Girasoli, moda o vocazione?

Eh si, ultimamente si vedono una montagna di foto che ritraggono questo bellissimo fiore, tanto da cominciare a pensare che si tratti più di una moda che di una vera ispirazione fotografica. Ritratti con vestiti di colore complementare, cappelli di ogni genere, violazioni della proprietà altrui e chi più ne ha, più ne metta. Alla vigilia della partenza per la nostra piccola vacanza "italiana", abbiamo individuato due campi enormi praticamente dietro casa. In realtà non ci sono mai stati ed è questo il motivo per cui nessuno li ricordava, ma una volta visti, ovviamente ci siamo tornati al volo all'ora del tramonto per tentare qualche ripresa senza devastare nulla a nessuno. Dove si può annidare il problema con questi fiori che hanno una caratteristica insita nel nome? Qualcuno di voi avrà già indovinato, ma per quelli meno esperti ci penso io: il girasole, una volta maturo, SMETTE di seguire il sole e rimane orientato ad Est. Cosa vuol dire questo? Che se ci vai al tramonto sei in pieno CONTROLUCE!! Fotograficamente parlando è un mezzo suicidio perchè diventa molto più difficile riprendere questa meraviglia della natura. Ovviamente i campi dietro casa erano belli maturi ed anche piuttosto alti, per cui ci siamo trovati di fronte a tutte le difficoltà possibili per questo genere di riprese. Solita fortuna vero? Tutto sommato è stata anche un'occasione per sperimentare qualcosa di diverso: non avendo l'assistente che ti segue con il pannello riflettente (che sarebbe stato perfetto per queste riprese!!) ti devi un po' arrangiare ed hai principalmente 2 possibiltà:
  1. ti affidi al tuo sensore e cerchi un compromesso espositivo che ti permetta di tentare un recupero delle ombre in post produzione
  2. spari un colpo di flash
Ho provato entrambe le soluzioni anche se mi sarebbe venuto di tentare un HDR, ma non ci sono riuscito per motivi di tempo e di zanzare (in 10 minuti mi hanno divorato le gambe...assurdo!!). I risultati sono questi:
SENZA FLASH
CON IL FLASH
Qualcuno ha definito la foto con il flash come un divano con il cellophane sopra: ricordate negli anni 80 l'abitudine di coprire poltrone e sofà con sta cosa trasparente? Ecco, la stessa cosa. Non posso certo dargli torto. Il flah, per quanto depotenziato ecc, da sempre quel non so che di artificioso che puoi tentare in tutti i modi togliere, ma non ci riuscirai MAI. Molto probabilmente un fotografo alle prime armi non si sarebbe accorto della differenza, ma come sapete io svelo sempre se ci sono trucchi  o trucchetti dietro a qualche immagine, figuriamoci!! Come ho recuperato la foto senza il flash? In realtà si è recuperata da sola nel senso che il sensore della mia D750 è davvero un bel concentrato di tecnologia da questo punto di vista: la gamma dinamica ha retto abbastanza bene. In post produzione semplicemente ho applicato al file RAW un "falso profilo RGB" con gamma a 1.5 . Che cosa vuol dire sta roba? Ve la riassumo in pochissime parole anche se ci sarebbe da scrivere un mezzo libro: la cosiddetta "gamma" è la fascia di tonalità che viene mostrata dai file raw e che, in base a quella scelta, determina quali informazioni fanno parte delle alte luci, quali delle ombre e quali dei mezzi toni. La gamma standard è 2.2 e con tale gamma il mio file presentava le ombre molto chiuse (come è ovvio aspettarsi in controluce...). Applicando un falso profilo con gamma più bassa si APRONO le ombre (viceversa alzando la gamma si sarebbero chiuse ancora di più) con il risultato che si recuperano informazioni che sembravano inesistenti a 2.2 . Va detto che questa operazione va usata con cautela perchè non puoi applicare sta cosa ad un livello che cancelli, il file viene INTERPRETATO in quel modo, per cui se canni qualcosa devi ricominciare da capo lo sviluppo. Per questo vi suggerisco di verificare SUBITO che effetto fa un falso profilo a gamma abbassata, prima di lavorare 2 ore e perdere tutto o dover riconvertire il profilo, magari perdendo informazioni in giro per le conversioni. Ovviamente, aprendo le ombre il cielo si slavava non poco ed a quel punto ho applicato la tecnica della moltiplicazione (vedi studio sull'HDR) che ha scurito nuovamente il tutto, saturando di nuovo i colori così come il vedevo dal vivo. Ovviamente per evitare di applicare la cosa al fiore ho usato maschere di livello ecc, quindi non è stata proprio una passeggiata. Il risultato però è abbastanza naturale e non mi dispiace. La versione con flash invece è stata normalmente sviluppata come una qualsiasi foto di paesaggio, il contrasto era un po' piattino per via della flashata, ma niente di difficile da lavorare. E la stella? Merito del bel diaframma del mio Tokina 17-35 e dell'uso di f16, il top dei diaframmi per ottenere la stella. Suggerimento pratico: se potete usate il cavalletto, io non l'ho fatto perchè, come al solito, non vado solo a far foto e quindi sono soggetto a mille mila domande, interruzioni, richieste ecc...In ogni caso anche a mano libera non è male: ricordate di coprire leggermente il sole con il fiore, così la stella esce più delicata e si evitano la maggior parte dei flair (anche se nella mia foto si vede perfettamente...grrrrrrr....).
 
