Qualche scatto dall'Egitto

Come promesso qualche tempo fa, sono riuscito finalmente a processare le foto fatte in Egitto. Come ho già detto, le situazioni fotografiche non mancavano, ma non c'era tempo fisico per mettersi a ragionare sui vari scatti. Quindi si improvvisa. Ovviamente la modalità migliore per improvvisare è la "Program" dove la macchina suggerisce tutto quanto, ma si può modificare la coppia tempi/diaframmi proposta semplicemente agendo su uno dei due parametri. Ovviamente non è il massimo se cerchiamo un approccio pensato, ma è ottimo se non abbiamo tempo. Io invece ho usato le consuete priorità di tempi e/o diaframmi perchè sono un testone e quindi probabilmente mi sono giocato alcune opportunità fotografiche. Ovviamente queste foto sono un piccolo etratto, cercherò di aggiungerne altre nei prossimi post:
DESERTO



 MONUMENTI EGIZI


VARIE



L'unica foto che merita una menzione tecnica diversa dalle altre è quest'ultima che vedete qua sopra. Come notturna già di suo parte avvantaggiata in quanto a problemi espositivi, ma tutto sommato mi sono divertito a scattarla. Ho settato la macchina per un classico notturno (in questo caso puntavo alle stelle e quindi Iso1000, f3.5, 30sec). Messa a fuoco sull'ombrellone in primo piano dopo averlo illuminato per essere sicuro che fosse a fuoco. Poi ho raccomandato la modella di non muoversi ed una volta avviato lo scatto sono partito a razzo (per non farmi registrare nel movimento) e mi sono posizionato davanti al soggetto. Con una torcia elettrica ho illuminato per circa 10 secondi i capelli per creare l'effetto di controluce. Niente di impossibile, ma il risultato mi piace.
Buona luce!

Foto da "villaggio"

Quando la meta delle vacanze è un paese molto distante dalle nostre abitudini culturali, non puoi che rivolgerti alle strutture organizzate e quindi, per quest'anno, le ferie sono state agganciate ad un villaggio turstico in Egitto, a Marsa Alam precisamente. Non racconto niente delle ferie perchè non è questa la sede, ma parliamo ovviamente di fotografia! A breve avrò materiale da proporre per tutte le discussioni del mondo, ma per ora posso solo dire quali sono i pregi e le difficoltà della fotografia in quelle zone del mondo. I pregi sono principalmente un'angolazione diversa del sole ed una luce che, in alcuni momenti del giorno, è unica; ci sono volti ed abbigliamenti che qui non si vedono (almeno per ora); le location al di fuori della struttura turistica sono molto "tipiche" e quindi nuove ai nostri occhi. I difetti invece sono la scarsa limpidezza totale del cielo (spesso era un po' velato) che contribuisce a diffondere un po' troppo la luminosità e quindi, al tramonto (per esempio), non c'è quella magia di luce che tutti si aspettano, ma una fioca imitazione di quella che vediamo qui da noi quando il cielo è pulito. Il problema principale comunque l'ho avuto con l'organizzazione logistica in se. Si sa che quando si viaggia "all inclusive" devi adattarti ai ritmi delle escursioni organizzate, ma da questo ad avere mediamente 15 secondi per scattare una foto prima di spostarsi al punto di interesse successivo, ne passa!!! Non c'è mai stato realmente tempo di scattare foto pensando a quello che stai facendo. Sembrava di essere ad una prova di "fotografi d'assalto", dove l'improvvisazione era l'unica risorsa disponibile. Inutile dire che, personalmente, ODIO questo approccio. La fotografia per me è relax e soprattutto riflessione. Si può provare ad adattare il proprio stile per cogliere delle belle street direte voi....già, peccato che non ti fermi mai nei posti dove potrebbero esserci occasioni del genere e dubito fortemente che in mezzo ai monumenti di Luxor possa trovare una scena adatta a questo genere! Alla fine mi sono ridotto a scattare dall'autobus in corsa per cogliere qualche indigeno!! Un massacro insomma. Il risultato? 313 fotografie in una settimana quando se mi porti in un'oasi naturalistica dietro casa ne scatto 400 in un solo pomeriggio. A parte questi piccoli inconvenienti devo dire che la difficoltà maggiore è stata riuscire ad esporre bene gli scatti: troppa luce o troppo poca, angoli durissimi e conseguenti ombre. Tentare di schiarirle con il flash integrato della mia D7000 è stato inutile, non vale proprio niente quel fash e portarmi dietro da casa quello esterno significava aggiungere peso al già notevole bagaglio a mano. Il polarizzatore è fondamentale in quelle zone se volete cogliere la trasparenza dell'acqua ed accendere un po' i cieli quando c'è il sole alto. Se scattate in jpg vi suggerisco di spingere la saturazione un po' di più perchè i colori degli abbigliamenti e del deserto meritano....a patto che ci sia la luce giusta, altrimenti vi attaccate al tram! I cammelli sono soggetti molto collaborativi a differenza di alcuni indigeni con i quali vi sconsiglio di insistere se non vogliono farsi fotografare, cercate di cogliere eventualmente il movimento delle mani nelle loro lavorazioni artigianali (sono riuscito a fare ADDIRITTURA 1 foto di questo tipo...). Ultimo appunto è sul sole: a parte il caldo allucinante se non tira vento, non pensate di includerlo nell'inquadratura a meno che non sia una di quelle giornate stra limpide stile dopo acquazzone perchè vi viene fuori come un alone velato e vi incasinate solo l'esposizione. In una settimana, per dare un riscontro numerico, sono riuscito a fare 1 sola foto con il sole dentro il frame ed ottenere la tipica stella da diaframma chiuso.
Riassumendo: non è facile fotografare da quelle parti ed una sola settimana (per di più in villaggio..) non credo sia sufficiente per prenderci la mano con queste condizioni di luce. Inoltre non contate sulla tipica libertà dei viaggi "fly&drive" e quindi rassegnatevi a portare a casa una pacca di foto paurosamente turistiche. Per come l'ho vissuta io, se riesco ad isolare una decina di foto buone come dico io, mi riterrò già soddisfatto! In compenso, il relax non è mancato.... ;-)
Buona luce ed a presto con gli scatti!