessità. Ultima cosa: le tanto blasonate E-Sim che vengono pubblicizzate hanno più limiti che altro ed uno di questi limiti è, banalmente, il fatto che siano compatibili praticamente con 2 telefoni: iPhone e Samsung (oltre un certo modello). Ergo, il 90% degli utenti che come me hanno Xiaomi, Realme, Oppo ecc si attaccano allegramente al tram. Nel 2024, faticare a chiamare da un Paese estero (e a quei costi!!!), con tutte le conversazioni che viaggiano "voice over IP", è semplicemente scandaloso e questo sarebbe ora che venisse anche preso in considerazioni dai vari governi ecc per porre rimedio. Chiusa parentesi polemica. L'assistenza è stata anche troppo disponibile, ma alla fine non ne ho usufruito visto il costo sostenuto, ma mi è servito di lezione, questo posso assicurarlo. Anche qui un plauso alla nostra agenzia di viaggi per la super disponibilità ad aiutarci anche intercedendo presso l'assistenza stessa! Come sempre una garanzia per viaggiare con meno pensieri possibile.

ALTITUDINE: questo è il VERO e unico problema di questo Paese. Se soffrite di mal d'altura già certificato vi posso dire con discreta serenità di evitare alcune zone della Bolivia. Purtroppo le più belle sono tutte in alta quota e quindi non c'è molto da fare, se non saperlo e provare a contrastare il mal di testa, la nausea ecc. Non avevamo alcuna conoscenza circa la nostra tolleranza all'altitudine (al massimo siamo stati a 3000 metri per qualche ora, niente più) e quindi è stato una sorta di salto nel buio. Tutto sommato ci è andata bene in quanto abbiamo realmente sofferto solo una sera quando abbiamo dormito a 4.500 metri. Quella notte è stata pesantuccia, visto anche il freddo e purtroppo non siamo riusciti a goderci il luogo che, secondo me, era fantastico...un vero peccato! Il mal d'altura si può contrastare tramite farmaci e la guida può aiutare a scegliere quali: i prodotti italiani raramente funzionano. Mi riferisco al Diamox tanto pubblicizzato, che spesso e volentieri ha il solo risultato di farti andare al bagno più spesso e niente più. Alla bisogna si può anche ricorrere ad una bombola di ossigeno che tutte le strutture possiedono e che ti mettono sempre a disposizione. Pochi minuti di trattamento e il mal di testa passa, ma se resti in altitudine, dopo un po' torna come prima. Il problema è legato alla pressione: la quantità di ossigeno nell'aria è la stessa che si trova a 0 metri, ma la pressione è decisamente minore e quindi ad ogni respiro tiri dentro meno ossigeno rispetto ad altitudini inferiori, il tuo corpo va in ipossia, con le conseguenze che ho scritto sopra. Per questo il trattamento con l'ossigeno aiuta. Questa cosa l'ho fatta notare anche al Tour Operator: potrebbero dotare tutti di un piccolo respiratore (tipo quelli che si usano per le immersioni brevi) così che ognuno possa aiutarsi da solo, senza svegliare gente in piena notte ecc.

CURIOSITA' E FURBATE BOLIVIANE: ci sono alcune cose che meritano particolare menzione e sono situazioni vissute e che fanno capire l'approccio boliviano. A "El Alto" che, ricordo, è un municipio indipendente rispetto a La Paz (non è più un quartiere, attenzione a dirlo ai boliviani che vi abitano, potrebbero prenderla male...), le regole non sono proprio di casa e l'espressione massima è la jungla selvaggia che si vede per strada. I semafori, pur avendo tutti il display con i secondi che mancano al cambio di colore (prima furbata che in Italia ce la sognamo), hanno l'aiutino esterno: prima di ogni incrocio infatti è presente un dosso alto circa 8 cm che ti costringe quasi a fermarti, a meno che tu non voglia distruggere la tua auto. Questa cosa favorisce l'attraversamento dell'incrocio a velocità ridotta e quindi anche se il furbo di turno vuole passare col rosso, lo farà a velocità decisamente gestibile, limitando i danni a cose e persone in caso di incidente. Altra cosa furba è la gestione dei medicinali in farmacia: tralasciando la distribuzione di antibiotici come se fossero caramelle, senza ricette ecc, la cosa bella è che in base alla durata della terapia, valutata con il farmacista, ti danno le pasticche strettamente necessarie al trattamento, non una in più. Questo comporta da un lato un risparmio per te che le acquisti e dall'altro un minor spreco di medicinali per il servizio sanitario. Molto probabilmente la cosa è legata anche al fatto che di sostanze strambe, in Bolivia, ne circolano già abbastanza e quindi è meglio ridurre al minimo la disponibilità di ulteriori principi attivi che potrebbero servire per "tagliare" altre sostanze. Purtroppo questa è una delle piaghe del Paese: l'esperienza, in aeroporto, del cane antidroga che annusa tutti i bagagli ed i passeggeri è una cosa che, da un lato fa sorridere me che non ho nulla da nascondere, dall'altro fa pensare a quanto sono in difficoltà nel gestire questo problema.

CONCLUSIONI AMMINISTRATIVE: non andrò troppo in giro con le parole per cui dico che si tratta di uno dei migliori viaggi che ho mai fatto. Attenzione, parlo dal punto di vista amministrativo, perché dal punto di vista dei luoghi è sicuramente il miglior viaggio che ho mai fatto, ma ne riparleremo nel post fotografico. La Bolivia è un Paese abbastanza organizzato, ma che sconta una scarsa propensione al turismo di massa e questo si traduce in alcune situazioni che ti fanno saltare alla mente le domande che mi sono posto qua sopra, ma nonostante questo, l'organizzazione è eccellente. Certo ci sono dei particolari da limare: oltre a tutto quello già citato sopra posso aggiungere che, nel Nord, non avevamo alcuna scorta di acqua nel mezzo di trasporto e ci siamo trovati a fermarci spesso per acquistarne: a mio parere assurdo visto il costo del viaggio e visto che al Sud avevamo una scorta praticamente infinita. Al di là di situazioni simili comunque il Paese si lascia guardare e tutto fila liscio, sempre che non capiti in mezzo a tentativi di golpe, come accaduto di recente. Il Sud America è sempre stato così per cui fate tutte le verifiche del caso sulla situazione politica, prima di partire.

Bene siamo giunti alla fine di questo lungo post descrittivo che spero non abbia annoiato troppo. Il prossimo sarà tutto dedicato alla fotografia (in questo momento sono a metà della post produzione) e vi posso garantire che ne vedremo delle belle...

Buona luce a Sud dell'equatore!