Pulizia dell'attrezzatura

Mi è capitato ultimamente di vedere alcune foto costellate di polvere ed altri detriti. A domanda mi è stato risposto: "Ma perchè bisogna anche pulirla la macchinetta?". Tralascio la mia espressione perchè credo sia facilmente intuibile, e torno su un argomento che può essere utile a tutti anche se non si tratta di guardare una foto o capire un qualcosa. La pulizia dell'attrezzatura è FONDAMENTALE! Una lente sporca e lasciata sporca per tanto tempo si incrosta, un meccanismo di messa a fuoco con della polvere al suo interno, alla lunga si può rovinare, il sensore con le briciole di pane sopra, può rovinarsi del tutto. Come si pulisce l'attrezzatura fotografica? Ci sono migliaia di modi per farlo: c'è chi prende e la porta ad un centro specializzato (ben per loro che hanno tutti quei soldi da tirar fuori ogni volta...) e chi invece fa le cose da se! Io uso la seconda opzione ed il mio kit di "sopravvivenza" comprende:
  • Pompa a soffietto
  • Pennellino da trucco
  • Panno in microfibra (averne 2 è meglio)
  • Liquido pulisci lenti e superfici specifico
  • Comune carta igienica
Mediamente pulisco la macchina, gli obiettivi ed i filtri una volta ogni 2 settimane, ma dipende dall'utilizzo perchè se vado a fare foto in mezzo alla campagna, appena torno è facile che devo pulire tutto per evitare disastri. Il procedimento che uso si può schematizzare così:
LENTI e FILTRI:
  1. spruzzo un po' di aria con la pompa a soffietto per togliere il grosso;
  2. spruzzo un po' di liquido sulla carta igienica (non direttamente sulla lente!!) e pulisco la lente o il filtro in questione;
  3. passo il pennellino da trucco per togliere i residui di carta;
  4. spruzzo ancora aria con il soffietto per togliere quello che è rimasto;
  5. passo con il panno in microfibra per completare l'opera.
CORPO MACCHINA:
  1. spruzzo aria dappertutto (tappando l'attacco per l'ottica) per togliere il grosso;
  2. spruzzo il liquido sulla carta igienica e passo il display, il mirino e, successivamente, i contatti dell'obiettivo;
  3. passo il pennellino da trucco per togliere i residui di carta;
  4. spruzzo ancora aria;
  5. passo con il panno in microfibra (non lo stesso usato per la lente!!) il display, mirino ecc...per completare l'opera;
  6. tolgo il tappo dell'attacco ottica, sollevo lo specchio reflex (con l'apposita funzione di ogni macchina), giro la macchina verso il basso e spruzzo l'aria all'interno del corpo macchina per pulire il sensore stando attento a non toccarlo ovviamente!
Spero di aver dato almeno un indirizzo su come fare per pulire la propria attrezzatura. Usate delicatezza, mi raccomando perchè una strisciata dove non bisogna, può compromettere parecchie cose.
Buona luce!

Notte, che passione!

