Recensione Nikkor 50 f1.8D e Tamron 90mm f2.8 MACRO

Post un po' più tecnico per gli amanti delle prove e delle cavolate. Eh si, perchè la maggior parte di quello che possiamo dire noi "umani" riguardo ottiche e corpi macchina, non sono altro che le nostre impressioni su questa o quella caratteristica, visto che non abbiamo i mezzi necessari per fare dei test "fisici", ma credo che spesso ci azzecchiamo più noi utilizzatori che le macchine super fighe che vomitano cifre e coefficienti senza sapere neanche di cosa parlano. In ogni caso procediamo con la recensione.
Nikkor 50mm f.18D:
Ci sono mille scuole di pensiero sulle ottiche Nikon di tipo D, G ecc. Per come la vedo io l'utilizzatore medio come il sottoscritto meno spende e più è contento e quindi ho optato per il 50 versione D. Quali sono le differenze? La versione D è un'ottica AF solo sulle fotocamere con il motore interno (come la mia D7000), con le altre fotocamere vi tocca mettere a fuoco manualmente. Diciamo che tralasciando questi particolari, la qualità del 50ino è fuori discussione. L'apertura a 1.8 garantisce una luminosità paurosa e ti fa scattare tranquillamente anche con poca luce senza esasperare gli iso. Il rovescio della medaglia è che con aperture così grandi, la maf è più difficoltosa nel senso che basta un minimo di movimento e ti va fuori fuoco il punto agganciato. Lo sfocato è morbidissimo anche se le lamelle non sono 20.000, ma solo 7 e la nitidezza ottima, anche se il top ce l'hai da 2.8 in su. Se aprite tutto il diaframma non è nitidissimo, ma direi che è più che accettabile. Divertente la possibilità di gestire i diaframmi sia dalla fotocamera che direttamente dall'ottica tramite una ghiera. Qualche esempio?
f1.8 come si nota lo sfocato è mostruosamente evidente anche se la nitidezza al centro dell'inquadratura (dove ho puntato la messa a fuoco) non è spaventosa. Tenete conto che questi scatti sono salvati in jpg direttamente dal file raw, senza elaborazione, quindi si può recuperare qualcosa in post produzione
f13 come si può notare la pdc è molto più elevata ed anche i dettagli al centro dell'inquadratura sono notevoli. I dettagli sono più evidenti da 2.8 in su come detto prima.

Tamron Sp 90mm f2.8 Macro:
al tatto non è propriamente un carro armato, anzi, si ha la sensazione di avere in mano un pezzetto di plastica, ma quando si inizia a fare sul serio la qualità esce alla grandissima. Tenete conto che la maggior parte delle foto che farete in giro non sono vere e proprie macro, ma closeup, quindi sarete sempre ben oltre la distanza minima di messa a fuoco. Con questa ottica praticamente potete andare sopra al soggetto e la cosa più difficile da gestire è proprio la maf. Il motore interno non è fulmineo, anzi, ma in un'ottica macro la cosa non conta visto che per questo genere di foto si usa sempre (o quasi) la maf manuale magari aiutati dall'ingrandimento del live view. Comoda la ghiera di messa a fuoco che tirandola avanti e indietro passa da automatico a manuale ed anche il limitatore di messa a fuoco (se fate un ritratto dubito che andiate a 2 cm dal soggetto...). Dettagli più che abbondanti anche se il top si raggiunge dopo f5/6. Ricordatevi che un'ottica macro (soprattutto intorno ai 90mm) ha una profondità di campo ridottissima ed anche a f relativamente chiuso otterrete uno sfocato davvero ottimo grazie alle 9 lamelle a disposizione. Ed ora qualche esempio:
f8 come si può vedere lo sfocato non è male se si tiene conto che il soggetto era a circa 10cm dal margine dell'obiettivo e che il secondo fiore era a circa 5cm dal primo. I dettagli sono più che abbondanti e la maf precisa se usata in manuale con il live view a supporto. Come per gli esempi precedenti, anche questo è un jpg salvato direttamente dal raw, senza post produzione.
f40 decisamente più chiuso il diaframma e quindi la pdc aumenta in maniera evidente con tutto quello che ne consegue. Nonostante la notevole chiusura, si nota che lo sfocato persiste sulle foglie verdi che erano a circa 10cm dal soggetto. Capirete perchè la relativa perdita di nitidezza a f2.8 è tutto tranne che un problema. Se già a f40 fatico a mettere a fuoco in maniera precisa, figuratevi a 2.8 dove avrò si e no 1mm di pdc.
L'ottica è molto leggera e quindi permette l'utilizzo anche come obiettivo per ritratti a mano libera anche se la messa a fuoco è un po' rumorosa e lenta. 
Siamo tutti abituati bene con le nostre maf ultrasoniche, ma queste due ottiche, pur mantenendo caratteristiche un po' retrò, garantiscono una qualità generale davvero alta. Funzionano entrambi su macchine aps-c e su full frame e quindi rappresentano, secondo me, un ottimo investimento. Se poi teniamo conto che il 50 costa poco più di 100 euro ed il 90 costa poco più di 300 euro (presi su Amazon) beh, si fa presto a capire quanto siano una scelta conveniente per avere ottiche di qualità a poco prezzo.
A breve altre prove e tecniche varie per sfruttare questi due piccoli gioiellini.
Buona Luce.

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