...ma che bella fotografia! (post indotto)

Niente foto per il momento, ma una giusta riflessione derivata dalla lettura di un articolo. Il titolo, mutuato direttamente, parla da solo. Quante volte ci siamo sentiti dire da qualcuno: "ma che bella fotografia!!" ? Chi più, chi meno, sicuramente sarà capitato a tutti, professionisti ed amatoriali. Che effetto ha generato in noi questo complimento? Gioia? Entusiasmo? Felicità? O diffidenza? Che brutta parola quest'ultima, ma è esattamente quella usata dall'autore dell'articolo. La diffidenza nasce dal fatto che l'autore del complimento fotografico, in effetti, potrebbe non avere le conoscenze necessarie per poter giudicare la fotografia. Tutto vero, certo, ma non mi trovo per nulla d'accordo!

Di generi fotografici ce ne sono tantissimi: il reportage, la street, i paesaggi, lo still life, i ritratti e così via. Si può affermare, con discreta sicurezza, che ogni immagine è differente da un'altra e, teoricamente, potrebbe veicolare un messaggio totalmente opposto anche a parità di soggetto ripreso. Si parla ovviamente della realtà così come viene VISTA dal fotografo e non così come è veramente. Una interpretazione insomma. Su questo principio si basa l'articolo che ho letto: un paesaggio sarà apprezzato per il soggetto ritratto (non per lo scatto in se), un ritratto di bimbo sarà apprezzato per il bimbo, uno still life sarà apprezzato per il realismo, un reportage sarà apprezzato per il messaggio che veicola e così via, senza badare alla foto in se. Troppo semplicistica come spiegazione...

Da un lato concordo che, a livello tecnico, non tutti sono in grado di fare un'analisi puntuale di una fotografia: esposizione, composizione, diaframma, tempi, post produzione ecc, tutte cose importanti, certo, ma veramente quando scattate pensate solo alla parte tecnica legata al genere? Secondo l'articolo, praticamente, una persona deve essere in grado di scindere lo scatto in parte tecnica e messaggio in un istante, valutarlo in base al genere ed esprimere un giudizio critico...solo a quel punto l'autore della foto potrà accettare un eventuale complimento. Non ci siamo proprio! Un simile approccio prevede una conoscenza "sopra la media" per poter solo guardare le foto, ma figuriamoci. La maggior parte di noi, compresi quelli veramente bravi, pubblicano le foto sul web, dove la platea è la più variegata (anche all'interno dei portali specializzati, fidatevi...) e quindi? Un mare di silenzio ci deve circondare? Ma per favore...

Per quanto possa essere d'accordo che una foto di paesaggio non potrà mai avere nel messaggio sociale il suo punto di forza, non significa che basta star davanti ad una bella montagna per portarsi a casa uno scatto che meriti di essere mostrato in giro. Dove voglio arrivare? Tutte le cose dette sopra, possono semplicemente riassumersi così: la fotografia è EMOZIONE. Di quale tipo? Non importa!! E' questo il bello! Uno scatto emoziona perchè ad una persona può ricordare qualcosa di bello accaduto in passato e che noi ignoriamo completamente, ad esempio. Quello che noi vogliamo dire con una foto (ammesso che vogliamo veramente dire qualcosa...) non è detto che venga colto da chi la guarda: siamo tutti diversi, con cervelli ed emozioni diverse. In sostanza è SBAGLIATO essere diffidenti di un complimento fatto da una persona che non ha conoscenze fotografiche, anzi, lo trovo pure poco rispettoso delle emozioni altrui! La fotografia non è solo messaggio e tenica, ma, appunto, emozione: se qualcuno si emoziona per il messaggio, la tecnica, il soggetto o, semplicemente, perchè la foto è esposta bene, non fa alcuna differenza! Erwitt disse: "tutti possiamo avere carta e matita, ma non tutti siamo poeti" e proprio su questa affermazione sacrosanta del Maestro che inviterei tutti quanti a "volare basso". Non tanto come pretese artistiche delle nostre produzioni, quanto nel rispettare anche il complimento di chi, al massimo, scatta con un cellulare in modalità automatica e senza linee dei terzi sullo schermo! Se la fotografia è emozione, non possiamo sapere cosa ha scatenato il complimento ricevuto, ne possiamo avere la pretesa di conoscere perfettamente ogni singola persona che guarda i nostri scatti, soprattutto nell'era social!! Ed allora, perchè diffidare di un complimento? Perchè accettare solo i complimenti dei super esperti che magari colgono solo gli aspetti tecnici? Perchè non rassegnarci che anche lo scatto che noi consideriamo pessimo, potrebbe emozionare qualcuno e generare un complimento sentito? Perchè non considerare che una persona inesperta potrebbe aver visto un particolare che noi nemmeno abbiamo notato e, per assurdo, insegnarci qualcosa involontariamente? L'emozione di un super esperto professionista non è migliore di un amatoriale o di un digiuno. Ognuno al proprio livello, si emoziona e tanto basta a giustificare il titolo del post. 

In un mondo dove tutto è incastrato in regole e standard qualitativi, vedere che qualcuno si emoziona per la foto che ho scattato, senza troppa voglia, dal finestrino dell'auto ferma in tangenziale (ad esempio), non può che farmi felice perchè quello che a me non diceva niente, ha regalato un momento di gioia a qualcun altro. Se poi arriva anche un: "ma che bella fotografia!!" non potrò fare a meno di sentirmi soddisfatto e rispondere, in tutta sincerità: "A me fa cagare, ma se a te piace, sono davvero contento di averla tenuta!".

Buona luce da tangenziale a tutti!

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