Buona caccia ai fiori e non devastate i campi, mi raccomando!!!
 
Buona luce stellata!

Tempi lunghi maledetti

Ehhhh si sa, le foto a tempo lungo sono sempre affascinanti, MA è importante scegliere bene l'attrezzatura altrimenti si possono avere brutte sorprese. Innanzitutto come si fanno queste fotografie? Semplicemente impostando...........un tempo lungo! No, non è una battuta, ma una ovvia risposta nel senso che l'effetto di movimento, seta, liscio o come volete chiamarlo, si ottiene semplicemente allungando il tempo di esposizione. Di quanto? In prima battuta dipende dal soggetto ed in seconda battuta dall'ora in cui si fa la ripresa. Faccio un po' di esempi pratici:
 f18 1/2sec ora di ripresa 15:00

 f13 15sec ora di ripresa 15:29

f6.3 1/6sec

Come avrete capito l'effetto è tanto più setoso quanto più il tempo si allunga. Circa la dipendenza dal soggetto è facilmente spiegata con l'ultima foto (scattata addirittura con una Bridge...). Come potete notare il tempo di scatto non è proprio eterno, ma data la velocità dell'acqua, 1/6 di secondo è stato più che sufficiente per ottenere il risultato voluto. Per quanto riguarda le foto in alto (direttamente dalle isole Azzorre, per gli amanti della geolocalizzazione), potete notare che l'orario di ripresa non era proprio favorevole per scattare con tempi lunghi dato che c'era un sole bestia. La domanda sorge spontanea: come mai non è venuto tutto completamente bianco? La risposta è nella presenza di un FILTRO davanti all'ottica. Il filtro, definito ND10 (Neutral Density da 10STOP), è in pratica un vetro da saldatore che si mette davanti all'obiettivo ed ha il solo compito di bloccare la luce che arriva al sensore. Di quanto viene bloccata la luce? Dipende dalla densità del filtro stesso. Nel caso di specie, 10 STOP che, vi assicuro, sono parecchi. Ne esistono ovviamente di varia densità, da 1,5 , 3, 4 ecc insomma ce n'è per tutti i gusti. Chiaramente le due foto hanno un impatto completamente differente ed è tutto dovuto al tempo di scatto, questione poi di gusti. Di mio posso dirvi che i tempi "medio lunghi" (la prima e l'ultima foto) si prestano bene al BN perchè la dinamica della foto è molto elevata (per via delle scie di movimento registrate) e quindi rende bene con i contrasti tipici della monocromia. Ovviamente si tratta di idee e gusti personali, ci mancherebbe altro! Se vi trovate ad avere un'occasione di scatto a tempo lungo provate vari tempi, così da poter scegliere poi quale effetto finale si presta meglio al luogo ripreso: imparerete presto ad avere già le idee chiare dopo 5 secondi di osservazione.
Tornando a noi: perchè sta pippa sui tempi lunghi? Per mettervi in guardia da alcuni prodotti che, nonostante vengano venduti come buoni, in realtà non lo sono per niente. Sto parlando, nello specifico, del filtro da 10 STOP della Tiffen . Di questo filtro avevo già la versione da 67mm (40 Euro circa, sempre su Amazon) e mi sono sempre trovato benissimo (vedi foto sopra, soprattutto quella a colori!!) perchè non restituiva dominanti particolari, nonostante la durata dell'esposizione. Per quanto riguarda la versione da 82mm, le cose non vanno proprio allo stesso modo. Oltre a costare 90 euro (ed io ricordo che l'ho pagato anche di più a suo tempo), il filtro restituisce una dominante da far paura, soprattutto su alcune frequenze. Un esempio? Ecco qua:
Benvenuti nel post terza guerra mondiale! Gli alberi, ve lo assicuro, erano verdissimi. La cosa strana (ma neanche tanto...) è che la dominante si attacca solo a determinate frequenze: il verde dell'erba è stato mantenuto abbastanza, ma dove la luce si fa strada, puff, tutto viene reso apocalittico. Tralascio la montagna di santi che mi sono venuti a trovare, e vi faccio vedere cosa vuol dire tentare il recupero di una foto così rovinata. Questo è il PRIMA:
E questo è il DOPO:
Come potete notare non è stata recuperata del tutto in quanto l'atmosfera sa sempre un po' di post nucleare. Ad onor del vero va detto che non ci ho perso ore ed ore, ma sarebbe anche assurdo farlo!! A questo punto faccio a meno di sfruttare il filtro in quelle determinate ore, ma la voglia di farlo mangiare a chi l'ha prodotto, è tanta. In sostanza, se vi piace fare tempi lunghi, attenti a cosa comprate. Forse è meglio orientarsi sui filtri a lastrina dove potete comprare i castelli e gli adattatori in puro stile cinese e poi dotarvi di lastrine di qualità tipo quelle della Nisi: di sicuro non vi porteranno dominanti come queste! Concludo però con una perla filosofica che ho ereditato da un blogger divenuto famoso negli ultimi tempi per i suoi viaggi fotografici: parlo di Stefano Tiozzo che ha allietato qualche mia serata durante il lockdown con i suoi video davvero divertenti. Un po' di invidia me l'ha suscitata eh, questo va detto: guardare video di viaggi quando siamo chiusi in casa sa un po' di masochismo, ma io non sono mai stato tanto normale! La perla di saggezza che questo personaggio profonde ad ogni occasione è che non bisogna mai lamentarsi troppo del tempo meteo, delle occasioni fotografiche sprecate, delle avversità in tema di fotografia ecc, perchè da qualche parte, queste situazioni offrono sempre una opportunità per sperimentare qualcosa o qualche posto differente. Calando la filosofia all'interno di questo post mi viene da dire: "Il filtro che va da culo, non è solo un modo per farti alzare la pressione, ma può rappresentare un'opportunità di essere sfruttato" ed ecco che l'idea sorge spontanea. Un nuovo progetto fotografico che chiamerò "APOCALISSE" e che sarà caratterizzato da tutti scatti simili a quello degli alberi qua sopra. Così potrò usare il filtro senza farmi scoppiare il fegato ad ogni accensione del monitor e magari, una volta raggiunti i 100 scatti buoni, potrei pure farci un libretto commemorativo. Ovviamente se incontro il progettista gli stacco le unghie una ad una, questo è scontato, ma almeno per il momento cerco di farmela andar bene!
Buona luce, post APOCALITTICA!