Eclissi

Si sa che noi amatoriali della fotografia siamo sempre attratti dai fenomeni che si vedono raramente, anzi, a dirla tutta, siamo attratti da OGNI fenomeno che possa essere immortalato ed entrare a far parte della nostra collezione di opere d'arte visiva. L'eclissi dell'altro giorno non è certo passata indifferente, anche se nella zona dove vivo io c'è stata una discreta copertura nuvolosa che ha reso difficile ogni operazione. Ma quali magie servono per fotografare un fenomeno del genere? Praticamente nessuna. I soli accorgimenti servono per preservare i nostri occhi per cui direi che è imperativo usare il live view per scattare (anche perchè si mette a fuoco meglio con la ricerca di contrasto in questo caso). Se proprio volete, schermate l'ottica con un filtro ND di almeno 3 stop, ma non è strettamente necessario. Io ho usato i vetri scuri dell'ufficio ed è andato bene lo stesso visto che le foto sono riuscite senza particolari patemi:



Ho usato la lettura matrix (mi pare...) perchè tanto il sole viene comunque bianco, per cui così almeno ho salvato un po' di contrasto sulle nuvole. La post produzione è stata praticamente nulla, ho solamente applicato alla prima foto il "contrasto automatico" e vedendo che usciva questo bell'effetto, l'ho applicato anche alle altre. Ho tenuto la dominante giallina ottenuta per effetto del vetro che avevo davanti e del bilanciamento del bianco puntato su nuvoloso (Bryan Peterson docet) perchè altrimenti uscivano praticamente dei bianchi e neri e non mi piacevano molto. Gusti personali ovviamente.
Buona luce, eclissata!

Silhouette e tempi lunghi

Si sa che il tramonto (cosi come l'alba) offre una luce ideale per le fotografie, ma al di là dei consueti paesaggi, come cercare di valorizzare questi momenti della giornata? Sia chiaro che il paesaggio è uno dei generi che preferisco perchè devi riflettere prima di scattare e devi preparare lo scatto e l'attrezzatura con tutta la tranquillità del mondo, per cui amici paesaggisti, non sentitevi offesi da questo post. Si tratta solamente di qualche alternativa, neanche troppo originale a dirla tutta ;-).
Sabato scorso ho avuto l'occasione di riprovare a scattare con questa luce favorevole e la prima cosa a cui ho pensato sono state le silhouette tipo queste:


Sono tutti scatti facili da realizzare, ma che possono dare molta soddisfazione. Il gabbiano in alto è stato ripreso quasi di fortuna perchè con il tele puntato mi sono visto abbagliare dal sole ed ho scattato pregando che il pennuto finisse nell'inquadratura, per cui un po' di fortuna c'è stata. La seconda foto è la vera silhouette ripresa attraverso gli alberi delle barche a vela, mentre l'ultima foto è più orientata al pesaggio vero e proprio anche se comprende l'elemento di silhouette, un po' un misto dai. Come si realizza una foto come la seconda? E' piuttosto semplice ovvero si legge l'esposizione su una porzione di cielo che non comprenda il sole, si blocca l'esposizione (o la si imposta manualmente...) e si ricompone curando la messa a fuoco sul soggetto principale dello scatto. Il risultato sarà identico a quello che vedete. Per quanto riguarda l'ultima foto in basso il procedimento è più o meno lo stesso anche se, e qui i paesaggisti sorridono già, è stato usato un filtro a lastrina di tipo GND ovvero graduale a denstià neutra che serve per scurire solo una parte della foto (in questo caso il cielo). Per cui per ottenere un'esposizione più o meno bilanciata, si deve leggere la luce in un punto del primo piano e poi coprire parzialmente la lente con questo filtro per bilanciare l'alta luminosità del cielo. Per questo scatto ho puntato all'acqua che era già un po' illuminata ed così ho combinato paesaggistica e silhouette. Il pescatore poi ha completato l'opera. C'è da dire una cosa però: la composizione poteva essere migliore nel senso che l'orizzonte è quasi posizionato sulla testa del pescatore che rischia quindi di confondersi, mentre, ad esempio, nella foto subito sopra, si nota che l'orizzonte è molto più basso delle figure umane che così spiccano di brutto. E' ovvio che questi particolari si devono valutare anche in base a cosa si vede al momento. Per sistemare la composizione avrei dovuto riprendere più dal basso, "alzando" il pescatore rispetto all'orizzonte, ma così facendo, oltre a finire in acqua, avrei portato l'orizzonte stesso quasi a livello dell'inizio delle rocce, facendo confondere il tutto ed ottenendo sì una composizione più corretta, ma sostanzialmente una foto diversa perchè sarei stato costretto a stringere di più l'inquadratura.
L'ultimo esempio che porto è una classica paesaggistica:
Rispetto alla foto precedente, la ripresa è più ampia ed il tempo usato è decisamente più lento per carcare di lisciare l'acqua il più possibile. L'esposizione è stata calcolata come per la foto precedente, con una lettura sull'acqua e l'ausilio di un filtro GND. Anche qui l'orizzonte rompe un po' l'anima perchè l'alternativa potrebbe essere una ripresa più elevata per inserire un po' di acqua tra le rocce e l'orizzonte, ma cambiando completamente la prospettiva ed il senso di profondità. Diciamo che il posto questo offriva e che ogni approccio avrebbe qualcosa con cui fare i conti, è la bellezza del paesaggio, non lo puoi controllare, ma semplicemente devi cercare di riprenderlo nel miglior modo possibile, facendo del tuo meglio. In questo caso gli unici protagonisti sono i colori, complice anche il tempo lungo, l'acqua si è dipinta come il cielo ed ha aiutato, pur non avendo un soggetto forte in primo piano ad aiutare la profondità. Ultima nota tecnica per questo scatto: per compensare il tempo lungo ho dovuto usare, oltre ad un diaframma chiuso su f29, un filtro ND da 3 stop, un polarizzatore da 1,5 stop ed il filtro a lastrina da altri 3 stop solo sul cielo......per come la vedo io, è già un miracolo che non sia apparsa la vignettatura !!!!
Buona luce, al tramonto.