Sicuramente avrete letto delle dimissioni del Papa. Non fate quella faccia che dice: "E questo cosa c'entra con la fotografia?". Un fotografo (penso) di Roma ha collegato questo evento con uno scatto che è stato al centro di mille discussioni. Lo scatto in questione è questo qui: http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/13_febbraio_12/foto-fulmine-san-pietro_a0df665c-751d-11e2-b332-8f62ddea2ca4.shtml . A parte il fatto che, per come la vedo io, più che uno scatto imperdibile è una grande intuizione giornalistica, mi ha fatto sorridere parecchio la lettura di tutti i vari commenti che si sono susseguiti dopo la pubblicazione. Ovviamente ho preso spunto per parlare ancora di fotografia notturna. Per come ho potuto vedere io, la foto è tranquillamente fattibile, quindi niente bufala come si legge in giro. Il fatto di aver beccato un fulmine a Roma ed a febbraio è già più "impegantiva" come cosa, ma diciamo che tutto può accadere, specie con il clima che cambia così radicalmente in tutto il mondo. Fatta questa premessa, l'analisi che posso fare sulla foto è che la fortuna ha aiutato l'autore visto che, con 8 secondi di esposizione, ci vuole il fattore C per cogliere il momento di caduta di un fulmine. Normalmente i fulmini si fanno puntando a tempi di almeno 30 secondi, iso 100 (i 50 usati dall'autore approfittando dell'espansione verso il basso della sensibilità sono assolutamente inutili a mio avviso...) e diaframma intorno a f11. Il diaframma medio chiuso o addirittura chiuso serve per evitare i riverberi della luce sulle lenti, tipici dei diaframmi aperti ed a contribuire alla generale nitidezza più evidente, specie negli angoli della foto. L'autore ha usato f9 e iso 50 con 8 secondi, ma secondo me si potevano usare 30 secondi, iso100 e un f decisamente più chiuso, ma è un'opinione personale. Ben distante quindi da tutta quella tempesta di critiche sulla bufala creata con photoshop (addirittura hanno chiesto conferma al centro di rilevazione fulmini...l'invidia fa brutti scherzi a volte!!). Ad onor del vero è facile l'aggiunta di un fulmine in post produzione, ma in questo caso, leggendo anche quello che dice l'autore, si capisce che è stata impostata la foto per tentare una notturna che ha avuto la fortuna di vedere scaricare un fulmine proprio durante la cattura. Se volete catturare fulmini in città posizionatevi in modo da inquadrare edifici dotati di parafulmine perchè saranno attirati e quindi aumenteranno le vostre possibiltà di immortalarne uno. Utilizzate le impostazioni come descritto sopra, scattate ed aspettate. E' facile che passiate una sera a fare foto agli edifici senza niente altro, ma fa parte del gioco anche questo. Ovviamente, lo davo per scontato, ma è meglio precisare, le impostazioni sono di partenza perchè se vi trovate davanti ad un centro città pieno di luci è ovvio che si può rischiare la sovraesposizione, ma se dovete scurire la foto, usate il diaframma, non abbassate il tempo di scatto a meno che non siate costretti a farlo, così aumenterete le vostre probabilità di riuscita!
Buona luce!

Voglia di sperimentare

Dopo un po' di tempo passato tra lavoro e vari impegni, torno a scrivere qualcosa di fotografia perchè "non si può stare senza scattare" ed infatti qualche esperimento in casa l'ho portato avanti. Ricorderete l'acquisto sofferto del flash esterno che, per un amante della luce naturale come sono io, è un ostacolo non da poco. Ricorderete anche che il flash acquistato non è TTL e quindi l'esposizione non la calcola automaticamente per cui si aggiunge un altro problema. Fatte queste premesse vediamo un po' il risultato di 10 minuti di prove:
Come è stata realizzata questa foto stile "catalogo del fiorista" ? Il set è minimale ovvero 2 libri sopra cui poggiare il mazzo di fiori, un foglio di carta marrone sotto i libri ed uno nero dietro il mazzo. Il flash esterno è stato posizionato in basso a destra ed è stato impostato un tempo di scatto lungo (10 secondi). Perchè mai? Perchè avendo un solo flash ho dovuto inventarmi un modo per simularne 2 ovvero: spegnere tutte le luci della cucina, far partire lo scatto con il primo colpo di flash e nei secondi rimanenti spostare a mano il flash e farlo brillare sul lato destro per riempire le ombre che si erano create col primo lampo. Sembra un casino, ma in realtà è stato piuttosto semplice. Il risultato non è certo d'atmosfera, ma l'esperimento è ben riuscito. Era il primo tentativo per provare in un prossimo futuro a scattare con le gocce d'acqua.
Sempre parlando di flash, vi propongo anche questo scatto:
Questa foto è stata realizzata sparando un colpo di flash di riempimento usando il piccolo flash integrato. La figata è che le ombre sono perfettamente riempite, la rogna è stato avere solo 1 colpo buono per tentare lo scatto e quindi la preparazione era fondamentale. La foto è stata realizzata esponendo manualmente per il cielo ed avendo cura di non superare il tempo di 1/250 (il tempo massimo di sincronia del flash integrato), messa a fuoco preventiva sulla briccola di legno e poi...attesa...prima che si posasse un pennuto e poi aspettando che ne arrivasse un altro per sparare l'unico colpo a disposizione. Ho fatto una decina di tentativi ed il fatto che i gabbiani in questo periodo sono affamati ha aiutato ad avere un certo "ricambio" di ospiti sulla briccola. Ovviamente un po' di fortuna serve, ma anche conoscere i segnali che gli animali ti danno prima di spostarsi o decollare aiuta molto!
Belle esperienze con la luce artificiale, ma, detto tra noi, io continuo a preferire la luce  naturale!!
Buona luce!