Pulizie di primavera

Argomento ostico oggi: pulizia del sensore. Il post ovviamente è più indirizzato ai possessori di macchine reflex in quanto il problema della polvere che si accumula sul nostro componente più importante, a volte, è veramente frustrante. Andate a fare una gita al mare d'inverno, vi portate il vostro 24mm ed il 50mm e cambiate ottica ogni 20 secondi per scattare i vostri capolavori, sfruttando il deserto attorno a voi. Tornati a casa vuotate la memory nel pc e.............orrore!! Macchie di polvere ovunque e ore per rimuoverle! Pulite le lenti perfettamente, scattate verso il cielo e......ancora macchie di polvere! In quel momento vi cadono le braccia perchè vi rendete conto che il casino non è sull'ottica, ma sul sensore per cui bisogna pulirlo. Questa operazione rappresenta sempre un trauma, soprattutto la prima volta che la si esegue perchè manchiamo di esperienza, ma in sostanza non è niente di preoccupante: basta stare calmi e fare le cose con metodo, avere un po' di mano ferma ed usare prodotti specifici anche se non di fascia altissima. Seguendo queste indicazioni, il tutto si ridurrà a 5 minuti di noiosa preparazione seguiti da 20 secondi di autentico terrore!! Scherzo dai. Vediamo prima di tutto cosa ci serve per pulire il sensore:
POMPETTA AD ARIA: quella ce l'abbiamo tutti, per cui nemmeno metto il link di quella che ho io, tanto vanno abbastanza bene tutte quante, basta che il getto d'aria non sia un alito leggero.
TAMPONCINI SPECIFICI: io ho preso questi, ma suppongo che in giro ci siano migliaia di prodotti simili ed ugualmente efficaci. Sono pensati per un sensore aps-c, ma secondo me vanno bene anche per una full frame.
SOLUZIONE DI PULIZIA: dopo aver letto un po' in giro, ho optato per questa e vale lo stesso discorso fatto per i tamponi. La cosa importante è che non sia una di quelle boiate che si comprano dai cinesi perchè, per quanto non sia niente di terrificante, ricordate che state sempre pulendo il sensore ovvero l'unica cosa davvero importante della vostra macchina fotografica.
Quando ho acquistato tamponi e liquido, ho speso in totale poco meno di 40 euro, per cui valutate che la cifra si aggiri da quelle parti, è un prezzo equo anche perchè si tratta di un piccolo investimento: i tamponi forniti sono 12, ma per pulire il sensore ve ne basterà 1 per cui avrete altre 11 pulizie garantite, mentre la soluzione è sufficiente per una marea di utilizzi visto che ne servono al massimo 3 gocce alla volta.
Una volta attrezzati, iniziamo caricando al massimo la batteria (non sarebbe bello sentire lo specchio reflex che precipita sul nostro tampone durante la pulizia..........), togliamo l'ottica e solleviamo lo specchio con l'apposita funzione che si troverà sepolta in qualche menù della vostra macchina. Iniziamo con una bella spruzzata di aria avendo cura di rivolgere l'attacco dell'obiettivo verso il basso (così almeno la polvere tenderà a cadere fuori dal corpo macchina). A questo punto prepariamoci all'operazione vera e propria: mettiamo 2 o 3 gocce di soluzione di pulizia sul bordo superiore del tamponcino e passiamo il sensore prima in un senso e poi nell'altro. Essendo il tampone più piccolo del sensore, passiamo 2 volte da destra a sinistra spostando il tampone in modo da coprire tutto il sensore e facciamo lo stesso passando da sinistra a destra. A questo punto l'operazione è conclusa, ma se volete potete dare un'altra spruzzata di aria con la tecnica vista all'inizio. Il tampone è riutilizzabile solo per passare eventualmente il bordo delle lenti o i contatti elettrici degli innesti-obiettivo, ma assolutamente non usatelo di nuovo sul sensore perchè rischiate di raddoppiare la polvere presente!
Ci sono anche tanti video che spiegano come pulire il sensore, quello che è più simile a quello che ho fatto io è questo anche se per i miei gusti qui "premono" un po' troppo il tampone. Per provare se la vostra pulizia è andata a buon fine fate qualche scatto verso il cielo usando ottiche buone (e pulite) con un diaframma chiuso (f22 o giù di lì), passate la foto al pc e contrastatela al massimo. Ricordate comunque che, anche appena pulito, il sensore è sempre esposto alle varie schifezze sospese nell'aria per cui la perfezione sarà difficile da ottenere e soprattutto da far durare: rassegnamoci a dover cancellare ogni tanto qualche granello di polvere dalle foto e teniamoci la pulizia del sensore come operazione da fare solo in caso di estrema necessità o, mediamente, una volta all'anno tanto per essere sicuri di avere sempre l'attrezzatura in ordine. E' sempre possibile portare la macchina in un centro specializzato, ma temo che il costo sia più o meno quello dell'acquisto di tamponi e soluzione (forse qualcosa in più...), ma con il fai da te, ci assicuriamo molte più pulizie. Come dico sempre: i sensori non sono così delicati come vogliono farci credere, anche se è sempre meglio lavorare con cautela e con mano leggera.
Buona luce, ripulita!